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Auto e Moto d’Epoca, si conferma come il più importante evento del settore

Oltre 130.000 visitatori provenienti da tutto il mondo e più di 5.000 auto d’epoca esposte sono già numeri da record, ma la 36a edizione di questa rassegna dedicata al mondo dell’auto storica che si è svolta a Padova lo scorso fine settimana si distingue perché mette al centro la passione dei visitatori per il motorismo storico. Come dice lo slogan dell’organizzatore Mario Carlo Baccaglini: «L’auto accende la passione»

Mentre i tradizionali Saloni dell’auto denunciano ogni anno un calo evidente di presenze e di conseguenza di interesse da parte del pubblico e anche degli espositori, la passione per le auto storiche è in continuo aumento e di conseguenza (purtroppo) anche i prezzi per poter avere il piacere di possederne una.

Le auto d’oggi sono gioielli dell’elettronica, ma chi preferisce ancora un gioiello della meccanica deve necessariamente orientarsi verso un’automobile di qualche decennio fa e l’occasione migliore in Italia, ma anche in Europa, per scegliere e trovare il modello più adatto ai propri gusti e alle proprie tasche è senz’altro Auto e Moto d’Epoca di Padova.

Se da un lato è facile e inevitabile farsi affascinare dai modelli più rari e prestigiosi, ma anche più cari, un modo più economico per entrare nel mondo dell’auto storica è quello di orientarsi verso le Yountimer, cioè le auto degli anni ’80 che si possono trovare a prezzi abbordabili e che comunque beneficiano delle agevolazioni riservate alle trentenni.

Da non confondere comunque un’automobile di interesse storico con un’auto vecchia che come tale deve essere rottamata.

L’Automobile Club d’Italia sempre in prima linea

Su questo argomento si è svolta nello stand dell’ACI la conferenza pubblica «Fiscalità e Auto Storiche» alla quale sono intervenuti i rappresentanti di maggior rilievo nel mondo delle auto storiche. In apertura il Presidente ACI Angelo Sticchi Damiani ha ribadito con forza che non è pensabile (né accettabile) che il Certificato di Rilevanza Storica (CRS), venga rilasciato per Decreto (D.M. 17/12/2009) da un Ente privato (ASI) senza alcuna regola o controllo da parte del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. È necessario stilare una «lista di salvaguardia» per avere sotto controllo le auto ultra ventennali circolanti, in modo da tutelare i veicoli di reale interesse storico. Alla fine è stato firmato un documento d’intesa che vede tutti d’accordo sulla proposta di Sticchi Damiani, tranne ASI logicamente.

Sullo stesso parterre in un’altro dei molti eventi programmati dall’Automobile Club d’Italia e ACI Storico, il Presidente di ACI Angelo Sticchi Damiani e il Direttore centrale di ACI  Enzo Leanza hanno presentato Giancarlo Minardi che ha illustrato il programma della prossima edizione dell’«Hystoric Minardi Day» in programma all’Autodromo di Imola il 24-25-26 aprile 2020.

Una vendita all’asta con pochi acquirenti

Molto interessanti le vetture proposte all’Asta Finarte, oltre 50 modelli di pregio, dalla De Dion Bouton DY del 1913 alla Porsche 911 GT3 RS Weissach Pack del 2018, ma c’erano anche una Fiat 600 del 1956, una Bianchina del 1958 e una Renault R4 del 1963. Come dire: modelli per tutti i gusti. Purtroppo però molti esemplari sono rimasti invenduti, non è bastata neanche la presenza del pluricampione Miki Biasion per aggiudicare la Opel Ascona B 2000 S Rally GR.2 con la quale ha vinto il Campionato Italiano Rally nel 1980.

Tuttavia l’asta ha totalizzato oltre 2 milioni di euro, grazie soprattutto all’Alfa Romeo 6C Sport Cabriolet del 1947 battuta a oltre 600.000 euro e per lo stesso prezzo anche una coppia di Porsche «gemelle» con la stessa livrea Ivory con interni Red, una 911 S Targa del 1968 e una 911 Targa 4S del 2018.

[ Paolo Pauletta ]

 

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