Home > Mare > Arcadia A115: spazio, comfort e grande interazione fra esterni ed interni

Arcadia A115: spazio, comfort e grande interazione fra esterni ed interni

La quinta «barca» di questa serie sarà varata nei primi mesi del 2021

Sulla scia del successo dei suoi predecessori, questo quinto yatch è stato progettato e costruito per uso sia privato e sia commerciale lasciando al futuro armatore la scelta tra le due opzioni.

In occasione di questa nuova realizzazione il cantiere, in collaborazione con Hot Lab, ha rinnovato lo stile tanto sia interno che esterno.

Parola chiave: leggerezza

Tanto nella struttura quanto nell’impatto visivo: leggerezza è appunto la parola chiave che introduce il concetto di questo quinto, nuovo esemplare dell’A115 di Arcadia Yachts che, attualmente in costruzione, farà il suo esordio nei primi mesi del 2021.

 

Sull’A115 la separazione tra spazi interni ed esterni sembra scomparire e favorire quindi la  creazione di un unico ambiente che fluisce – come per un effetto naturale – tra il dentro e il fuori: un esempio fra tutti è l’upper deck, i cui ben 140 metri quadri complessivi costituiscono un unico ambiente conviviale infulcrato sul «jardin d’hiver», che con le sue vetrate a tutta altezza permette agi suoi fortunati ospiti di vivere a stretto contatto con l’ambiente circostante in ogni stagione.

Sull’A115, come su tutti gli yacht Arcadia, non si accede dall’interno all’esterno o viceversa, si vive tutto l’ambiente.

Un’esperienza pluristellata

Questo rapporto unico «dentro-fuori» solidamente radicato nel DNA Arcadia è esaltato, su questo quinto A115, dallo stile che in questo caso il Cantiere ha rinnovato, esaltandolo in collaborazione con Hot Lab, tanto negli interni quanto negli esterni: gli elementi caratterizzanti la linea esterna, quelli che creano il maggior impatto e la maggior aspettativa, trovano pieno riscontro anche una volta a bordo.

Il concetto viene esplicitato dalle parole di Enrico Lumini di Hot Lab: “Volendo fare anche solo due esempi”, spiega, “possiamo citare le «jardin d’hiver» sull’upper deck e l’arco che collega la parte prodiera con quella poppiera dello yacht. Nel «jardin d’hiver» abbiamo lavorato in modo tale che la trasparenza evidente da chi osserva l’A115 da fuori sia vissuta anche dall’interno, con soluzioni di mobilio basso e concentrato all’interno del volume, lontano dai montanti e dalle ampie vetrate. Anche per elementi voluminosi, come la TV da75”, abbiamo lavorato su soluzioni che alleggerissero l’impatto visivo il più possibile, utilizzando per esempio soluzioni sospese. L’arco invece è un elemento molto forte, distintivo della gamma A di Arcadia. Proprio in sua corrispondenza, sui vari ponti sono stati realizzati degli archi analoghi per richiamare anche dall’interno la linea esterna. In particolare, mi riferisco alle lobby e alle scale, che su A115 sono uno spazio molto importante da valorizzare”.

Nella progettazione degli interni dell’A115 si è partiti dalla volontà di offrire agli ospiti la stessa esperienza che possono vivere in un hotel a 7 stelle, dove stile, complementi di arredo e impianti tecnici si coniugano in modo totalmente nuovo.

L’idea è stata quella di partire dal disegno della scatola architettonica e poi procedere, una volta definito il contenitore, a individuare interni che lo integrassero e valorizzassero al meglio.

Questo ha imposto un lavoro diametralmente opposto a quanto la nautica fa solitamente su yacht di queste dimensioni, caratterizzato dalla successiva integrazione dei complementi alle strutture.

La scelta di utilizzare componenti loose praticamente in tutto l’A115 (cabine, salone, zona pranzo…) è legata alla volontà di permettere all’armatore di sostituire agevolmente gli stessi nel caso lo desideri, consentendogli un ampio spettro di soluzioni.

L’A115 è uno yacht dal layout che impressiona per gli spazi (sono ben 500 i metri quadri di vivibilità sui tre ponti), con quattro cabine doppie per gli ospiti sul ponte inferiore mentre la zona prodiera del main deck è interamente dedicata all’armatore il cui appartamento insiste su una superficie di ben quaranta metri quadri a protezione della sua più totale privacy.

L’equipaggio è alloggiato a prua del lower deck, in otto posti letto divisi in quattro cabine, mentre al comandante può essere destinata una cabina sul ponte superiore, direttamente collegata alla plancia.

Tutti i precedenti A115”, spiega Ugo Pellegrino, Amministratore Unico del cantiere italiano, “hanno riscontrato un enorme successo nel mercato del charter, con una media di oltre dieci settimane di noleggio all’anno. Per questo motivo, nella costruzione on spec di questa unità abbiamo deciso di implementare tutte le specifiche commerciali richieste, così che l’armatore possa decidere anche in un secondo momento se fruire di questa possibilità. In ogni caso, siamo certi che anche nel caso si opti per un utilizzo privato, le caratteristiche richieste dalla charter class si riveleranno un vantaggio anche per l’equipaggio imbarcato”.

[ Redazione Motori360 ]