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Carlos Ghosn liberato dopo 108 giorni di prigione

 Alle 16.31 di ieri, ovvero alle 08.31 di questa mattina in Europa, l’ex Presidente di Nissan e CEO di Renault Carlos Ghosn ha potuto lasciare il carcere di Tokyo dopo aver pagato una cauzione di 1 miliardo di Yen (8,9 milioni di dollari). Una cauzione record, ma non traumatica per Carlos Ghosn che negli anni in cui era a capo dell’alleanza automobilistica Nissan-Renault-Mitsubishi Motors ha accumulato un patrimonio di 120 milioni di dollari 

Carlos Ghosn, indossando una maschera sanitaria e un berretto, si è infilato rapidamente in un minivan che lo attendeva davanti al Centro di detenzione di Kosuge e si è recato negli uffici dei suoi avvocati per concordare le prossime strategie di difesa in tribunale. Questa sua liberazione è soggetta comunque a diverse condizioni e misure restrittive, tra queste, Carlos Ghosn è stato costretto a consegnare il passaporto e ha dovuto dichiarare quale sarà il suo domicilio a Tokyo dal quale non potrà uscire e dove, con molta probabilità, sarà posto sotto video sorveglianza, in altre parole è stato posto agli arresti domiciliari. Inoltre, il manager brasiliano non potrà avere nessun personal computer, potrà solo utilizzare un PC presso l’ufficio del suo avvocato senza accesso a Internet e nessun scambio di e-mail, potrà utilizzare il telefono con sola comunicazione vocale e cronologia delle chiamate controllata.

L’arresto dell’ex Presidente di Nissan e CEO di Renault risale al 19 novembre 2018 su mandato dei procuratori giapponesi con l’accusa di aver nascosto al fisco i suoi reali introiti negli anni dal 2011 al 2015 e di aver dichiarato solo la metà degli 88,7 milioni reali, inoltre, di aver utilizzato i fondi della Società per elevare ulteriormente il suo lussuoso stile di vita.

[ Paolo Pauletta ]

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