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Gp di Assen: il ritorno del professor Rossi

Vittoria schiacciante per il nostro Valentino su Marquez e Crutcholw, eroico Lorenzo che, nonostante una clavicola rotta, corre ed arriva quinto. Male Pedrosa che si posiziona al quarto posto rimanendo comunque leader del mondiale 

 

Ore 15.00. Parte in pole uno stratosferico Cal Crutcholw su Yamaha seguito da Marc Marquez su Honda e Stefan Bradl sempre su Honda. Più indietro Rossi e Pedrosa. Lorenzo parte dalla dodicesima casella causa un infortunio alla clavicola, ma di questo “miracolo” parleremo dopo.

Pedrosa va via subito seguito da Marquez e Rossi, Crutcholw perde posizioni come Bradl che sbaglia la partenza. I tre di testa vanno avanti, ma Rossi – risolti i problemi della sua moto in frenata – al terzo giro sorpassa alla grande Marquez e si mette all’inseguimento di Pedrosa. In poco tempo il “Dottore” lo sorpassa di slancio… sembra quasi fantascienza ma il nostro “Vale” comincia a girare su tempi record, non commette errori, le gomme tengono e lui torna alla vittoria dopo due anni e mezzo! Dietro di lui la bagarre è tra Pedrosa, Marquez e Crutcholw. La spunta Marquez (n.b. con il mignolo fratturato e con non pochi dolori dopo la caduta in prova) e Crutcholw, che riesce a relegare Pedrosa ad un quarto posto dal sapore amaro.

La gara, ricca di sorpassi, è stata uno spettacolo avvincente, ma è il duo Rossi-Lorenzo a meritare gli elogi più grandi della giornata. Soprattutto il secondo, Jorge, che dopo la caduta di giovedì con rottura della clavicola sinistra, torna a Barcellona, si opera e dopo poco più di 24 trova il coraggio di risalire in moto e disputare il Gp di Olanda: partito dalla dodicesima posizione riesce ad arrivare quinto, un vero miracolo e anche una forza di volontà incredibile. Ma l’altro miracolo è la vittoria di Rossi, il nove volte campione del mondo che molti davano per finito ha invece trovato l’assetto giusto e soprattutto le “staccate” che solo lui sa fare, battendo tutti. Il Campione di Tavullia torna sul gradino più alto del podio a oltre due anni di distanza dal Gp della Malesia del 2010, e raggiunge i 106 successi in carriera, uguagliando inoltre il record di Giacomo Agostini con 6 vittorie su questo circuito. Male purtroppo le Ducati che sono state battute perfino dalla CRT di un ottimo Espargarò.

I pensieri di Valentino Rossi

È fantastico, ma in realtà non ci credo. È passato troppo tempo da Sepang 2010 e questi anni mi sono chiesto se davvero potevo tornare davanti a tutti (la sindrome Schumacher volteggiava nella sua testa); è stato un periodo durissimo. Non ho mai mollato, ho sempre lavorato perché questo è il mio mondo, la mia passione e devo ringraziare la Yamaha per avermi dato la possibilità di tornare con il team ufficiale”.

“Ad inizio stagione avevo qualche problema di bilanciamento con la moto, ma da questa gara ho trovato il giusto setting per guidare meglio e ho pensato che, se volevo, sarei riuscito a sorpassare chiunque. Dovevo quindi provare a vincere, considerando anche Lorenzo infortunato. Ho lottato con Cal, con Marc e con Dani, ma oggi avevo qualcosa in più. Devo ringraziare tutti i miei ragazzi. Ora continuiamo così”. 

Stefano Rondinelli

Classifica finale GP d’Olanda 2013

    1. ROSSI V. Yamaha Factory Racing Lap 26

    2. MARQUEZ M. Repsol Honda Team +2.170

    3. CRUTCHLOW C. Monster Yamaha Tech 3 +4.073

    4. PEDROSA D. Repsol Honda Team +7.832

    5. LORENZO J. Yamaha Factory Racing +15.510

    6. BRADL S. LCR Honda MotoGP +27.519

    7. BAUTISTA A. GO&FUN Honda Gresini +31.598

    8. ESPARGARO A. Power Electronics Aspar +32.405

    9. SMITH B. Monster Yamaha Tech 3 +33.751

    10. DOVIZIOSO A. Ducati Team +33.801

    11. HAYDEN N. Ducati Team +34.371

    12 DE PUNIET R. Power Electronics Aspar +57.674

    13 IANNONE A. Energy T.I. Pramac Racing +1:01.424

 

 

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