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Con Mitsubishi nel Nord della Grecia

Cinque giorni di dura vita da off-road per 17 mezzi 4×4. Il tutto tra cultura, natura e… buon cibo

 

Gli appassionati del mondo del fuoristrada ben conoscono il “Pajero World”, un dinamico club che, nato nel 1999 e riservato a tutti i possessori di 4×4 di casa Mitsubishi, è noto per lo spirito cameratesco che lo muove e per la sua attività nel campo dei raduni e dei viaggi sia in Italia che all’estero, ovviamente sempre a bordo di fuoristrada e SUV marchiati tre diamanti (Pajero, L200, Outlander, ASX) con i quali i soci scoprono itinerari inediti condividendo nuove amicizie, nuove esperienze e… buona cucina.

L’idea di questo viaggio-avventura nel montuoso nord della Grecia – attraversando Epiro, Tessaglia e Macedonia occidentale – nacque in Valpolicella, durante la cena di Natale del 2011. La macchina organizzativa della Drivevent (http://www.drivevent.it/) messa subito in moto, ha impiegato circa un anno per pianificare 5 giorni di viaggio per 17 auto e relativi equipaggi (circa 50 persone). Del resto i raduni del Pwci hanno sempre una tipologia turistica per quel che riguarda il percorso, vista la notevole presenza di auto di serie.

Prima tappa (31 ottobre): Ancona-Igoumenitsa e trasferimento Igoumenitsa-Metsovo [350 km in 6 ore]

Appuntamento dei partecipanti ad Ancona con imbarco alle 16.00, e già la traversata impone il primo cambiamento di programma: a causa delle avverse condizioni del mare con vento fino a 70 nodi, il traghetto è stato costretto ad attraccare a Patrasso anziché Igoumenitsa. Riprendiamo confidenza con la terraferma dopo 26 ore di poco piacevole burrasca sbarcando sotto un diluvio incessante. Al porto, si tiene il primo dei numerosi briefing con le due guide greche Alecko e Kostas che ci consegnano anche delle radio vhf in modo da rimanere sempre in contatto. Una scelta vincente questa, visto che il percorso non sarà a roadbook ma in carovana. Dopo i rifornimenti ed i controlli di rito iniziamo la risalita verso nord, attraversando la regione dell’Epiro.

Complice la non confortevole traversata, il viaggio da Patrasso si rivela tutt’altro che semplice a causa delle strade decisamente sconnesse e tortuose sulle quali le numerose piogge dei giorni precedenti hanno portato pietre e detriti, costringendo il convoglio a zigzagare ed a prestare la massima cautela per la scarsa aderenza, l’esposizione della carreggiata a valle e la scarsa visibilità dovuta ad intermittenti banchi di nebbia. Il paesaggio è spettrale e la stanchezza cresce assieme ai chilometri aggravando il malessere di alcuni di noi che non hanno completamente smaltito il mal di mare. Giungiamo infine a Metsovo, un villaggio situato sulla catena montuosa del Pindo, in una delle regioni storiche della Grecia, dove trascorriamo la notte in un caratteristico hotel di montagna vicino al fiume Acheloos, accolti in caratteristiche camere in legno corredate di camino. Per cena un buffet a base di ottima carne di capra e verdure ristora tutti per la notte. Malgrado la spossatezza, si aspetta desiderosi l’arrivo del giorno dopo, iniziare l’esplorazione in fuoristrada.

Seconda tappa: Metsovo-Lavda [190 km in 10 ore]

Svegliati di buon’ora e rinvigoriti da una squisita colazione a base di frittelle e miele, siamo pronti a… sporcare le auto. Subito ci accontentano le nostre guide conducendoci sul picco della montagna del Pindo dove, dall’alto dei suoi 1.600 m, possiamo godere di un bellissimo panorama sulla vallata sottostante. Il serpentone delle auto sembra essere un tutt’uno con la natura. Procediamo senza fretta, scattando fotografie e chiacchierando via radio quando, improvvisamente, ci troviamo di fronte parte del costone della montagna franato sulla strada. Questo imprevisto ci obbliga all’inserimento delle ridotte e ad un cauto attraversamento dell’ostacolo un mezzo alla volta, efficacemente assistiti dai nostri istruttori che si riveleranno costante presenza nei momenti più difficili.

