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Ferrari Monza SP1 ed SP2 roadster: il tuning di NOVITEC

Presentate nel 2018 dalla Casa di Maranello, queste due rappresentanti del segmento «Icona» vengono oggi, secondo il tuner tedesco, ulteriormente estremizzate

La Ferrari ha lunga militanza e grande tradizione nel settore delle «barchette biposto» dalla 166 MM alla 500 Mondial, dalle 750 Monza e 860 Monza alla «TR» del 1957 ed ancora dalla 312PB alla 333 SP di epoca ben più recente.

Le naturali eredi di questi capolavori sono appunto arrivate nel 2018 rappresentate dalle Ferrari Monza SP1 ed SP2, due roadster stradali che però più corsaiole non potrebbero essere sia nella forma e sostanza e sia nelle denominazioni: Monza – autoreferenziale – e SP, acronimo di Sport Prototipo, categoria che ha visto la Casa di Maranello per molto tempo mattatrice su tutti circuiti del mondo.

Serie limitate destinate a pochi facoltosi fortunati in grado di domarne lo spiccato carattere che ora NOVITEC, con i suoi up-grades ha voluto ulteriormente vivacizzare, impresa tanto irriverente quanto impegnativa e non si sa (oppure sì…) quanto gradita a Maranello, sempre molto protettiva nei confronti delle sue prestigiose realizzazioni.

Esistono comunque alcuni tuner di provata esperienza che non si sottraggono alla sfida e fra questi proprio NOVITEC che questa volta ha messo a punto uno specifico kit destinato alla Ferrari Monza.

Meccanica

NOVITEC non ha toccato il V12 da 6,5 litri aspirato e 810 cavalli ma ha lavorato sul sistema di scarico ora con catalizzatori metallici e disponibile anche in Inconel e placcatura in oro, facendo così guadagnare al propulsore Ferrari ben 34 cavalli e 61 Nm di coppia in più per un totale di 844 cavalli e 780 Nm a 7.100 giri al minuto, numeri che catapultano la «barchetta» di Maranello da 0 a 100 km/h con partenza da fermo in soli 2,8 secondi, e che le permettono di superare abbondantemente i 300 km/h.

C’è anche però da dire che i nuovi valori, pur impressionando in assoluto, rappresentano un guadagno, nello scatto 0-100 km/h, di un solo decimo ma a questi livelli più che il decimo guadagnato ciò che più conta è possedere qualcosa di se non unico, perlomeno raro: rendere distinguibile una Ferrari già rara dalle poche altre dello stesso tipo in circolazione è una soddisfazione assoluta!

Assetto e ruote

L’altezza da terra dell’auto è stata ridotta di circa 35 millimetri e poiché la ruota originale Ferrari non soddisfaceva le esigenze tecnico-estetiche del Tuner, questi ha adottato cerchioni di sua fabbricazione (NOVITEC NF10 a cinque doppi raggi con dado centrale), con misure differenziate fra asse anteriore (10Jx21 con pneumatici 275/30 ZR 21) e posteriore (12,5Jx22 con pneumatici 335/25 ZR 22).

Interni

Qui non ci sono limiti: Alcantara, pellami e tessuti esclusivi, carbonio e alluminio, qualsiasi cosa il cliente decida di fare è realizzabile e quindi adesso ci fermiamo perché quando l’auto è esclusiva ed il portafoglio illimitato, il fattore negativo può essere solamente l’eventuale mancanza di buon gusto del committente…

[ Giovanni Notaro ]