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Bugatti Vision Gran Turismo, opera d’arte da 1.500 cavalli

Debutto al Salone di Francoforte per una super sportiva di razza, riservata a pochi

Bugatti ha fatto uscire dal mondo virtuale della Sony PlayStation questo bolide da 1.500 cavalli materializzandolo con una carrozzeria in carbonio verniciata in 2 tonalità di blu, come la Type 57 G Tank prodotta in soli 3 esemplari tra il 1937 e il 1939. Due di questi parteciparono alla 24 di LeMans nel 1937, dove vinse la vettura pilotata da Jean-Pierre Wimille, e poi nel ’39, quando insieme a lui sul più alto gradino del podio andò anche Pierre Veyron. Per ricordare questo pilota, nel 2005 Bugatti realizzo la Veyron che poi venne venduta fino a quest’anno in 450 esemplari. Tra questi anche alcune edizioni speciali che consentirono al modello Super Sport di conquistare nel 2010 il titolo di vettura sportiva più veloce del mondo con una velocità massima di 431 km/h e nel 2013 con la versione scoperta Gran Sport Vitesse come roadster più veloce del mondo con 408 km/h. Ambedue i modelli hanno un propulsore W16 quadriturbo da 8 litri e 1.200 cv e la trazione integrale.

Bugatti Vision Gran Turismo

Sebbene la sua naturale erede Vision Gran Turismo non sia destinata a ricoprire il ruolo di vettura sportiva per un utilizzo stradale, ma piuttosto quello di «bolide estremo», i tecnici Bugatti hanno voluto comunque incarnare i valori del marchio: «Arte, Forma e Tecnica». Per raggiungere questi obiettivi sono stati coinvolti gli specialisti del team Dallara che hanno apportato la loro esperienza e conoscenza nel campo delle auto da competizione.

Nel corso della presentazione della vettura a Varano, alcuni giorni prima del Salone di Francoforte, il  Presidente di Bugatti, Wolfgang Dürheimer ha voluto sul palco Gianpaolo Dallara, Presidente e fondatore della Dallara Automobili e l’AD e Direttore Generale Andrea Pontremoli, i quali hanno sottolineato “la felicità per essere stati citati su una tale opera d’arte. Ci rende orgogliosi vedere che sulla livrea della vettura sia ben visibile il logo Dallara, apposto per celebrare una sinergia avviata nel 2001 ed essere qui, nel 2015, è la prova di una prolifica e feconda collaborazione”. Wolfgang Dürheimer da parte sua ha detto: “La Vision Gran Turismo è la prima tappa di un nuovo viaggio che Bugatti inizia oggi dopo la felice conclusione del capitolo Veyron. Il culmine di questo progetto si potrà vedere a breve con la presentazione della prossima Super Sport Bugatti. Noi costruiamo le vetture super sportive di serie più esclusive, lussuose, potenti e veloci del mondo”. Anche il Direttore del design Bugatti Achim Anscheidt ha voluto ribadire questo concetto : “Il DNA del design Bugatti indica un nuovo stadio della sua evoluzione. Come vuole la natura di questo progetto, la Vision Gran Turismo è costruita per le prestazioni estreme, è esagerata, ma il linguaggio delle sue forme indica chiaramente il cammino che il design Bugatti seguirà nei prossimi anni”.

Nonostante queste nuove linee che indicano lo stile delle prossime Bugatti, alcuni elementi sono quelli tipici del marchio e richiamano altri modelli che hanno fatto la storia del Marchio. Tra questi, la calandra anteriore a forma di ferro di cavallo, con il numero 16 ad indicare il numero dei cilindri e la nervatura longitudinale centrale come nella leggendaria Type 57 Atlantic del 1936. Elementi che perfettamente si integrano con la più avanzata tecnologia attuale, sia per quanto riguarda l’aerodinamica che l’elettronica.

Sul frontale si notano gli 8 fari Led specificatamente realizzati per la Vision Gran Turismo, mentre l’abitacolo, pur concepito per rispondere alle esigenze di una guida sportiva, ha rifiniture di altissimo livello, con abbondanza di pelle per i sedili ed i rivestimenti e una plancia con un volante ed una strumentazione simile a quella di un aereo. Il tradizionale cruscotto non c’è e al suo posto Il pilota ha a disposizione 2 schermi curvi in modo da offrire la massima visibilità; quello più piccolo, al centro del volante, fornisce tutte le informazioni relative al veicolo, mentre su quello più grande fissato dietro al volante sul piantone dello sterzo, si possono vedere le immagini panoramiche fornite dalle 3 telecamere montate all’esterno della vettura in modo da disporre di una visibilità a 360° intorno alla vettura.

[Paolo Pauletta]

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