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Il test della BMW F 700 GS, l’entry-level della Casa bavarese

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Dopo la descrizione statica è arrivata l’ora di partire e scoprire la vera vocazione di questa nuova crossover

È arrivata l’ora di svelare quale sia il suo utilizzo migliore. Città, autostrada, montagna o sterrato? La nostra prova spiega il suo comportamento in ogni circostanza e diventa guida per il giudizio finale.

Prima di accomodarci in sella a questa entry-level nel mondo BMW dobbiamo ricordare che il Costruttore bavarese si è posto l’obiettivo di realizzare una moto all’insegna della versatilità, una moto da utilizzare tanto in città quanto «oltre le mura», una moto di compromesso ma nel senso buono del termine la cui versatilità a 360° permetta tanto le brevi quanto le lunghe percorrenze.

Quindi fluidità di erogazione ma buona potenza quando serve, frenata efficace e controllo costante grazie al manubrio ben dimensionato e per chi vuole questa F 700 GS può, pur non essendo un mezzo specificamente dotato, affrontare con disinvoltura sterrati che tali debbono essere (Trial no good…). Da non dimenticare infine una certa sobrietà nei consumi, cosa che fa sempre piacere al portafogli di chi guida e un po’ meno a quello del benzinaio….

Città

I molti chilometri percorsi in città confermano la polivalenza di questa piccola BMW che si è rivelata decisamente confortevole grazie alle modalità Comfort e Normal, facilmente inseribili in movimento, alla sospensione posteriore che copia fedelmente il fondo stradale contrastandone efficacemente le asperità.

Anche se avremmo preferito una seduta un po’ più alta di quella offerta dalla sella di serie, è stato sufficiente spostare il baricentro per rendere la piccola «GS» ben utilizzabile anche nel traffico più intenso.

L’accoppiata cerchio/pneumatico posteriore (diametro 17” con pneumatico 140-80) ci è sembrata all’inizio sottodimensionata rispetto alla massa della moto, per rivelarsi invece ottimale in città negli spostamenti a basse velocità, con positiva influenza anche sul contenimento dei consumi che si attestano sui 28-25 km/l (dai 3,6 ai 4 litri/100 km).

Le borse laterali sono asimmetriche ma decisamente capienti (28-38 litri a destra, 19-29 litri a sinistra) anche se si possono rivelare un po’ ingombranti nelle manovre; proprio per la loro capienza spesso se ne potrebbe utilizzare una sola ma in questo caso sarà opportuno ricordarsi di porre attenzione alla suddivisione del peso, quando necessario).

Ottima la frenata anche su fondi scivolosi; tutto merito dell’eccellente ABS mentre, se proprio dobbiamo fare un appunto, la forcella ci è sembrata un po’ troppo morbida (difetto su strada, pregio fuori….) quando sollecitata da frenate brusche.

Autostrada

Abbiamo percorso circa 250 km di seguito senza soste sia da soli che in coppia a pieno carico ed il comportamento si è rivelato buono in particolare con velocità di crociera intorno alle 120-130 km/h; poche le turbolenze causate dal piccolo cupolino che comunque non inficiano la serenità del viaggio.

La mappatura preferibile per questo tipo di utilizzo è secondo noi la Normal che permette alla «GS» di viaggiare in maniera più che egregia con consumi che vanno dai 20/23 km/l (dai 5 ai 4,3 litri per 100 km).

Con l’aumentare della velocità le turbolenze causate dalla piccola protezione aerodinamica di serie diventano man mano più fastidiose anche se, sino a 130 km/h, non si registrano grossi problemi e, comunque, BMW ha fra gli optional un cupolino più grande…

Le sedute di serie del modello testato non ci hanno entusiasmato poiché, come già accennato, la sella del pilota, troppo bassa, lo tiene infossato, mentre quella del passeggero dovrebbe essere più ampia. Ma anche in questo caso la soluzione è offerta dagli optionals nella cui lista troviamo ben quattro selle, ciascuna votata allo specifico utilizzo che della F 700 GS si vuole fare.

