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Gran Premio d’Italia: Lorenzo re del Mugello


In MotoGp vittoria schiacciante del Campione del Mondo con la sua Yamaha su Pedrosa e Crutchlow. Sfortunato Rossi 
eliminato alla seconda curva dal “kamikaze” spagnolo Bautista. Stessa sorte per Marquez caduto a 3 giri dalla fine mentre era in seconda posizione

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Circuito del Mugello ore 14.00. In Pole position c’è Pedrosa (Honda) seguito da Lorenzo (Yamaha) e un ottimo Dovizioso in terza posizione. Seguono Crutchlow (Yamaha), Bradl (Honda), Marquez (Honda) e il nostro Rossi (Yamaha) al settimo posto. Parte subito forte “El Pedro” seguito da Lorenzo e dallo scatenato Marquez che di slancio recupera subito posizioni importanti. Alla prima curva, la San Donato, Lorenzo infila “El Pedro” portandosi al comando con il “piccolo diavolo” (Marquez) che li segue come una lepre. Mentre Lorenzo (O Martillio) comincia a martellare con una guida precisa e pulita facendo da locomotiva per i suoi due connazionali che lo tallonano, dietro di loro alla seconda curva (Poggio Secco) Bautista decide di improvvisarsi kamikaze e centra in pieno Valentino Rossi, facendolo sbattere contro un muro di protezione, per fortuna senza conseguenze. La gara è conclusa in un modo amaro per il centauro italiano che proprio qui al Mugello era molto atteso e lui stesso era certo di arrivare a podio.

Intanto la vittoria è una questione tra spagnoli… La spunta “Martillo” che sfoggia una serenità alla guida disarmante inanellando giri veloci e guidando alla perfezione, senza mai una sbavatura, tant’è che al 13° giro allunga definitivamente lasciando il duo a distanza di sicurezza, staccandolo di quasi sei secondi. Per il secondo posto la lotta è tra i due piloti Honda Repsol. Il “piccolo diavolo” che ha seguito il compagno di squadra come un’ombra rompe gli indugi e infila “El Pedro” alla Savelli e cerca l’allungo. Ma la sorte, o meglio la poca esperienza e troppa foga agonistica, non lo aiutano e proprio alla Savelli, dopo tre giri circa, perde il posteriore… e cade rinunciando non solo alla seconda posizione ma ottenendo il suo primo “zero” nella classe regina. “El Pedro” invece con la classe e l’esperienza di un ragioniere, arriva secondo e porta punti preziosissimi a casa rimanendo leader nella classifica mondiale. Terzo posto per un sempre battagliero Cal Crutchlow che alla guida di un mezzo non ufficiale ottiene il suo secondo podio consecutivo. Ormai sembra che sia lui la seconda guida Yamaha scavalcando il nostro Valentino in classifica. Seguono Bradl su Honda del Team di Cecchinello e il terzetto Ducati con Dovizioso, Hayden e Pirro.

Di seguito alcuni commenti a caldo dei protagonisti:

Marc Marquez: ”Ho aspettato a passare Pedrosa, poi ho rotto gli indugi e mi sono portato in seconda posizione, ho continuato a spingere ma non ho ben capito il perché della caduta. Peccato! Abbiamo lavorato bene per tutto il week-end e ringrazio la mia squadra. Provo sempre a dare il 100% so di aver fatto il giro veloce, nonostante tutto sono molto contento, sono al primo anno di MotoGp e devo fare esperienza. Oggi comunque ho imparato molto”. 

Andrea Dovizioso: ”Sapevamo che come passo non potevamo combattere per delle posizioni migliori, quello che abbiamo ottenuto è un ottimo risultato. Abbiamo dei limiti dobbiamo migliorare ma in gara la differenza si sente con gli altri. Ho fatto una bella bagarre con Bradl, ci siamo sorpassati più volte verso fine gara. Non abbiamo un problema enorme, ma una serie di piccoli problemi da risolvere, è questo che ci fa perdere un secondo dagli altri. I ragazzi stanno lavorando tanto, per ora non ci sono stati cambiamenti importanti. Sia io che tutti i miei colleghi stiamo cercando di migliorare la moto e portare la Ducati nel posto in classifica che merita.”

Banzai arriva Bautista!

Il pilota spagnolo non è nuovo a gesta sprovvedute. Probabilmente si sarebbe potuto sentire più a suo agio tra i piloti da caccia giapponesi – che con i famosi Zero, nella seconda guerra mondiale, si lanciavano contro le portaerei statunitensi – che su una pista come pilota da MotoGp! Invece di ammettere immediatamente il suo errore, ha farneticato una scusa giustificando l’accaduto con le due linee differenti di entrata in curva da parte sua e di Valentino, innocente e per giunta ben davanti allo spagnolo.  In conclusione: dopo solo due curve (non dopo 20 giri!) erano fuori entrambi. Voto 1.

Valentino Rossi:: “Purtroppo in partenza ho perso due posizioni perché ho avuto problemi con la frizione che, surriscaldata, ha slittato, quindi non sono riuscito a partire bene. Però ero veloce e ho subito iniziato a recuperare e mentre stavo percorrendo la curva Poggio Secco è arrivato Bautista che mi ha steso. Secondo me ha dato gas per cercare di chiudere la traiettoria, ma io ero già davanti e non mi ha visto. Ci sta, può essere che non mi abbia visto, d’altronde sono le gare”.

Alvaro Bautista: “Non c’è molto da dire, purtroppo alla terza curva ho urtato con la moto di Valentino ed entrambi siamo caduti in una gara che era molto importante per tutti e due. Purtroppo, e abbiamo avuto modo di verificarlo attentamente riesaminando le immagini in direzione gara sia io che Valentino, è stato un incidente di gara che lascia l’amaro in bocca, ma per il quale nessuno ha colpe… Io ero in piega e non potevo vedere se c’era un pilota all’esterno, lui stava facendo una traiettoria leggermente diversa dagli altri piloti e così ci siamo scontrati. Peccato perché mi sentivo a posto con la moto e sono convinto che avrei potuto fare una bella gara ed un buon risultato. Sono cose che succedono e bisogna cercare di dimenticare cercando di pensare alla prossima gara”.

Giornata decisamente amara per il tricolore, nessuna vittoria italiana, un 2 giugno al Mugello da dimenticare. Si spera che il 16 giugno nel gran premio di Catalunya si possa risollevare il tricolore che è mancato nella gara di casa, magari facendo uno sgarbo in terra spagnola.

Suzuki torna in MotoGp

Ormai è quasi tutto pronto, manca solo l’ufficialità, e la terza Casa costruttrice al mondo nel 2014 rientrerà in MotoGp. La scorsa settimana il francese Randy De Puniet (assunto come tester) ha portato in pista la nuova moto della casa di Hamamatsu. Si spera in un ritorno rapido e vincente e ci teniamo a segnalare la presenza di Davide Brivio come Team Manager che ha commentato così il ritorno alle corse della Suzuki: “Onestamente siamo andati meglio di quanto mi aspettassi. Partiamo dal fatto che Suzuki ha lasciato la MotoGp nel 2011, ma gli ingegneri hanno comunque sempre lavorato nello sviluppo. Sanno come fare motociclette, ma c’è da recuperare sulle altre Case costruttrici che in questi 2 anni hanno fatto grandi passi in avanti”.

Stefano Rondinelli

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