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Cultura fa rima con natura sulle dolomiti

Passato e presente, cultura e natura. Abbinamenti speciali, che solo le vacanze in una delle oltre 1400 fattorie Gallo Rosso, possono offrire. Un mondo alpino da scoprire attraverso il diretto contatto con la vera vita contadina del presente e visitando i musei, per un’immersione nella storia, l’artigianato e altri interessanti temi che arricchiscono di cultura il soggiorno.

Oltre allo storico Museo Ladino di San Martino in Badia, che propone ai visitatori un ricchissimo itinerario per conoscere le particolari circostanze della storia e
della vita attuale dei ladini dolomitici (un nucleo di 30 mila persone
che parlano ancora in ladino, una lingua neolatina, derivante
dal latino volgare), da luglio 2011 si potranno visitare due nuovi poli museali: il Messner Montain Museum Ripa di Brunico (apertura il 3 luglio) e il Museum Ladin Ursus ladinicus a San Cassiano (apertura il 30 luglio).

Il primo è dedicato ai popoli delle montagne e verrà allestito nel Castello di Brunico in Val Pusteria. Il progetto sarà interattivo e diverrà un luogo d’incontro e di scambio culturale tra la popolazione rurale autoctona e gli ospiti provenienti dalle altre regioni montane del mondo. L’altra attesa novità è invece Il Museum Ladin Ursus ladinicus che metterà a disposizione 400 mq di spazio espositivo suddivisi su tre piani, presentando al visitatore il mondo dell’orso delle Conturines, una nuova specie di orso delle caverne scoperto nel 1987, battezzata Ursus ladinicus, in onore dei Ladini delle Dolomiti. La scoperta è stata sensazionale e fondamentale per lo studio del clima preistorico nelle Dolomiti; il nuovo museo approfondisce gli argomenti qui presentati, inserendoli nel contesto paleontologico e paleoambientale della regione.
Situati a pochi chilometri dai musei, ci sono sia il maso Gallo Rosso Oberbinderhof sia il maso Gallo Rosso Chi Prà (che produce formaggi squisiti)  i quali offrono agli ospiti il diretto contatto con la natura: in entrambi i masi si può collaborare con i contadini e seguire in diretta il lavoro quotidiano nei campi e nelle stalle. Qui il traffico e i rumori sono banditi, ma si seguono i ritmi della natura. Soggiornare in un maso Gallo Rosso è un’esperienza che arricchisce di cultura la vacanza: il contadino oltre ad accogliere nella propria casa gli ospiti, li segue personalmente offrendogli la possibilità di vedere da vicino il lavoro in fattoria ma anche raccontandogli aneddoti e storie del territorio, per conoscere meglio l’Alto Adige in tutte le sue sfumature.
Oltre ai masi dove soggiornare, ci sono masi “specializzati” nella buona cucina: il maso del gusto Gallo Rosso “Lüch de Survisc” a metà strada da Brunico e San Cassiano in Alta Badia, a 1.475 metri vizia e delizia  i suoi ospiti con pietanze ladine ed un’atmosfera particolare; durante i mesi caldi la terrazza soleggiata invita a passare delle ore indimenticabili con una vista unica sulle Dolomiti. Sulla tavola passano in rassegna speck, salamini affumicati, formaggi, minestra di orzo, “Tutres” (“Tirtlen”) con ripieno di spinaci, ricotta, crauti, patate o papavero, minestra di verdure, “Kaiserschmarrn”, “Cajinci arstis” (ravioli) con ripieno di spinaci e ricotta, “Blattlen” con crauti, “Schlutzer”, “Spätzle” agli spinaci, gnocchi al formaggio “Zieger”, gnocchi agli spinaci, canederli con gulasch, polenta con formaggio o funghi, carne di maiale, manzo o agnello, salsicce fatte in casa, ottimo vino altoatesino, succo di sambuco, lamponi, ribes e melissa, frappé ai frutti del maso. Un’occasione per gustare la “cultura culinaria” dal vivo.
Dall’orso al formaggio il passo è breve: chi vuole “portare a casa” il gusto genuino di prodotti freschi provenienti dal maso, proprio a due passi dal nuovo Museum Ladin Ursus ladinicus, il maso Gallo Rosso Luch da Pcei produce formaggi squisiti, con latte proveniente dalle mucche del maso stesso, alimentate esclusivamente con il fieno dei prati di San Cassiano e con foraggi geneticamente non modificati.

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