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Il Gran Premio d’Italia di Formula 1 resta a Monza

L’importante accordo tra ACI e FOM siglato alla vigilia del Gran Premio permette di mantenere per 3 anni la prestigiosa gara al costo però di oltre 20 milioni di dollari l’anno che incasserà Bernie Ecclestone

Fino al 2019, cioè per i prossimi 3 anni, il Gran Premio d’Italia di Formula 1 si correrà a Monza. Questo in sintesi l’accordo siglato ieri all’Autodromo di Monza tra il Presidente dell’ACI, Angelo Sticchi Damiani e il patron della F1 Bernie Ecclestone che rappresenta la FOM (Formula One Management).

La firma di questo accordo avverrà nelle prossime ore a Londra, ma solo per mere ragioni formali e di giurisdizione legale in quanto la «stretta di mano» tra le parti è avvenuta alla presenza del Presidente della FIA Jean Todt e del Presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni.

Certo che per raggiungere questo accordo non è bastato alle parti incontrarsi in una trattoria e discuterne davanti ad un bicchiere di vino. Il braccio di ferro tra Angelo Sticchi Damiani e Bernie Ecclestone si è concluso con un importante esborso di milioni di dollari, 68 per l’esattezza. Questa la cifra che l’ACI in veste di maggiore azionista della società di gestione dell’Autodromo di Monza e la Regione Lombardia come socio di minoranza, circa il 20%, dovranno sborsare a Bernie Ecclestone nei prossimi 3 anni.

La cifra è importante, oltre 20 milioni di dollari l’anno, tuttavia Sticchi Damiani non si è dimostrato troppo preoccupato e con molto ottimismo ha replicato: “Sono convinto che da questa aggregazione potremo avere un GP d’Italia più importante e ancora più determinante. A Monza si potranno fare anche molte altre cose con le forze e le risorse di Aci e Regione e già molti privati si stanno affacciando”.

Anche Roberto Maroni ha lasciato trasparire molta soddisfazione, se non altro perché è riuscito a far restare nella sua Regione e nel tempio delle corse automobilistiche, un evento così importante come il Gran Premio d‘Italia di F1, sottraendolo (almeno per il momento) a Imola, location osteggiata dalla corrente politica avversaria e Matteo Renzi. Forse anche per questa ragione, l’annunciata presenza Presidente del Consiglio ieri a Monza per questo importante accordo, ha lasciato deluso qualcuno, almeno tra i suoi sostenitori.

Senz’altro il più soddisfatto è Bernie Ecclestone che ancora una volta «incamera» dollari e in tal senso ha aggiunto: “Il contratto è per 3 anni, ma spero venga rinnovato per altri cento”.

Alla simbolica stretta di mano che sigla questo accordo, si è aggiunto anche Flavio Briatore che è stato ringraziato da Sticchi Damiani per l’impegno profuso nei mesi scorsi al fine di raggiungere questo obiettivo, «Gran Premio d’Italia = Monza».

Certo rimane ancora in piedi, almeno fino al 26 ottobre, la querelle con l’Autodromo di Imola. Quel giorno infatti il TAR del Lazio si pronuncerà sul provvedimento imposto da ACI che impedisce all’Autodromo Dino e Enzo Ferrari di chiamare il loro Gran Premio «Gran Premio d’Italia». Ma a parte i romanticismi, ciò che brucia di più agli emiliani è perdere i fondi destinati dalla Legge di Stabilità agli organizzatori del Gran Premio d’Italia di Formula 1.

[ Paolo Pauletta ]

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