Home > Automotive > Attualità > Unione Nazionale Consumatori: carburanti aumenti immotivati, esposto alla Procura, Cingolani persona informata sui fatti

Unione Nazionale Consumatori: carburanti aumenti immotivati, esposto alla Procura, Cingolani persona informata sui fatti

Non solo il CODACONS, ora anche l’Unione Nazionale Consumatori scende in campo in maniera decisa a favore dei cittadini dopo le dichiarazioni del Ministro della Transizione Ecologica Roberto Cingolani che ha “definito una truffa gli aumenti del costo dei carburanti”

 

Secondo il Ministro della Transizione Ecologica Roberto Cingolani stiamo assistendo ad un aumento del prezzo dei carburanti ingiustificato, a una spirale speculativa, una colossale truffa a spese delle imprese e dei cittadini.

“Dopo aver annunciato ieri l’esposto all’Antitrust, oggi abbiamo deciso di presentare anche un esposto alla Procura della Repubblica di Roma, chiedendo che il Ministro Cingolani venga sentito come persona informata sui fatti, così da poter spiegare ai magistrati il contenuto delle sue importanti dichiarazioni e delle accuse che ha fatto” afferma Massimiliano Dona, Presidente dell’Unione Nazionale Consumatori.

“Abbiamo, quindi, dato mandato all’avvocato Corrado Canafoglia, il nostro esperto delle azioni legali di massa, perché depositi l’esposto penale. Fin dall’inizio siamo stati gli unici a denunciare che si trattava di speculazioni vergognose non giustificate dalla guerra in Ucraina, visto che il petrolio greggio prima di arrivare alla pompa deve diventare benzina e va distillato e raffinato” prosegue il Presidente Dona.

“Per questo nell’esposto all’Antitrust abbiamo già chiesto all’Authority di accertare, avvalendosi dell’ausilio del Nucleo Speciale Antitrust della Guardia di Finanza e delle comunicazioni ufficiali dei distributori al Ministero dello Sviluppo Economico, quando e con che tempistica sono iniziati gli aumenti e chi si è approfittato di questa emergenza e dei timori per gli effetti della guerra per praticare ricarichi eccessivi e prezzi elevati, condizionando così indebitamente il comportamento economico dei consumatori, verificando se vi fossero intese restrittive della concorrenza o reati e, in tal caso, chiedendo di segnalarli alle Procure territorialmente competenti” conclude Dona.

Ricordiamo che anche il CODACONS l’8 marzo tramite il Presidente Carlo Rienzi aveva già denunciato i rincari vertiginosi. Infatti da inizio anno la benzina – in base ai dati diffusi dal MiTE ha subito un rincaro del +13,3%, mentre il gasolio è aumentato del +15,2%, con un maggiore costo per un pieno ad un’auto di media cilindrata pari a +12 euro.  

E nel confronto con il 2021 i dati sui carburanti appaiono addirittura tragici. Considerando i listini alla pompa in vigore oggi elaborati da Quotidiano Energia, pari ad una media di 2,010 euro/litro la benzina, 1,910 euro/litro il gasolio, un litro di verde – calcola il Codacons – costa il 28,3% in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, mentre per il gasolio si spende addirittura il 33% in più con un rincaro sul pieno pari a +22,2 euro per una auto a benzina, +23,7 euro per una vettura diesel.

La stangata ha così raggiunto quota +533 euro annui a famiglia in caso di auto a benzina, +568,8 euro la maggiore spesa annua per i rifornimenti in caso di auto diesel.

“E mentre in Italia imprese e attività produttive si fermano non potendo più sostenere i costi impossibili dei carburanti, il Governo resta a guardare e le casse dello Stato si arricchiscono grazie all’escalation dei prezzi alla pompa e alle tasse su benzina e gasolio, un comportamento «immorale» considerato l’ampio margine dell’esecutivo per intervenire su Iva e accise e calmierare i listini”.