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Hyundai Nexo: l’elettrica che non serve ricaricare

Le sue celle a combustibile di idrogeno consentono di generare energia elettrica senza la necessità di collegamento con una fonte esterna e la totale assenza di emissioni nocive è stata dimostrata in Spagna dall’atleta olimpica Mireia Belmonte che fatto una sessione di allenamento dentro una bolla collegata allo scarico di una Nexo

Le celle di combustione hanno la funzione di combinare l’ossigeno dell’aria con l’idrogeno stoccato nel serbatoio per creare un flusso di elettroni che generano energia elettrica per alimentare il motore elettrico. Questo sistema non produce alcuna emissione nociva dallo scarico, ma vapore acqueo. Inoltre la Nexo è dotata di un sistema che purifica l’aria utilizzata per la scissione con l’idrogeno, in altre parole la Nexo purifica l’aria al 99,9% mentre procede sulla strada.

Un test effettuato nel centro di Londra in collaborazione con l’University College (UCL), ha dimostrato che in 1 ora la Nexo purifica 26,9 kg di aria, ovvero la stessa quantità respirata da 42 adulti nello stesso tempo. Ciò significa che 1.000 Nexo ridurrebbero la quantità di CO2 come 6.000 alberi.

Dallo scarico solo vapore acqueo e aria purificata al 99,9%

Un altro test è stato effettuato alla fine di settembre in Spagna con il coinvolgimento della nuotatrice Mireia Belmonte campionessa alle Olimpiadi di Rio 2016, del Mondo a Budapest 2017 e brand ambassador Hyundai.

Per dimostrare l’assoluta assenza di emissioni dallo scarico della Nexo, ma solo vapore acque e aria purificata, l’atleta ha effettuato una corsa su un tapis roulant posizionato all’interno di una bolla trasparente collegata allo scarico della Nexo. Il medico Vicente De la Varga Salto, Direttore del Centro Avanzado Medicina Deportriva (CAMDE) di Malaga e la sua équipe, hanno seguito questa prova e hanno attestato che l’atleta ha respirato aria più pulita di quella che avrebbe respirato all’esterno della bolla.

Meno peso da trasportare rispetto l’auto elettrica

Nessun pesante pacco batterie sul pianale, ma solo 3 bombole per circa 5 kg di idrogeno che consentono un’autonomia di circa 650 km (norme WLTP) ovvero meno di 1 kg per 100 km con una velocità massima di oltre 160 km/h e poi per ricaricare le bombole bastano circa 5 minuti, come per le attuali bombole di GPL.

I 5 kg di idrogeno vengono immagazzinati in 3 serbatoi ad alta resistenza per assorbire ogni tipo di urto in caso di incidente, tanto che la Nexo ha ricevuto un rating Euro NCAP 5*.

Considerando il numero limitato di esemplari attualmente venduti, il prezzo della Nexo è ancora elevato, ma una probabile maggiore diffusione in futuro, consentirebbe di renderla concorrenziale alle attuali vetture elettriche con sensibili vantaggi verso l’ambiente.

Niente litio per grandi batterie (con grave danno all’ambiente per la sua estrazione), nessun problema per il loro smaltimento e tempi di rifornimento pari agli attuali motori endotermici.

Naturalmente anche la Nexo come gli altri modelli ad idrogeno attualmente in commercio (Toyota Mirai e Honda Clarity) e delle auto convenzionali, dispone dei vari sistemi per migliorare il comfort a bordo, come i sedili e il volante riscaldati ed anche delle varie assistenze alla guida di ultima generazione (ADAS).

Adesso è il momento delle auto elettriche, ma domani…

I detrattori di questo sistema sono ancora numerosi, ma d’altra parte ci sono sempre stati, all’inizio del ‘900 dicevano che l’automobile non avrebbe avuto futuro perché non avrebbe mai potuto sostituire il cavallo, negli anni ’70 proibivano l’accesso delle auto con le bombole di GPL sui traghetti e nei garage sotterranei sostenendo che erano pericolose, adesso ci sono quelli che demonizzano il Diesel – dopo lo scandalo Dieselgate di VW – sostenendo che è la causa dell’inquinamento del mondo.

Bisogna solo aspettare, adesso bisogna vendere le auto elettriche, poi si vedrà.

In previsione di tempi più favorevoli per le auto con le celle a combustione (FCEV), soprattutto per quel che riguarda le stazioni per il rifornimento, oltre a Toyota  e Honda, anche Opel (PSA Groupe) e BMW stanno sviluppando nuovi modelli.

[ Paolo Pauletta ]