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Gran Premio Aragòn: Marquez vince e mette un piede sul mondiale

Dopo una bagarre con Lorenzo e Pedrosa, la spunta “il piccolo diavolo” che conquista la sesta vittoria in stagione e avanza verso il titolo, portando a 39 punti il distacco da Lorenzo. Cade Pedrosa con l’aiuto del compagno di squadra… e Rossi conquista così un fortunatissimo terzo posto

Ore 14.00 sulla griglia di partenza parte in pole Marquez (Honda) seguito da Lorenzo (Yamaha) e Rossi (Yamaha). In seconda fila troviamo un terzetto su Honda Pedrosa, Bradl e Bautista. Alla partenza Lorenzo, “Martillo” prende il largo e tenta una fuga come fece nella precedente gara di Misano. Marquez e Pedrosa sono rispettivamente secondo e terzo.  Valentino Rossi rimane più staccato dai tre di testa ed è costretto a inseguire. Al terzo giro Pedrosa suona la carica! Suo il giro record della pista, supera Marquez vola alla caccia di Lorenzo. Al quarto giro, alla curva 12, Marquez arriva lungo in una staccata e in piega tocca leggermente Pedrosa con il braccio. Nel contatto viene danneggiato il sensore di velocità della ruota posteriore, mettendo fuori gioco il Traction Control della Honda di Pedrosa; il povero Dani, ignaro della rottura di tale dispositivo, dopo pochi metri viene letteralmente sbalzato dalla moto e cade pesantemente. Trasportato in ospedale per accertamenti sembra non aver avuto gravi conseguenze fisiche.

La caduta di Pedrosa dopo il leggero contatto con Marquez

La gara prosegue con Lorenzo sempre leader della gara, seguito da Marquez a 1,4 secondi. Valentino Rossi si ritrova fortunosamente in terza posizione ed è subito lotta a tre con Alvaro Bautista e Stefan Bradl. Al decimo giro “il piccolo diavolo”, dimostrando di essere degno di questo soprannome, recupera 2 decimi al giro sul leader della gara. A cinque giri dalla fine passa Lorenzo e va a vincere la sua sesta gara in questo campionato. Dietro di loro Rossi viene sorpassato da Bautista ma recupera e riesce a portare a casa finalmente un podio prezioso dopo essersi affezionato al quarto posto…

La gara ruota intorno alla caduta del povero “El Pedro” (Dani Pedrosa). Al momento dell’incidente era il pilota più veloce, preciso e incisivo in pista. Non era difficile vincere per lui. La caduta ha spianato invece la strada al proprio compagno di squadra, che ovviamente mostra la sua caparbietà e grinta vincendo la gara di casa. Recupera sul Campione del mondo in carica e dimostra che ormai il mondiale è alla sua portata. Lorenzo parte forte e tiene duro, nulla può dagli attacchi del giovanissimo Marquez, in una pista a lui non amica dove non ha mai centrato il gradino più alto del podio. Rossi arriva terzo, grazie alla caduta del povero e sfortunato Dani.  Velocissimo nel warm-up perde il bandolo della matassa in gara e sfiora un altro quarto posto. Bene Bautista in quarta posizione e Bradl in quinta, segue in sesta posizione uno spento Crutchlow. Male, come al solito quest’anno, le Ducati che occupano l’ottava (Dovizioso), nona (Hayden) e decima (Iannone) posizione con un distacco abissale dai primi e mai incisivi.

La classe regina ora vola in oriente per le gare di Malesia, Giappone e Australia che si terranno a partire da domenica 13 ottobre. 

Commenti a caldo dei protagonisti 

Marc Marquez 

Sono felicissimo per questa vittoria ottenuta dopo un errore e un distacco da Jorge. Mi sentivo bene ho recuperato e ho vinto una gara molto divertente ed emozionante. Ho sfiorato Dani credo con il braccio, ma non so cosa sia successo, spero nulla di grave”. 

Jorge Lorenzo

Ho provato come sempre a scappare nei primi giri ma quando Marc è arrivato mi sono rilassato un momento per recuperare energie nel finale. Volevo correre attaccato a lui, ho provato a spingere per stargli a pochi decimi ma oggi era impossibile superarlo. Nessuna scusa, è stato più veloce di noi, quindi proveremo a batterlo sui prossimi circuiti”. 

Valentino Rossi

La sfida è stata davvero dura. Bradl è stato con me quasi tutta la gara è poi è arrivato Bautista che era molto veloce. Mi ha superato, ma poi sono stato in grado di ritornare su lui, passandolo; ho fatto un ultimo giro davvero al limite perché volevo a tutti i costi questo podio. Dovevo stare attento perché appena dietro c’era anche Crutchlow. È sempre positivo arrivare sul podio, è un bel risultato ma mi aspettavo qualcosa in più dalla gara. Pensavo di essere più veloce perché ieri eravamo molto competitivi, ma ho deciso per la gomma dura sull’anteriore, un azzardo visto che Jorge e Marc avevano la morbida, e dopo qualche giro ero davvero in difficoltà soprattutto in frenata”.

Stefano Rondinelli

 

 

Ordine d’arrivo

http://www.motogp.com/it/Results+Statistics

 

Classifica mondiale

http://www.motogp.com/it/Results+Statistics/2013/ARA/MotoGP/World+Standing

 

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