Il motore, nonostante i suoi «soli» 75 cavalli, ci ha colpito per la fluidità di comportamento e la disponibilità di coppia la cui erogazione permette di sorpassare in maniera rapida anche con marce alte e a pieno carico.

La ciclistica è inequivocabilmente BMW: forcella anteriore impeccabile e precisa e mono posteriore – piatto forte di questa versione – che si rivelato tanto efficace quanto resistente.

Dunque moto promossa a pieni voti, sia per l’utilizzo cittadino che per viaggi a lunga percorrenza: nulla vieta quindi, al suo fortunato possessore, di passare al bar per un caffè con gli amici, oppure vivere un’avventurosa trasferta a Capo Nord, magari in coppia…

Montagna

Dopo città, autostrada ed alcune provinciali, abbiamo approfittato del rientro verso casa per percorrere con grande soddisfazione qualche tortuoso tracciato di montagna dove l’anteriore da 19” e l’ottima ciclistica complessiva, si fanno ottimamente valere tanto nell’inserimento in curva quanto nella successiva traiettoria in uscita.

Nonostante la massa di 212 kg (escluso passeggero e pilota), non abbiamo registrato il minimo scossone ed anzi in modalità Sport si può forzare sempre di più e spesso e volentieri, se si va molto allegri, ci si trova con la «pedana» molto vicina all’asfalto il che potrebbe rivelarsi un pochino pericoloso: la raccomandazione è quindi quella di non farsi prendere la mano e conoscere la moto con la necessaria gradualità anche perché, a nostro avviso, la gomma posteriore da 140 non garantisce un grande appoggio in piega ed una 150 sarebbe forse più efficace.

La forcella anteriore ci è sembrata un po’ troppo cedevole, soprattutto con il freno in mano in ingresso curva ed in caso di frenate brusche, mentre nella conduzione normale la frenata, grazie alla pinza Brembo a 2 pistoncini e tubi in treccia di serie si è dimostrata sempre precisa e ben gestibile (l’ABS su fondi sconnessi si fa ben sentire intervenendo in modo molto delicato sulla leva del freno anteriore e su quello del posteriore).

Ma il lieve e saltuario scompenso in frenata non ci ha tolto di certo il divertimento che ci ha dato questa crossover dal carattere anche sportivo.

Il nostro cammino è proseguito per tornanti stretti dove il lungo interasse si è fatto sentire, mentre su curve da seconda o terza marcia con uscita in trazione il divertimento è assicurato. Nonostante il serbatoio sia in posizione anomala per una moto (posteriore sotto la sella passeggero) nelle curve sia lente sia veloci la moto risulta ben bilanciata e comunica buone sensazioni al pilota. Il cambio si è dimostrato una volta di più uno dei gioielli della Casa bavarese, preciso e morbido, in grado quindi di assecondare tutti gli stili di guida.

Off-road

Poiché GS è acronimo di «Gelände/Straße», ossia «sterrato/strada», non potevamo di certo finire la nostra prova senza mettere le ruote fuori dall’asfalto! Non ci siamo cimentati in un enduro estremo in quanto questa moto, pur sempre una crossover, presenta un animo più stradale. Ma su fondi sterrati ben battuti il comportamento è stato entusiasmante, grazie anche alle gomme Michelin di serie (con doppia mescola strada/sterrato) ed alle sospensioni con regolazione Normal o Comfort.

Dove la sospensione anteriore troppo morbida può rivelare qualche difetto su strada, qui si comporta molto bene rispondendo con prontezza ad ogni scossone e consentendo una guida più estrema e divertente grazie ad un motore che non mette mai in crisi il pilota ed alla possibilità di disinserire un ABS che, altrimenti, entrerebbe continuamente in funzione.

[ Stefano Rondinelli ]

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