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Dacia Sandero restyling, ora è più “importante”

Si rinnova la compatta del marchio low cost di casa Renault. E’ più accattivante e meglio rifinita

 

Se la prima serie della Dacia Sandero era una low cost che faceva ben poco per nasconderlo, questa versione ristilizzata volta pagina, pur mantenendo molti particolari in comune con la “vecchia”. L’impressione è di un’auto più solida, quasi teutonica nelle linee, con un frontale massiccio quasi da SUV e dei bei passaruota allargati.

Navigatore a richiesta

Dentro spicca la nuova plancia con strumentazione caratterizzata da contorni cromati dei quadranti ed un nuovo cockpit dei comandi, con impianto audio al centro della consolle. A richiesta c’è anche il Medianav, che comprende il navigatore e la radio con kit vivavoce Bluetooth e funzione streaming audio con presa USB. Buona la capacità del bagagliaio, pari a 320 litri, che diventano 1.200 litri abbattendo gli schienali.

Motori: il meglio da Renault

Fa piacere trovare sotto il cofano della Sandero, l’ultima “creazione” degli ingegneri Renault: il moderno TCe 90 a tre cilindri da 0,9 litri  per 90 cv e 135 Nm, in grado di consumare 4,8/100 km e 120 g/km le emissioni di CO2. Confermato l’economico 1.2 16v da 75 cv, che consuma 5,8 l/100 km ed emette 135 g di CO2,  disponible anche con doppia alimentazione benzina/GPL. Infine i due diesel, entrambe  1.5 dCi in versione da 75  e 90 cv, entrambi con consumi nell’ordine dei 4 litri per 100 km.

Redazione Motori360

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