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Alpine A110: in Francia la Gendarmeria Nazionale ne ordina 26

L’ultima versione delle leggendarie berlinette di Deppie sostituirà a breve le Renault Mégane R.S. nei pronti interventi su autostrada 

Effettuare interventi lampo… sulle autostrade senza disporre di veicoli all’avanguardia a livello di prestazioni? È questo il motivo per cui la «Gendarmerie nationale» francese ha appena ordinato 26 Alpine A110 che, tra breve, sostituiranno le Renault Mégane R.S. nei pronti interventi su autostrada. Come spiega Richard Filmotte – Capo Pattuglia e Direttore del Museo della Gendarmeria – questo contratto rientra in una tradizione inaugurata con la «Berlinetta» oltre cinquant’anni fa. La Gendarmerie, con lo sviluppo della rete autostradale e responsabile di quelle in concessione, creò le prime squadre di pronto intervento e addirittura una «squadra per le autostrade» con auto veloci che davano all’Istituzione una immagine più moderna e tecnologica, e così fu introdotta nel 1967 l’Alpine A110 Berlinetta.

In effetti la semplice vista di un’auto della polizia è sempre servita, ovunque nel mondo, a far alzare il piede dall’acceleratore a tante generazioni di automobilisti; vedere nel retrovisore oppure imbattersi per strada in una pattuglia su una di queste auto, era sufficiente per far iniziare un rapido esame di coscienza. Se in Italia si trattava in passato delle gloriose Alfa 1900, Giulia e Giulietta, rimpiazzate in nome dell’UE da altre non italiche marche, in Francia si trattava di auto come le Renault 4 o l’Estafette oppure, con lo sviluppo delle autostrade a partire dagli anni Sessanta, dalle diverse versioni dell’Alpine, A110 prima e 310 poi. 

L’auto, l’equipaggio, la missione

Già la sola immagine di queste berlinette blu, che ricordiamo pluri-vittoriose tanto in circuito quanto nelle corse in salita e nei rallye, evocava l’idea di rocamboleschi inseguimenti che, ben presenti nel piccolo e grande schermo, nella vita reale si rivelavano, ieri come oggi, del tutto episodici; proprio a questo proposito Richard Filmotte (nella foto sotto), Capo Pattuglia e Direttore del Museo della Gendarmeria, ha voluto sottolineare che i “I veicoli di pronto intervento non sono destinati a compiere tutte le missioni della Gendarmeria. Il loro ruolo primario è quello di giungere velocemente sulla scena dell’incidente e proteggere gli altri utenti. Fondamentale è disporre di un veicolo abbastanza potente che possa raggiungere alte velocità in breve tempo per portare a termine con successo missioni a 230 km/h ed è necessario che i conducenti dei nostri veicoli di pronto intervento siano tutt’uno con l’auto. Per intercettare gli automobilisti che infrangono i limiti di velocità, infatti, abbiamo molti altri mezzi rispetto all’inseguimento.

Anche il personale che formano gli equipaggi a bordo, viene individuato con grande cura come confermato sempre dalle parole di Filmotte: “il personale delle squadre di pronto intervento è selezionato attraverso esami medici e dopo aver accertato le capacità di guida su pista attraverso una specifica formazione sul Circuito Bugatti di Le Mans tesa a far dimenticare al conducente i vincoli del veicolo per concentrarsi al 100% sulla missione. Il veicolo deve essere uno strumento al servizio dell’anticipazione.

Dopo la mitica Berlinetta A110, altre Alpine si sono succedute nell’istituzione: nel 1973 arriva la A310 che resterà in servizio fino al 1987. In seguito, sono state messe a disposizione della Gendarmeria Nazionale le Alpine GTA, anche se non entreranno mai in servizio sulle autostrade, a differenza di altri veicoli Renault: la Renault 18 Turbo (dal 1984 al 1987), la Renault 21 2 litri Turbo (dal 1992 al 1995), la Renault Mégane IDE (dal 2001 al 2006) e, in tempi più recenti, la Renault Mégane R.S. (dal 2011 al 2021). Modelli che sono ora preziosamente custoditi nel Museo della Gendarmeria di Melun (nella regione parigina), di cui Richard Filmotte è Direttore.

La nuova Alpine A110 prenderà quindi il posto della Mégane R.S. già nel corso di quest’anno; lo scorso ottobre, il Gruppo Renault si è infatti aggiudicato l’appalto indetto proprio dalla Gendarmerie. L’Alpine A110 ha infatti conquistato tutti con le sue prestazioni e la precisione di guida in ogni circostanza, grazie alla combinazione tra telaio e motorizzazione da 252 cavalli.

La tinta delle nuove Alpine A110 non sarà il mitico blu metallizzato della Marca Alpine, ma una tonalità più marcata, l’Abyss Blue e sempre Richard Filmotte ci spiega che “già da alcuni anni, la Gendarmerie non utilizza più i veicoli nella tinta blu tradizionale. Per questioni di costo, prendiamo il colore più simile proposto dal costruttore”.

Montate ed assemblate nello stabilimento di Dieppe, queste Alpine A110 saranno successivamente allestite da Durisotti, presso la sede di Sallaumines (Pas-de-Calais) dove l’equipaggiamento originale dei 26 veicoli, sarà integrato da allestimenti specifici quali serigrafie, sticker catarifrangenti, lampeggiante, segnalatore acustico, pannello luminoso a messaggio variabile, ecc.

Tra qualche anno, un’unità della nuova «A110 Gendarmerie» probabilmente arricchirà la collezione del Museo della Gendarmeria, affiancando le sue note progenitrici e Richard Filmotte potrà prendersene cura, come già fa con l’A310, che ha personalmente guidato ad inizio carriera.

[ Redazione Motori360 ]