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Jeep Renegade Trailhawk 2019, il carattere off-road è nel DNA

È la versione più avventurosa della piccola di casa Jeep, con lo scudo frontale modificato per ridurre l’angolo di attacco, motore Multijet da 2 litri da 170 cavalli e 5 modalità del Selec-Terrain, si possono affrontare con disinvoltura anche le situazioni più impegnative

Dopo un Primo Contatto con la Jeep Renegade Model Year 2019 – che si offre anche con 2 nuove motorizzazioni a benzina, a 4 cilindri e per la prima volta anche a 3 cilindri e che esprime nell’allestimento Limited il più elevato livello di equipaggiamento – sullo specifico percorso off-road tracciato all’interno del compound di FCA Group a Balocco, abbiamo guidato anche la più specialistica versione Trailhawk.

Estetica no limits

La Renegade, proposta anche negli allestimenti entry level Sport e Latitude, è di fatto «la piccola» di casa Jeep sebbene le sue dimensioni siano da segmento B, con una lunghezza di 4.232 mm, larghezza 1.887 mm e altezza 1.689 mm.

Esteticamente, la versione Trailhawk è facilmente riconoscibile e distinguibile dalle sue sorelle per il diverso scudo frontale, che nella parte inferiore ha un diverso profilo per aumentare l’angolo di attacco (30,5°), uno tra le caratteristiche fondamentali per guidare in fuoristrada ed affrontare con maggiore disinvoltura le asperità del terreno senza il rischi.

Per la stessa ragione, un occhio attento può anche notare un’altezza dal suolo maggiore, i 210 mm che la separano dal terreno consente di aumentare l’angolo di dosso (25,7°) e di conseguenza migliorare posteriormente anche l’angolo di uscita (34,3°).

Abitacolo free time

Aperte le porte, si nota un ambiente meno elegante rispetto alla Limited, più informale, per certi versi più sportivo, però in linea con la tipologia della vettura. Sedili in pelle nera (optional) specifici per il modello, con cuciture rosse e regolazione elettrica a 8 vie, rosse anche le cornici delle bocchette per la climatizzazione ai lati della plancia, degli altoparlanti sui pannelli delle porte e sul tunnel centrale per il cambio automatico e per il porta bicchieri.

Ovviamente, sul pavimento troviamo dei pratici tappetini in gomma con logo Jeep al posto della moquette.

Equipaggiamenti di serie e optional

Come per tutte le Jeep Renegade Model Year 2019, anche la Trailhawk ha di serie un equipaggiamento completo, sia per il comfort dei passeggeri che per l’assistenza alla guida.

Il lungo elenco comprende tra gli altri, il Cruise Control con limitatore della velocità nel rispetto dei segnali stradali riconosciuti per mezzo del Trafic Sign Reconition, ma anche il Lane Departure Warning Plus per restare nella propria corsia di marcia e i sensori di parcheggio anteriore e posteriore. Inoltre, nella Trailhawk il Selec-Terrain è integrato con la modalità «Rock», oltre a «Snow», «Sand», «Mud» e «Auto», cioè automatica per guida su asfalto.

Per gli optional è sempre conveniente ricorrere ai Pack proposti dalla Casa, tra questi il Led Pack che comprende tutti i gruppi ottici, anteriori con le luci diurne e spot fendinebbia ed anche posteriori con tecnologia Led. Utile, specialmente d’inverno, il Winter Pack con il Windschiel wiper de-icer per sghiacciare rapidamente il parabrezza, il riscaldamento dei sedili anteriori e del volante. Dal punto di vista funzionale è senz’altro utile il Function Pack con specchi retrovisori esterni richiudibili, il keyless per aprire le porte con il sensore di prossimità, lo schienale posteriore diviso i 3 parti (40/20/40) e il pianale vano bagagli regolabile per ottimizzare la disposizione del carico.

Per il comfort di marcia si può optare per l’Infotainment Pack con il sistema U-connect NAV DAB con schermo da 8,4″, GPS Navigation e 9 altoparlanti Bose per un audio premium.

Come va

Saliti a bordo, regoliamo il sedile di guida e pigiamo il pulsante dello Start&Stop. Si apprezza subito la sonorità del MultiJet da 2 litri turbo, spostata la leva del cambio automatico su «D» (drive) e la Trailhawk parte decisa. Le marce salgono senza strappi, anche se, considerando il breve tratto su asfalto, non abbiamo la possibilità di arrivare fino al 9° rapporto. L’ingresso per la pista off-road di Balocco si raggiunge dopo poche centinaia di metri. Anche per provare tutta la specifica dotazione della Trailhawk, spostiamo il selettore del Selec-Terrain su «Mud», spingiamo il pulsante 4WD Lock per avere sempre la trazione sulle 4 ruote, spingiamo l’altro pulsante per le 4WD Low, ossia le marce ridotte e quello dell’Hill Descent che consente di affrontare le discese più ripide senza dover azionare il pedale del freno.

Lasciamo il cambio in «D», anche se ci divertiremo di più nella modalità manuale, ma non siamo qui per fare una gara, ma per verificare la «mobilità» della vettura su un percorso senz’altro più consono ad una Wrangler. Le prime pozze di fango le superiamo agevolmente, seguono curve, salite sassose, discese sdrucciolevoli, passaggi laterali e un guado con fondo consistente. Non manca qualche breve tratto per valutare le sospensioni. Tutto OK!

La Trailhawk non manifesta incertezze o situazioni di perdita di aderenza, i 170 cavalli del motore MultiJet II, gli pneumatici GoodYear Vector 4Season, l’escursione delle sospensioni indipendenti specificatamente tarate per un’escursione fino a 210 mm e l’elettronica della Trailhawk consentono di affrontare serenamente le varie situazioni, anche quelle dei più avventurosi. Inoltre con la protezione totale sottoscocca, la meccanica è protetta da eventuali urti sulle carrarecce più accidentate. Opinione finale? Sorprendente!!!

 

[ Paolo Pauletta ]

 

 

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