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“La Volpe Argentata 2021” al Golf della Montecchia

Sabato la 4a edizione del Concorso di Eleganza «La Volpe Argentata 2021» per votare tra le trenta auto iscritte, quelle più belle, comprese la Best of Show e il miglior restauro

 

In esposizione la Ferrari 212 Inter Vignale con la quale l’ing. Taruffi trionfò 70 anni fa la Carrera Panamericana, gentilmente messa a disposizione dal collezionista piemontese Giorgio Vinai e la Giulietta Sprint del ’57 con la quale nel 2002 Prisca partecipò alla Carrera con la squadra Alfa Romeo della Scuderia del Portello, insieme a due miti dell’automobilismo Arturo Merzario e Clay Regazzoni, messa a disposizione da Marco Cajani, Presidente della Scuderi.

Oltre agli importanti patrocini di Aci, Aci Storico, PGAI, Museo Mille Miglia, Coni Nazionale e del Comune di Padova e della Città di Selvazzano Dentro, si aggiunge il sostegno e la collaborazione di Quality Cars, Autopatavium, Sara Assicurazioni, RE/MAX ITI Casa RE, Care your Passion, Eberhard & Co. Watches, Wellness Hotel Terme delle Nazioni, media partner Golf & Turismo. All’organizzazione hanno contribuito i partner tecnici Green Division, Cantina Puiatti, Calegaro Argenti, Caffè del Doge, Fidelitas, Pasta Felicetti, Shopper Center, Atelier del Miele, Sanitec, 813 di Annalisa Giuntini, Adamas Caviar e Frutta Lola.

Il Golf della Montecchia è location ideale per l’evento, sia per gli ampi spazi che per l’estrema attenzione ai protocolli di sicurezza, che hanno permesso la riapertura dell’impianto sportivo già a maggio dell’anno scorso. Per tutti i partecipanti ci sarà alle 18.00 la sfilata delle auto presentata dalla giornalista Savina Confaloni e un momento conclusivo con premiazioni e apericena a bordo piscina a cura della Montecchia Green.

La ProAm avrà un montepremi di 20mila euro, tra i più interessanti nel calendario PGAI ma altrettanto prestigiosi saranno i premi del Concorso di Eleganza delle auto: The Best of Show riceverà il modellino del Bisiluro, simbolo delle grandi imprese di Piero Taruffi che cambiò per sempre la storia del mondo dei motori, messo a disposizione dalla Famiglia Taruffi, in palio anche un’opera di Roberto Bertazzon – opera unica parte della collezione Bozzetti Perbenini – l’artista sarà ospite della giornata.

In concorso anche auto uniche come la FIAT 1100E Ghia del ’50,  l’OSCA 1600 GT Touring del ’60 entrambe della collezione di Corrado Lopresto mentre in giuria, insieme al Presidente Onorario Prisca Taruffi anche Emiliano Torkar capo giuria, Attilio Facconi giornalista, il collezionista e appassionato Pietro Galtarossa e Lorenzo Lovison esperto di auto storiche.

Al Golf della Montecchia, anche la sfida sul campo da golf con una ProAm PGAI dal titolo “La Volpe Argentata” by Montecchia Classic Cars, durante la quale i piloti formeranno uno speciale team di golf. La formula di gara è di 18 buche medal, 2 score su 4 giocatori e per ogni squadra di tre amateur sarà affiancato un professionista.

 

 

[ Dalla figlia Prisca curiosità sul papà Piero Taruffi ribattezzato “El Zorro Plateado” ]

“Quando mio padre 70 anni fa vinse la Panamericana, per tutti i messicani diventò El Zorro Plateado ovvero La “Volpe Argentata”, un appellativo che ben lo rappresentava, non solo per i capelli bianchi ma soprattutto per la sua astuzia nelle strategie di gara; nel 1951 Enzo Ferrari decise di partecipare alla Carrera messicana con due berlinette ‘212 Inter’ che affidò rispettivamente a mio padre in coppia con Luigi Chinetti e a Ascari/Villoresi”

Ricordiamo che l’ing. Piero Taruffi fu l’unico pilota italiano che prese parte a tutte e 5 le edizioni della Carrera Panamericana, dal 1950 al 1954. Oltre alla vittoria nell’edizione del 1951, arrivò secondo nel 1953 dietro al compagno di squadra Fangio su Lancia 3300.

In suo onore venne addirittura coniato il verbo “tarufear” per indicare il correre veloce. La maggior parte dei tassisti messicani aveva sul cruscotto la foto del “Zorro Plateado” di fianco a quella della Beata Vergine di Guadalupe.

L’amico e rivale Tazio Nuvolari lo definì lo “stradista più forte del mondo” avendo vinto tutte le corse su strada più importanti, come la Targa Florio del 1954 e l’ultima Mille Miglia della storia dell’automobilismo nel 1957, quando aveva già 50 anni. Il suo palmares, sia sulle quattro che sulle due ruote, lo consacrò al mito futurista dell’uomo volto al raggiungimento della massima velocità.