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Il tour Elettrocity a Roma

60 veicoli elettrici in prova dal 21 al 24 marzo. Un’occasione unica per sperimentare la convenienza e il piacere della mobilità sostenibile

 

Partito da Milano il 15 marzo, il tour Elettrocity è arrivato a Roma dove, fino a domenica 24 marzo, è possibile provare – su un breve circuito stradale chiuso al traffico – scooter elettrici, biciclette a pedalata assistita, moto, “personal mover” e automobili. Elettrici, naturalmente.

Il progetto Elettrocity consiste in una grande manifestazione itinerante, che dopo aver toccato Milano e Roma proseguirà in aprile a Torino, Genova, Firenze e Bologna. Sono in corso trattative per far ospitare Elettrocity anche in altre dieci grandi Comuni, i cui amministratori siano seriamente intenzionati a promuovere concretamente la mobilità sostenibile, permettendo alla cittadinanza di vivere il loro primo «battesimo elettrico».

Si dice che, una volta provato il piacere (perché di piacere si tratta) di spendere solo un euro per percorrere 100 chilometri, e in assoluto silenzio, non si torni più indietro. Si dice anche che l’auto elettrica sia un prodotto tutt’altro che maturo, e che abbia tempi di ricarica eccessivi e costi proibitivi. Si dicono, insomma, tante cose, ma la verità autentica è fatta di cifre e, soprattutto, di scenari in divenire. Vediamone qualcuno.

I fatti concreti

Chiunque può constatare come il car sharing, in Italia, si stia lentamente affermando. Ma mentre nel nostro Paese questo sistema, per ora, viene gestito con veicoli tradizionali in Francia, nel solo 2012, si sono “consumate” ben 32,8 milioni di ore di circolazione di «car sharing elettrico», ovvero operato con utilitarie e furgoni totalmente elettrici. E sempre in Francia, rispetto all’anno precedente, sono raddoppiate le vendite di auto elettriche. Un modello analogo si sta affermando con crescente successo in Olanda, dove stanno diffondendosi flotte di compagnie taxi interamente elettriche, con veicoli in grado di effettuare anche tragitti «importanti», di oltre 100 chilometri (come la Nissan LEAF, per esempio), il 15% delle biciclette in circolazione è elettrico. Nei primi nove mesi del 2012 se ne sono vendute ben 146.000. E sempre lo scorso anno, in Norvegia, dove la popolazione non arriva a cinque milioni di persone, si sono vendute diecimila auto elettriche. Giova ricordare che in questo Stato del Nord Europa, a partire dal 2015, non potranno più essere vendute automobili a benzina.

Costi e benefici

Il veicolo elettrico – a due o quattro ruote che sia – è ancora percepito come un qualcosa di elitario, di eccessivamente costoso o comunque, in molti casi, di scarsamente prestazionale per le limitate caratteristiche di autonomia. Ma è sufficiente approfondire i costi di uno scooter elettrico, comparandoli con quelli relativi a un modello simile a benzina, per avere qualche interessante sorpresa. Scopriamo così che, a fronte di un costo di acquisto maggiore (3.250 euro contro 2.800), ipotizzando di percorrere 40 chilometri al giorno per cinque giorni alla settimana, beneficeremmo con uno scooter elettrico di consistenti vantaggi dal punto di vista economico.

Per il rifornimento annuo spenderemo 94 euro di corrente, invece di oltre 835 di benzina; l’assicurazione dimezzata e la gratuità del bollo di circolazione ci permetterà di risparmiare oltre 275 euro ogni anno. Sommando a queste voci ulteriori risparmi per manutenzione e ammortamento, raggiungiamo un risparmio annuo di quasi 927 euro: vale a dire, 4.633 euro nell’arco di cinque anni. Uno scooter elettrico, in pratica, finisce per «pagarsi da solo». Comprendendo anche un eventuale cambio completo delle batterie.

Elettrocity alle Officine Farneto

Elettrocity (www.elettrocity.com) si prefigge l’obiettivo di scardinare i tanti preconcetti verso la mobilità elettrica: dai più ritenuta come una scelta inevitabile ma, in quanto tale, destinata ad essere rimandata il più possibile. Si ripete, in pratica, quanto è accaduto con la telefonia mobile, quasi vent’anni fa: i primi telefoni portatili vennero commercializzati a un’utenza quasi sempre evoluta, con uno spending elevato, e con una propensione naturale alle innovazioni. Ma fu solo con l’abbassamento delle tariffe (la famosa introduzione dei contratti «family», da utilizzarsi nelle ore serali e nei week-end) che si poté assistere al vero e proprio decollo della telefonia mobile. Molto più di quanto avrebbe potuto, molti anni dopo, il drastico abbassamento dei costi degli apparecchi. Fra i molti eventi speciali previsti a Elettrocity, emerge l’anteprima nazionale dell’attesissima Zoe di Renault, per la prima volta visibile dal pubblico, e della nuova minicar “iCar0“, prodotta dalla GreenGo: apparentemente identica alle tante minivetture assai diffuse sulle strade della Capitale, in realtà dotata di un silenziosissimo motore elettrico.

Fra i marchi presenti alla manifestazione, la Chevrolet Volt, l’auto elettrica più venduta in California (lo stato USA che, più di altri, si è fatto pioniere dell’introduzione dei veicoli “a emissioni zero”), la Zoe e il recentissimo Twizy, e gli scooters elettrici di Emco, Etropolis, Govecs, CRB Cerberus, Motorini Zanini, Solex, Bertini Moto ed Ecomission. Presenti, infine, numerosi modelli di bicicletta a pedalata assistita, alcune nello stand Enel Green Power, e di «personal mover» (i diretti concorrenti del Segway), di Kalkoff, Armony, BH, Ruote Verdi, Frisbee Dinghi, Achiever, Microbike, Greenspark, UMB3 ed Etropolis.

Alessandro Ferri