Riusciamo tutti a passare senza particolari difficoltà, sia che si sia trattato di piloti smaliziati al volante dei mezzi più preparati, sia di famiglie su auto di serie. La mattina prosegue tranquilla con il sole ormai alto e qualche pozzanghera qua e là lasciata dalla pioggia del giorno prima. Dopo circa 30 km di fuoristrada in montagna, riprendiamo l’asfalto in direzione Meteora, località della Tessaglia famosa per i suoi monasteri. Dichiarata patrimonio dell’umanità dall’Unesco, non è solamente un importante centro della chiesa ortodossa, visitato ogni anno da circa 5 milioni di persone, ma è anche una spettacolare manifestazione geologica composta da grigi “pilastri” rocciosi che, levigati da tempo e natura, sorgono alteri dalla piana che li circonda. Dei 24 monasteri originari, solamente 6 sono ancora abitati (Agios Stefanos, Agia Triada, Gran Meteora, Varlaam, Roussanou e Agios Nikolaos). Parcheggiate le auto davanti al primo dei monasteri citati, quello di Santo Stefano che risale al 1192 ed ospita il Katholikon, imponente pianta a croce greca, raggiungiamo la guida che ci accompagnerà in un tour decisamente suggestivo. Girovaghiamo nel cortile prima di entrare nella chiesetta centrale, che a malapena ci contiene tutti, dove possiamo ammirare stupefatti affreschi vivacemente policromi che risalgono al cinquecento. Tutti i monasteri che compongono il nostro itinerario sono facilmente accessibili, ma antiche incisioni e l’austera presenza di reti, argani e carrucole permette di comprendere come l’isolamento di questi eremi fosse quasi totale e come il contatto con il mondo esterno avvenisse esclusivamente attraverso l’utilizzo di sistemi arcaici e assolutamente precari. Giunge il momento di ripartire. Dobbiamo affrettarci per mettere carburante, visto che la tappa di oggi prevede un percorso di circa 200 km, molti dei quali da percorrere in fuoristrada con il mezzo carico.

È giunta l’ora di riprendere la via dello sterrato: grazie alle nostre guide abbiamo i permessi per entrare in una foresta privata di circa 800 ettari dove ci attende un “parco giochi off-road” che consiste nella discesa e nella risalita di una pietraia, performance in cui non tutte le auto si sono cimentate per paura di danneggiare il sottoscocca. Al momento del pranzo le nostre guide all’allestiscono in pochi istanti uno splendido picnic sul prato, con qualche specialità greca come le coloratissime insalate o le gustose polpette. Un’occasione che ci permette di socializzare con i nuovi arrivati nel club. Ma il tempo a disposizione è poco! Dobbiamo raggiungere Grevena, ossia altri 80 km tra asfalto e fuoristrada. E sarà proprio l’ultima parte di fuoristrada di oggi che darà del filo da torcere ai meno preparati. Fango, fango fortissimamente fango: è stato lui la causa di alcuni impantanamenti, comunque prontamente risolti. Questi casi dimostrano appieno il ruolo fondamentale degli pneumatici, tanto che chi “indossava” una gommatura adatta alla situazione ha potuto dormire sonni tranquilli. Alla fine arriviamo stanchi e – neanche a dirlo! – affamati a Lavda dove, presso l’hotelPindos Palace” (http://www.pindospalace.gr/), ci accoglie una cena abbondante ed un camino di fronte al quale ci siamo potuti rilassare e riscaldare.

Terza tappa: Lavda-Kastoria [200 km 10 ore]

Sveglia di buon ora e subito dopo colazione siamo tutti davanti all’hotel pronti per il briefing con le nostre guide. La giornata è soleggiata e la temperatura mite. Non sembra proprio di essere in autunno in alta montagna ed ognuno, vicino alla propria auto, non vede l’ora di dare inizio alle danze.

