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«Eurofighter Typhoon», l’Aeronautica Militare si fa un regalo

Da Leonardo il polmone pulsante della protezione aerea

 

Orgoglio nazionale

Un nuovo orgoglio del made in Italy: è stato consegnato all’Aeronautica Militare il più avanzato dei suoi Eurofighter Typhoon, cuore del sistema di protezione dei cieli italiani ed europei, Un traguardo raggiunto grazie alle capacità industriali e tecnologiche e alle professionalità esistenti nel nostro Paese.

Una piattaforma ideale

L’Eurofighter Typhoon (velocità Mach 2 quota massima 55.000 piedi) protegge ogni giorno i cieli italiani, europei e dei Paesi NATO e rappresenta la piattaforma ideale per l’introduzione continua di nuove capacità. Tecnologie e innovazioni sviluppate nel programma Eurofighter hanno prodotto importanti ricadute industriali: dai nuovi materiali alla simulazione in ambiente virtuale.

Decollo dallo stabilimento di Caselle

L’ultimo e più avanzato Eurofighter Typhoon prodotto da Leonardo per l’Aeronautica Militare italiana è stato consegnato nello stabilimento di Caselle (Torino) nel corso di una cerimonia e sarà uno dei caccia intercettori quotidianamente impegnati nella protezione dei cieli del nostro Paese. Presenti all’evento il Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare, Generale di Squadra Aerea, Alberto Rosso, l’Amministratore Delegato di Leonardo, Alessandro Profumo e il Capo della Divisione Velivoli di Leonardo, Marco Zoff.

Le parole di Alessandro Profumo

L’Amministratore Delegato di Leonardo, Alessandro Profumo, ha dichiarato: “Il percorso di collaborazione che celebriamo, rappresentato da un aereo dalle capacità straordinarie, è frutto di una visione strategica sovranazionale di lungo periodo, politica e industriale, che ha consentito all’Europa di disporre di un proprio asset per la sicurezza e di beneficiare di un programma che ha saputo essere un acceleratore tecnologico e un motore di sviluppo unico nella storia del nostro continente. L’Eurofighter Typhoon sarà elemento cardine nel percorso di innovazione volto a salvaguardare la piena sovranità tecnologica europea nei prossimi anni”.

E quelle del Capo di Stato Maggiore, Generale Rosso

“La consegna di quest’ultimo velivolo, a completamento della flotta degli Eurofighter che costituiscono il principale strumento dell’articolato e complesso sistema di difesa aerea nazionale e della NATO, rappresenta una pietra miliare per il programma”. Queste le parole del Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare, Generale di squadra aerea Alberto Rosso, a margine della cerimonia di consegna del velivolo, che sarà destinato al 51° Stormo di Istrana.

Straordinarie capacità per nuove sfide

“Il velivolo, che ha dato prova di essere una macchina affidabile, flessibile e versatile, si appresta ad affrontare nuove sfide tecnologiche – ha sottolineato il Generale Alberto Rossoper continuare a garantire al meglio la sicurezza dei cieli italiani e la difesa degli interessi nazionali, grazie ad una gamma ampia di capacità operative complementari a quelle di difesa aerea, dall’Intelligence Surveillance Reconnaissance (ISR) fino all’attacco al suolo (swingrole). Le capacità che questo assetto è in grado oggi di esprimere sono il frutto della stretta e proficua collaborazione tra l’industria aeronautica nazionale e l’Aeronautica Militare; una sinergia che, oltre a sostenere e potenziare con sempre maggiore vigore il «sistema Paese», contribuisce in modo determinante ad assolvere la nostra missione, la sicurezza dei cittadini”.

Una piattaforma aperta

L’Eurofighter nasce come una piattaforma aperta, con un programma di aggiornamento e miglioramento tecnologico ben definito, che ne garantisce la competitività durante tutto il ciclo di vita. Tecnologie costantemente in evoluzione, sia a bordo del velivolo sia nell’ambito del supporto logistico, ne aumentano l’efficacia operativa, le capacità di sopravvivenza e l’economia di gestione.

Il programma Eurofighter costituisce il fulcro della tecnologia aerospaziale e di difesa europea e come tale fornisce alle industrie coinvolte un primato tecnologico che sarà garanzia di competitività in numerosi programmi futuri di prossima generazione.

Leonardo realizza il 36% del programma

Con le sue attività «Leonardo» realizza circa il 36% del valore dell’intero programma con un ruolo chiave nella componente aeronautica e in quella dell’elettronica di bordo, che vede l’azienda responsabile di due sensori primari (radar e IRST) e di parti fondamentali dell’avionica. Leonardo è protagonista anche dell’evoluzione dell’Eurofighter, grazie al nuovo radar a scansione elettronica AESA (Active Electronically Scanned Array) che incrementa performance e competitività del velivolo nell’ottica di garantirne il posizionamento in un mercato internazionale significativo per il prossimo decennio. Nello stabilimento di Caselle sono attualmente in produzione gli Eurofighter destinati alla Forza Aerea del Kuwait, i primi che saranno consegnati in questa avanzatissima configurazione.

 

L’asset del programma Eurofighter

Il programma è gestito dal consorzio Eurofighter GmbH, società con sede a Monaco (Germania) partecipata da Leonardo, BAE Systems e Airbus Defence&Space per la Germania e la Spagna. Da parte governativa, è gestito dall’agenzia NATO Eurofighter & Tornado Management Agency NETMA), costituita per soddisfare le esigenze di approvvigionamento delle Forze Aeree dei quattro Paesi partecipanti: Italia, Regno Unito, Germania e Spagna. Oltre ai quattro Paesi partner, che hanno già ordinato 472 Typhoon, i clienti internazionali includono oggi Arabia Saudita (72 velivoli), Austria (15), Oman (12), Kuwait (28) e Qatar (24), per un totale di 623 aerei ordinati. In termini occupazionali il programma Eurofighter coinvolge in Europa più di 100mila persone di cui oltre 20mila in Italia (fra occupazione diretta, indiretta e indotta). Per il Typhoon lavorano nella produzione oltre 400 fornitori, di cui 200 in Italia.

[ Marino Collacciani ]