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La seconda generazione della Dacia Duster al Salone di Francoforte

Aspetto ancora più appariscente per l’urban SUV  franco-rumeno che, dal suo debutto nel 2010, ha venduto oltre 1 milione di esemplari

Di certo è star a Francoforte la seconda generazione della Dacia Duster che ha l’oneroso compito di succedere ad un modello venduto in oltre 1 milione di esemplari dal suo debutto nel 2010. Evidente il rinnovamento estetico che contribuisce a farla apparire ancora più imponente.

Nella parte anteriore troviamo la calandra più grande con gruppi ottici all’estremità, cofano motore piatto con 2 nervature e un parabrezza più inclinato.

Nella parte posteriore il nuovo modello si differenzia soprattutto per le nuove luci fortemente ispirate alla Jeep Renegade. Il carattere fuoristradistico è confermato dalle ampie protezioni in alluminio per il sottoscocca, davanti e dietro.

A parte l’aspetto, la nuova Dacia Duster ha lo stesso pianale CMF dell’Allliance Nissan/Renault e le motorizzazioni Renault della generazione precedente, con la trazione 4×4 solo in abbinamento ai motori per così dire più potenti. Ci si aspettava una versione top di gamma con una potenza superiore ai 109 cv del 1.5 Diesel o ai 125 cv del 1.2 a benzina.

Gli interni sono ancora top secret, ma si annunciano novità significative, pur mantenendo lo stesso livello qualitativo, il contenimento dei costi è necessario.

[ Paolo Pauletta ]

 

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