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L’Italia al Consiglio europeo si “astiene” sulla questione “emissioni auto”

A Bruxelles il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica Gilberto Pichetto Fratin si astiene sul regolamento emissioni per i motori endotermici delle auto ma continuerà a battersi ancora sui biocarburanti

Al Consiglio europeo  l’Italia esprime il voto di astensione sul nuovo regolamento riguardante le emissioni di automobili e van, che blocca l’immatricolazione dopo il 2035 dei veicoli a benzina e diesel. L’annuncio è avvenuto nel corso del Consiglio Trasporti, Telecomunicazioni ed Energia di Bruxelles.

Il Ministro del MASEGilberto Pichetto Fratin, ha spiegato che “È uno sviluppo positivo il riconoscimento da parte della Commissione che i veicoli endotermici potranno ancora essere prodotti e che quindi contribuiranno anch’essi al raggiungimento degli obiettivi di riduzione delle emissioni. Dall’altro lato, consideriamo che la previsione nella dichiarazione della Commissione dei soli carburanti sintetici rappresenti un’interpretazione troppo restrittiva, che non consente ancora una piena attuazione del principio di neutralità tecnologica per il quale l’Italia si è sempre battuta sulla base di dati tecnici e scientifici. Siamo infatti convinti che anche i «biocarburanti» possano rientrare nella categoria dei combustibili neutri in termini di bilanciamento complessivo di CO2 e contribuiscano alla progressiva decarbonizzazione del settore. Ci adopereremo pertanto, nell’ambito delle procedure di approvazione degli atti legislativi indicati dalla Commissione, a far considerare anche i biocarburanti tra i combustibili neutri in termini di CO2”.

Il Ministro, chiedendo che la sua dichiarazione sia allegata agli atti del Consiglio, ha poi espresso voto di astensione “auspicando un successivo e proficuo confronto”.

Infatti il Ministro ha apprezzato il cambiamento di direzione che prevede ancora  l’immatricolazione di vetture endotermiche a zero emissioni dopo il 2035, ma la sua battaglia è quella che entro il 2026 venga approvata una direttiva per i «biocarburanti» in netta contrapposizione con i combustibili fossili. Aggiungiamo noi, oggi l’Aeronautica Militare, che ha compiuto 100 anni, impiega per le attività di volo un mix che vede il 40% composto da biocarburante… È ora che la Germania sia limitata nelle sue decisioni affaristiche della sua industria che si è vista riconoscere nello scontro con la Commissione europea i carburanti sintetici o meglio gli e-fuel, in cui l’industria tedesca ha investito molto negli ultimi anni.