Questa tappa è stata, a detta di molti, la più bella e panoramica. Iniziando il giro in alta quota, attraversiamo una zona caratterizzata dalla presenza di un numero rilevante di orsi, lupi, cervi e altra fauna di montagna. Il terreno diventa sempre più accidentato e più si sale, più si incontrano sassi che rendono la marcia difficoltosa. Alcuni passaggi, caratterizzati dalla presenza di grossi macigni bordo strada pronti ad “accarezzare” le carrozzerie, debbono esser effettuati da un’auto alla volta ed a velocità ridotta. Diretti verso la città di Florina, attraversando foreste piene di alberi colorati, non è stato difficile incontrare animali allo stato brado che tagliavano la strada alle nostre auto: cavalli, mucche, asini e soprattutto capre che, frequentemente incontrate lungo il percorso, ci hanno ricordato che ad allattare Zeus sul monte Ida fu proprio la capra Amaltea alle cui corna il Dio, per sdebitarsi, diede il potere di realizzare desideri. Di qui la leggenda – riferimento d’obbligo visto che siamo nella culla della mitologia, del corno dell’abbondanza, detto anche cornucopia.

I piccoli imprevisti incontrati lungo il percorso a volte spezzavano in due o più parti il cordone dei fuoristrada, che è riuscito a non perdersi solamente grazie all’aiuto delle radio VHF. La pausa pranzo di questa tappa si è svolta a Ninfeo (che in greco significa “sposa nascosta tra i monti”), un paesino di montagna molto caratteristico, totalmente costruito di pietra arenaria, dove il gruppo è giunto dopo aver superato una lunga salita piena di tornanti. Da annotare l’esistenza di un museo interamente dedicato all’orso. Dopo il caffè, sorseggiato in uno dei caratteristici bar locali, ci rimettiamo in marcia, sempre in carovana, verso la città di Kastoria, un bellissimo borgo della Macedonia, famosa per le sue 54 chiese bizantine e medievali, dove abbiamo avuto la possibilità di passeggiare in centro tra i numerosi negozi di pellicce per cui la città è famosa.

A fine giornata godiamo di un meritato riposo nelle bellissime camere dell’hotelEsperos” (http://www.esperospalacekastoria.gr/esperos_en.php) un quattro stelle piuttosto ben valutato, in rapporto alla location, anche su TripAdvisor.

Quarta tappa: Kastoria-Igoumenitsa [240 km 13 ore]

La mattina seguente, di buon ora (ci attendono più di 200 km), dopo il briefing sulla tappa, partiamo in direzione sud verso Grevena, ma non prima di aver effettuato il perimetro del lago Orestiada (su cui appunto si affaccia Kastoria). Il nostro tour procede senza intoppi con un meteo che anche oggi è dalla nostra parte. Lasciato l’asfalto, affrontiamo un fitto bosco all’interno del quale si snoda un percorso ricco di salite e discese che alla fine ci porterà sulle rive dello splendido lago Arenes, dove accendiamo un fuoco per preparare the e caffè per tutti.

Siamo in alta montagna e il paesaggio che abbiamo di fronte è davvero incantevole. Anche qui, come il primo giorno, il fango sarà grande protagonista, specialmente nella variante attorno il lago alla quale saranno ammesse, solo dopo una ricognizione da parte degli istruttori della scuola, solo le auto provviste di gomme tassellate che dovranno affrontare un anello ricco di profondi canali fangosi, pozze e qualche vera e propria fangaia che impegneranno sul serio i piloti e… i temerari, uno dei quali ha avuto modo di testare… le insidie del fango greco! Infatti, non ben calcolando profondità e lunghezza del passaggio, ma sopratutto la consistenza del fondo, è rimasto invischiato e nel fango con il suo Mitsubishi L200, insistendo sull’acceleratore si è scavato la fossa sino a spanciare, rimanendo inevitabilmente bloccato. Ma è proprio in queste situazioni che emerge lo spirito di solidarietà del gruppo: una rapida manovra di aggancio da parte di un’altra auto e, con l’indispensabile ausilio del verricello, l’L200 riguadagna fondi più consistenti fra le inevitabili ma bonarie prese in giro e l’episodio viene archiviato tra i ricordi di viaggio. I piloti – implicito omaggio al Piccolo Principe – sembrano tornare un po’ bambini soprattutto quando arriva il momento di affrontare queste varianti di percorso, che sono comunque sempre facoltative, perché più impegnative sia per gli autisti che per le auto. Chi ha modificato la propria Mitsubishi, soprattutto rialzando l’assetto, ci prova con più sicurezza, ma alla fine anche le auto di serie riescono a non sfigurare.

