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Le nuove Audi A5 e S5 Coupé svelate in anteprima mondiale

Miglior Cx del segmento (0,25), peso diminuito di 60 kg, motori fino a 354 cv e interni high-tech

2007: con la gamma A5 Audi ha rivoluzionato il design delle vetture di classe media con un (allora) inedito capace di conquistare gli appassionati in tutto il mondo, di fidelizzare la «già» clientela e di conquistarne non poca di nuova.

2016: arriva una seconda generazione atletica, sportiva ed elegante, forte di un look rinnovato e accattivante, soluzioni high-tech a 360°, un’aerodinamica estremamente raffinata e – continuiamo – un assetto di nuova generazione, potenti propulsori e grandi innovazioni nel campo dell’infotainment e dei sistemi di assistenza alla guida.

Le nuove Audi A5 e S5 – basate sul telaio dell’ultima A4 – testimoniano che «evoluzione è meglio di rivoluzione», e quindi nella nuova A5 si riconosce la generazione precedente (o viceversa, fate voi) e l’auto, benché totalmente rivisitata, rimane fedele a se stessa senza quindi tradire quanti vorranno continuare a tenersi per ancora un po’ la serie precedente senza paura di ritrovarsi qualcosa di obsoleto in mano; e qui vengono alla mente considerazioni tipo valore residuo e rispetto del cliente, ma non divaghiamo.

Questa nuova A5-S5, che sarà in concessionaria in autunno, è l’opera prima (nella veste di successore, da pochi mesi, di Walter de Silva) di Marc Lichte, che ha voluto concettualmente e praticamente rimanere fedele alle forme concepite dal suo mentore italiano mantenendole del tutto simili in fiancata e sulla coda; dove questa nuova coupé si differenzia sensibilmente dalla precedente è nella parte anteriore, quella con cui l’auto cattura il primo sguardo, avanza nello specchietto di chi la precede ed invita, in funzione della sua personalità, a dare strada.

E chi appunto guarderà questa nuova Audi ingrandirsi nel proprio retrovisore, o se la godrà direttamente in salone, osserverà, ricambiato, un frontale teso e dinamico, caratterizzato da una calandra «Single-Frame» più bassa e larga della precedente, il cui andamento orizzontale viene enfatizzato dai bei gruppi ottici a matrice di Led leggermente distanziati dalla calandra e posti in posizione leggermente superiore.

Con la nuova A4 questa nuova coupé condivide non solo il telaio ma anche la meccanica A4, pur avendo perso circa 60 kg grazie all’uso di avanzati materiali leggeri.   Ma non si parla solamente di scocca e meccanica: dalla berlina A4 arriva anche il «Virtual Cockpit», un cruscotto virtuale che ha reso obsoleti i classici (e belli) tachimetro e contagiri analogici.

Ora dal sedile di guida si guarda un display TFT da 12,3 pollici che oltre a riprodurre i suddetti strumenti, permette di visualizzare la cartografia GPS 3D ed è inoltre integrato col sistema di infotainment MMI plus. Quest’ultimo si gestisce dalla classica, grande manopola posta sul tunnel centrale collegata allo schermo da 8.3”, situato al centro della plancia immediatamente sopra le bocchette dell’aria ed il tasto dell’hazard; il sistema di infotainment comprende anche i comandi vocali, la connessione LTE e l’integrazione con smartphone Android e Apple.

Da non dimenticare poi il salto verso il futuro rappresentato dall’Adaptive Cruise Control con Stop&go, che è in grado di affrontare in maniera autonoma il traffico urbano e i suoi imbottigliamenti, incolonnandosi e seguendo il flusso intermittente al posto del suo guidatore.

L’abitacolo è perfettamente in sintonia con gli elevati standard di materiali e finitura cui Audi ci ha abituato.

Grande lavoro di affinamento anche sui propulsori, ora mediamente più efficienti del 22%, con potenze che partono dai già rimarchevoli 190 cv del 2.0 TDI per arrivare ai 354 cv del V6 Biturbo della S5 «quattro» (0-100 km/h in 4,7”) passando però per l’intermedia versione V6 3.0 TDI che regala 286 cv.

In seguito arriveranno sia la Cabriolet che la Sportback a 5 porte.

[ Redazione Motori360 ]

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