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La ripresa decolla: in Italia si vola sempre di più

I cieli italiani sono sempre più affollati: nel 2014, dopo due anni di continuo calo dei viaggiatori, l’Istat ha rilevato un aumento del traffico aereo da e per gli scali nazionali

E se la ripresa arrivasse dal cielo? nel 2012 e nel 2013 ci sentivamo dire che la crisi era alle spalle ma, nel frattempo, assistevamo a una costante riduzione del numero di passeggeri in arrivo e in partenza negli scali italiani.

La notizia è che per il 2014 l’Istat ha rilevato, finalmente, una più che apprezzabile inversione di tendenza, registrando un concreto aumento rispetto all’anno precedente. I passeggeri sono aumentati del 4,7%, le merci e la posta del 6,2%, i movimenti di aeromobili dell’1,2%. Come nel 2013, l’Italia si colloca al quinto posto per quota di passeggeri trasportati sul totale UE (9,2%), dopo Regno Unito (16,7%), Germania (14,2%), Spagna (12,5%) e Francia (10,8%). E sempre nel 2013, la tratta più affollata si conferma essere la Roma-Catania. Un effetto consolidato della schiacciante concorrenza dei servizi ferroviari ad Alta Velocità, dal 2009 definitivamente impostisi nelle scelte di mobilità di lungo raggio fino a preoccupare seriamente quelle compagnie aeree che, anni prima, si erano dedicate alla frequentata, e redditizia, tratta Roma-Milano. Tratta che diversi vettori – come per esempio Ryanair, un tempo presente con tre coppie di voli al giorno da Ciampino a Orio – hanno ormai abbandonato, per concentrarsi su itinerari più richiesti.

All’aumento del traffico di passeggeri è associato un leggero incremento del coefficiente di riempimento degli aerei, che nel 2014 cresce, per il complesso delle compagnie aeree, di 2 punti percentuali, passando dal 74% al 76%. Secondo l’Istat, l’ente di statistica che ha diffuso i dati sul Trasporto aereo 2014, l’indicatore aumenta sia per i voli low cost (+0,6 punti da 79,8% a 80,4%) sia per il trasporto tradizionale (+2,6 punti da 69,7% a 72,3%).

Ma con quali compagnie aeree si vola? Agli italiani piace volare, ma preferiscono farlo sempre meno con compagnie nazionali: non per sfiducia o antinazionalismo, ma a causa della preponderante diffusione, in Europa, dei voli di vettori low cost. La quota di mercato dei vettori nazionali è scesa tra il 2009 e il 2014 dal 44,1% al 30,8%, mentre il 48,5% dei passeggeri utilizza voli low cost (46,4% nel 2013), quota che scende al 15% se si considerano solo le linee aeree italiane (17% nel 2013).

Nel complesso degli aeroporti italiani sono transitati circa 150,5 milioni di passeggeri, di cui 38,3 milioni nell’aeroporto di Roma Fiumicino, 18,7 milioni a Milano Malpensa e circa 9 milioni a Milano Linate.

Gli aeroporti che registrano i maggiori aumenti di passeggeri rispetto all’anno precedente, invece, sono Catania (+14,4%, +916mila passeggeri), Firenze (+13,6%, +268mila) e Lamezia Terme (+10,5%, +229mila); quelli con i maggiori cali sono Trapani (-14,9%, -280mila), Rimini (-15,7%, -87mila) e Cuneo (-18,7%, -53mila).

[ Alessandro Ferri ]

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