Ormai è quasi buio e il nostro viaggio off-road prosegue in direzione del lago Pamvotis e Ioannina, una località  davvero incantevole che conserva ancora vestigia ed edifici risalenti al periodo della dominazione ottomana (una moschea, i resti di una scuola coranica, un bazar), mentre all’interno di una piccola isola lacustre sorgono alcuni monasteri ortodossi. A Ioannina abbiamo tutti modo di acquistare qualche souvenir per i nostri cari. Lasciati i fuoristrada in un parcheggio, ci addentriamo nelle pittoresche vie del centro costellate da piccoli bar e locali e passeggiare sul lungolago per sgranchirci le gambe dopo tante ore di guida. Di tempo a nostra disposizione ne è però rimasto ben poco e dobbiamo quindi sbrigarci a raggiungere Igoumenitsa dove ci attende la nave per l’Italia. Percorriamo in fila indiana l’autostrada, ormai mancano solo 80 km per arrivare al porto, quando dalla radio captiamo che qualcuno ha problemi di motore. Accostiamo rimanendo ciascuno a bordo della propria auto. In effetti al Pajero V20 di Giuseppe, si era svitato, con tutte le conseguenze del caso, il bullone che serra la puleggia dell’alternatore. Sicuramente la colpa è da attribuire a qualche meccanico che non ha utilizzato una chiave dinamometrica adatta. Gli istruttori decidono subito per il traino fino a Igoumenitsa dove sarà possibile vedere meglio cosa fare. Bisogna comunque sottolineare che questo piccolo imprevisto, subito tamponato, non ha inciso né sull’ottima prova di affidabilità dei fuoristrada Mitsubishi, né sulla positiva conclusione del viaggio.

Rientro

È il momento dei saluti e dei ringraziamenti, in particolar modo alle nostre efficientissime guide greche Aleko, Kostas e Cristina, che speriamo di rivedere presto da noi, e naturalmente ai nostri instancabili istruttori della Scuola pilotaggio Mitsubishi, Rudy e Graziano, che ci hanno fornito supporto nei momenti più duri e difficili del percorso. Senza di loro questo evento non avrebbe preso forma.

Dopo quasi 1.000 km tutti i partecipanti sono rimasti molto soddisfatti dell’organizzazione e della buona riuscita dell’evento, anche grazie all’ottima intesa con lo staff greco. Riportiamo tutti a casa un’esperienza intensa ed indimenticabile, sicuramente da replicare quanto prima e, a conferma di ciò, i nuovi soci per la prima volta con noi, hanno riconfermato la loro presenza per i prossimi appuntamenti in programma, sempre in equilibrio tra atmosfere da sogno e tanto puro ed “integrale” divertimento.

Lorenzo Gentile

 

Filmati su Youtube

◘ http://www.youtube.com/watch?v=Mojc5TPMf6k&list=UUCOlI2DCPBxCRs09Snvaa8A&index=30&feature=plcp

◘ http://www.youtube.com/watch?v=O5AZQe65buc&list=UUCOlI2DCPBxCRs09Snvaa8A&index=29&feature=plcp

◘ http://www.youtube.com/watch?v=otFclfnDYdg&feature=relmfu

 

 

 

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