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Peugeot 208 GTi, sportiva di razza

Compatta, cattiva e divertente da guidare, è così l’erede della mitica 205 GTi. Ma questa ha sotto 200 cv…

Ultima nata di una famiglia di piccole “bombe”, la Peugeot 208 GTi si aggiunge alle sue gloriose antenate, prima fra tutte la mitica 205 GTi, a cui si sono seguite la 106, 206 ed infine la 207. Rispetto alla 208 “normale” la GTi (disponibile solo con carrozzeria a 3 porte) si distingue per la carreggiate più larghe di 10 mm davanti e di 20 mm dietro, parafanghi di diverso disegno, proiettori con  “flat-guide”, indicatori di direzione e le luci diurne a Led e cromature della calandra.

Dettagli racing

Dentro spiccano i bellissimi sedili in pelle Club Nappa pieno fiore, la plancia con listello rosso e il volante con il badge GTi. Pedaliera, poggiapiedi e battitacco sono in alluminio con impresso il logo Peugeot, mentre la strumentazione – come per le altre 208 posizionata oltre al corona del volante – ha una grafica inedita. Tecnicamente, invece, sono stati rivisti e adeguati alle maggiori prestazioni:  sterzo, ammortizzatori, barre antirollio e montati pneumatici 205/45, con cerchi da 17 pollici. L’impianto frenante può contare su dischi ventilati anteriori da 302 mm e posteriori da 249 mm, raffreddati con prese d’aria dinamiche, una raffinatezza per un’auto di questa categoria.

Agile e veloce

Sotto al cofano della 208 GTi pulsa l’ottimo 1.6 16v THP da 200 cv e 275 nm di coppia massima, accoppiato ad un cambio meccanico a 6 rapporti. Questo propulsore assicura performance da vera sportiva, come testimonia l’accelerazione da 0 a 100 km/h coperta in meno di 7 secondi ed inaspettate virtù ecologica, con appena 145 g/km di Co2 generata.

Redazione Motori360