L’Aygo Fun Sharing è un progetto di car sharing gratuito che Toyota Motor Italia ha ideato per gli studenti del Politecnico di Milano ai quali ha messo a disposizione 8 Toyota Aygo 24 ore al giorno durante la settimana e per 72 ore nel week-end.
In questo progetto, durato 65 giorni in tutto, Toyota e Politecnico hanno investito risorse, azioni ed energie nella ricerca e nell’innovazione, a sostegno delle persone. Il servizio ha registrato il full booked fin dall’inizio, dimostrando il grande interesse degli studenti verso le Toyota Aygo e verso il progetto in generale. Ad accrescere l’interesse dei giovani, anche il programma del Fun Team, il personale di servizio di car sharing che è stato scelto per ricoprire i ruoli lavorativi di: 2 supervisor, 2 tech manager, 2 marketing manager e che ha dato la possibilità agli studenti selezionati di svolgere una vera e propria attività lavorativa e guadagnare uno stipendio reale. Alla base del Fun Team, la possibilità di essere premiati da parte di Toyota e del Politecnico, per le proprie capacità di organizzazione e gestione di tutte le fasi dell’attività.
Il divertimento e le iniziative di Toyota sono state arricchite anche della fantasia e della creatività fotografiche degli studenti, grazie al concorso «Stress For Fun». Caricando una foto relativa ai momenti di maggiore stress da studio, i ragazzi hanno avuto la possibilità di vedere selezionata come migliore foto «stressata» la propria immagine e vincere, in periodi temporali differenti, vari premi fino tra cui una nuova Toyota Aygo, in comodato d’uso per trenta giorni.
Le dichiarazioni
Andrea Evangelista, uno dei Supervisor del Fun Team: “Il progetto è stato organizzato molto bene. C’è stata una grande precisione dovuta ai numerosi mesi spesi nell’ideazione e progettazione”.
Gabriella Berardi selezionata come una delle Marketing manager: “All’apertura del servizio tutti sono accorsi sul sito per prenotarsi l’attività ha avuto gran voce”.
Francesca Maccadanza, scelta come Tech Manager: “Dopo pochi giorni siamo diventati molto operativi e due mesi e mezzo sono volati, ancora non me ne rendo conto. Non c’è stato giorno che io sia andata al lavoro controvoglia“.