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La Ford nel 2016 rientra a Le Mans

A 50 anni dopo la storica tripletta del 1966, l’arma del rientro nella storica corsa di endurance – che ha visto quest’anno la vittoria, con doppietta, della Porsche – sarà la Ford GT. Con la nuova supercar dell’Ovale Blu, in vendita dal prossimo anno, rivedremo nella categoria GT anche il duello Ferrari-Ford?

“Quando le GT40 scesero in pista a Le Mans negli anni Sessanta, Henry Ford II intendeva dimostrare che Ford era in grado di battere nelle competizioni endurance i costruttori più prestigiosi” ha dichiarato Bill Ford, Executive Chairman di Ford Motor Company. “Ricordiamo con orgoglio le nostre 4 vittorie consecutive, e quello spirito innovativo che accompagnò lo sviluppo della prima Ford GT che continua a guidarci ancora oggi”.

Quella degli anni ’60 del secolo scorso, cui Bill Ford si è riferito nel dare l’annuncio di questo rientro, fu l’epopea degli Sport prototipi, caratterizzata dalla lotta fra il Davide Ferrari ed il Golia Ford e tale lotta, iniziata anni prima nella categoria GT con la Ford Cobra contro la Ferrari 250 GTO, avrebbe conosciuto la sua apoteosi trasferendosi nel settore Sport Prototipi.

Tutto iniziò dopo il rifiuto che Ferrari – agonistica spina nel fianco del colosso di Detroit – oppose alla richiesta di cedere il controllo della sua piccola azienda alla Casa dell’Ovale blu; una grossa mano d’aiuto arrivò poi dalla Fiat di Gianni Agnelli con il quale l’accordo venne stretto a patto di lasciare al Grande Vecchio la GE.S., Gestione Sportiva.

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Probabilmente proprio questi avvenimenti – preceduti dalle tante vittorie delle mitiche Ferrari P3 e P4 contro le Ford spinsero il colosso americano ad un moto d’orgoglio (e ad un impiego di mezzi inusitati per quell’epoca) che la portarono alla storica tripletta della GT40 nella 24 Ore di Le Mans del 1966 cui seguì nel 1967, l’altrettanto storico arrivo in parata delle due Ferrari P3 e della 412 P alla 24 Ore di Daytona del 1967.

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Ecco, è questo lo scenario che l’annuncio del ritorno della Ford ad uno dei più prestigiosi appuntamenti del motorsport mondiale fa tornare alla mente e, d’altra parte, la tripletta della GT40 del 1966 fu seguita da 3 ulteriori vittorie nel 1967, nel 1968 e nel 1969.

È proprio a Le Mans che Ford ha svelato la nuova supercar GT, che gareggerà in tutti gli appuntamenti 2016 del Campionato del Mondo Endurance FIA e del Campionato TUDOR United SportsCar debuttando in gara il prossimo gennaio alla Rolex 24 di Daytona, in Florida. Il programma coinvolgerà il team Chip Ganassi Racing ed il team Felix Sabates (CGRFS), ognuno con 2 vetture; un team gareggerà nel Campionato del Mondo Endurance FIA mentre l’altro parteciperà al Campionato TUDOR United SportsCar; entrambi i team correranno a LeMans, dove scenderanno in pista tutte e 4 le Ford GT. I nomi dei piloti saranno annunciati in futuro.

Per l’operazione, Ford ha stabilito partnership anche con Multimatic Motorsports, Roush Yates Engines, Forza Motorsport, Sparco e Brembo. L’auto ha effettuato un’approfondita serie di test e di sessioni aggiuntive di progettazione in collaborazione con Multimatic e Ganassi, mentre CGRFS (acronimo di Chip Ganassi Racing with Felix Sabates) ha supportato lo sviluppo dell’EcoBoost 3.5.

Il propulsore ha debuttato nel 2014 nel Campionato TUDOR United SportsCar su vetture dei team CGRFS e ha già conquistato più volte il gradino più alto del podio in gare come la 12 Ore di Sebring e la Rolex 24 di Daytona. Il team Ganassi ha conquistato importanti vittorie agli appuntamenti di Daytona 500, Brickyard 400 e Indianapolis 500 ed a questo proposito Chip Ganassi ha dichiarato di aver “vinto gare e campionati, ma Le Mans per noi sarà una novità. Trovarsi di fronte all’opportunità di scendere in pista con la nuova Ford GT, nello scenario più emozionante al mondo, celebrando il 50esimo anniversario di una delle più straordinarie vittorie nella storia del motorsport: quale team non desidererebbe far parte di tutto ciò? Sarà una sfida? Assolutamente sì. Ma per affrontarla non c’è partner migliore di Ford”.

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La versione da gara della Ford GT è dotata di caratteristiche avanzate sviluppate per renderla competitiva nella LM GTE Pro, ma non fa «altro» che esponenziale le caratteristiche di base della versione stradale che è di per sé un concentrato di innovazione che si avvale di materiali ultraleggeri come il carbonio ed è spinta dal motore EcoBoost V6 3.5 più potente di sempre.

Questa versione-base è un prodotto del nuovo team globale Ford Performance, una divisione creata per produrre «Innovation through performance» ossia innovazione attraverso le prestazioni ossia una filosofia che inizialmente, quando la tecnica era enormemente indietro, trovava costante applicazione nel trasferimento di soluzioni inizialmente concepite per lo sport nelle auto di tutti i giorni.

Oggi molte delle soluzioni adottate nel motorport, ed in particolare nella Formula 1, non sono facilmente ed economicamente mutuabili in catena di montaggio ma la scelta Ford di mantenersi su auto a ruote coperte, sia pure sofisticate come la Futura GT, permetterà a talune soluzioni di fluidodinamica, elettronica e meccanica, di essere caso per caso successivamente implementate nella produzione Ford di serie.

Il contenitore nel quale travasare le esperienze maturate in gara è già delineato: entro il 2020 Ford Perfomance svilupperà infatti 12 nuovi modelli globali ad alte prestazioni ampliando la gamma, che oggi comprende Mustang, Focus ST e Fiesta ST, alle future Ford GT, Focus RS, Mustang Shelby GT350 e GT350R e F-150 Raptor.

A questo proposito Mark Fields, Presidente e CEO di Ford Motor Company ha dichiarato che “Ford continua a essere focalizzata su 3 priorità globali: accelerare nel portare avanti la strategia One Ford, connotare di passione l’eccellenza di prodotto e implementare l’innovazione in ogni aspetto del nostro business. La Ford GT è uno straordinario esempio di come queste 3 direzioni convergano in un prodotto, e sappiamo, grazie al prestigioso heritage che vantiamo nel motorsport, che il mondo delle competizioni mondiali è un eccellente incubatore per lo sviluppo di ulteriore innovazione”.

[ Giovanni Notaro ]

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