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2014. Roma, pista d’eccezione per la Formula E

Alla presenza di Gianni Alemanno, Sindaco di Roma, Alejandro Agag, CEO di Formula E Holdings, Jean Todt, Presidente della FIA e Angelo Sticchi Damiani, Presidente dell’Aci, è stato presentato in Campidoglio il primo Campionato mondiale di auto alimentate ad energia elettrica

Non potremo gridare «Rombo ai motori!», ma il resto ci sta tutto nella Formula 1 “elettrica” che dal 2014 prenderà il via da una pista d’eccezione: all’ombra del Circo Massimo e del Colosseo, delle Terme di Caracalla e del Palatino… Roma «da pista vestita», sarà infatti il primo circuito cittadino in Europa. Le corse saranno comunque tutte ospitate nel cuore delle principali città del mondo: da Parigi a Londra, a Copenhagen, a Rio del Janeiro, a Miami…

Il Campionato mondiale di auto alimentate elusivamente da «energia elettrica» rappresenterà la prova evidente che questa motorizzazione è una realtà. Attraverso la FIA (Federazione Internazionale dell’Automobile) Formula E Championship, Formula E Holding, società organizzatrice dell’iniziativa, vuole infatti raggiungere obiettivi ambiziosi: creare innanzitutto una competizione avvincente e altamente competitiva; rappresentare un modello per la ricerca e lo sviluppo della motorizzazione; avvicinare il grande pubblico all’alimentazione elettrica per uso personale.

Tutto questo è stato evidenziato in occasione della Conferenza Stampa di presentazione tenutasi questo pomeriggio in Campidoglio nella sala Esedra del Marco Aurelio, ai Musei Capitolini, alla presenza del Sindaco di Roma Gianni Alemanno, di Jean Todt, Presidente della FIA, di Alejandro Agag, CEO di Formula E Holdings, di Angelo Sticchi Damiani Presidente dell’Aci e di Lucas Di Grassi, pilota brasiliano con esperienza in Formula 1. A dare il benvenuto al progetto un prototipo dell’auto da gara che è arrivata prima dell’avvio della Conferenza sul piazzale del Campidoglio sotto la statua del Marco Aurelio, con a bordo il collaudatore Lucas Di Grassi.

Il Sindaco Alemanno presenta la candidatura

“Ho preparato la lettera di impegno di Roma per manifestare l’interesse e presentare la candidatura ad essere sede ospitante del gran premio di Formula E e la consegno ad Alejandro Agag” – ha dichiarato il Sindaco di Roma, Gianni Alemanno. “Non c’è necessità di passare per la delibera del consiglio ma noi comunque faremo una votazione in consiglio per raccogliere il parere dell’assemblea capitolina anche se la decisione spetta alla nostra giunta. La sovrintendenza statale è stata informata – ha continuato Alemanno – e ha dato parere positivo, ci sono tutte le condizioni per raggiungere il pieno successo di questa iniziativa”. “Pensate che messaggio potente di speranza, futuro ed educazione sarà per le nuove generazioni – ha voluto sottolineare il Sindaco – poter dire che a Roma si svolge il gran premio di Formula E. È un messaggio che può parlare ai giovani e alle famiglie e dire che c’è un nuovo livello di mobilità che non rinuncia all’individualismo, ma che si muove nel rispetto dell’ambiente”.

“La struttura del circuito – ha concluso Alemanno – sarà mobile e non fissa, sarà smantellata a fine gara e non comporterà problemi e modifiche per la città. Siamo la prima città europea e la seconda nel mondo, dopo Rio De Janeiro, a sottoscrivere tale impegno e Roma da’ così un grande segno di modernità, con una compenetrazione delle due realtà, quella antica e quella moderna”.

“Queste gare attireranno un pubblico nuovo, sicuramente più giovane – ha voluto invece sottolineare il Presidente della FIA Jean Todt e oltre ad offrire spettacolo, rappresentano un’opportunità per condividere valori come energia pulita e mobilità sostenibile”. E lo stesso Todt ha voluto ringraziare Carlo Ripa di Meana, ex ministro dell’Ambiente e Presidente della sezione romana di Italia Nostra per il suo prezioso intervento invitandolo a diventare lui stesso ambasciatore di questo evento. Angelo Sticchi Damiani, Presidente dell’Aci, ha invece voluto sottolineare l’importanza di promuovere messaggi “compatibili con l’ambiente” rimarcando come questo evento sia una «prima tappa verso il futuro».

Monoposto prestazionali e attenzione alla sicurezza

I bolidi elettrici sono straordinariamente silenziosi, a zero emissioni, niente biossido di carbonio, zero inquinamento. Attestano le loro prestazioni velocistiche in un range fra i 220 e i 250 km/h, per evitare di scaricare subito le batterie agli ioni di litio. Per passare da 0 a 100 km/h le monoposto impiegano meno di 3 secondi, con un’autonomia di circa 30 minuti. “A livello di performance questa monoposto ha una accelerazione impressionante“, ha sottolineato il collaudatore Di Grassi. Quindi grande spettacolo!

Per la prima stagione la factory McLaren disegnerà e produrrà 40 esemplari di Formula E in consorzio con la SRT (Spark Racing Technology) che verranno messe a disposizione dei 10 team, ognuno composto da 2 piloti e 4 vetture che si sfideranno in ogni gran premio dalla durata di circa un’ora. Nel corso dei pit stop non saranno cambiati gli pneumatici o le batterie ma direttamente la monoposto visto che una carica ha un’autonomia di circa 30 minuti al massimo della velocità.

Il gran premio internazionale di Roma verrà dunque messo in calendario per il 2014 e dovrebbe ricalcare il tracciato delle “Terme di Caracalla”, tenutosi negli anni ’47, ’49, ’50 e ‘51, che vide trionfare per quattro volte consecutive la Ferrari.

Alejandro Agag, CEO di Formula E Holdings, nel presentare il progetto “Roma è una metropoli incredibile, con grande storia ma che guarda al futuro” ha affermato: “L’evento non avrà nessun costo per la Capitale”. Inoltrele auto elettriche sono veloci, affidabili e sicure. La nostra missione è far capire come possano essere un’alternativa credibile per la vita quotidiana della gente che vuole città più pulite e vivibili”.

[ Roberta Di Giuli ]