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Boom Supersonic, nel 2023 voleremo sul nuovo Concorde

La startup Boom Supersonic ha ricevuto 100 milioni di dollari da un round di investimenti per sviluppare il successore del Concorde. Secondo l’azienda il velivolo sarà pronto già nel 2023

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Boom Supersonic, la startup nata nel 2014 a Denver che punta al volo supersonico, ha appena ricevuto 100 milioni di dollari dal secondo round di investimenti appena terminato. In totale, compreso il primo round, i soldi raccolti ammontano a 141 milioni di dollari. Tra gli investitori ci sono società di Venture Capital come Y Combinator Continuity, Caffeinated Capital e investitori anonimi coinvolti nel passato con Google, Airbnb e Dropbox.

Un po’ di storia

La Boom punta al Santo Graal dei voli di linea, un aereo supersonico. Fino ad ora solamente 2 aerei con tale caratteristica hanno solcato i cieli, il Concorde ed il Tupolev Tu-144. Tra i due il primo ha riscosso decisamente maggior successo, fino all’ultimo incidente che ne decretò la messa al bando per la scarsa sicurezza e gli alti costi di gestione. In seguito ci provò la Boeing con il progetto 2707, anche questo a causa degli alti costi non vide mai la luce. Ora ci sono varie società che stanno cercando di sviluppare un aereo supersonico di linea come la Aerion, la Spike e la ben più nota Lockheed Martin.

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Nel 2023 viaggeremo supersonico

Overture (che tradotto dal francese significa «apertura») sarà il nome dell’aereo che dovrà aprire le danze al volo supersonico. Infatti secondo Blake Scholl, CEO dell’azienda, Overture sarà il primo di una serie di aeromobili che con il tempo diventeranno più grandi e veloci. Secondo le stime dell’azienda, che vedono circa 65 milioni di persone viaggiare in business class su rotte transoceaniche già a metà 2020, in 10 anni dal 2023 (data di lancio secondo l’azienda) ci saranno in circolazione dai 1000 ai 2000 jet Overture con un prezzo di listino di 200 milioni di dollari cadauno. Ma non impauritevi del prezzo perché già 5 compagnie aeree, come la Virgin e la JAL, hanno ordinato un totale di 76 Overture. Inoltre la Spaceship Company, di proprietà di Richard Branson (già proprietario della compagnia Virgin), specializzata in produzione di veicoli spaziali come il Virgin Knight Two, aiuterà la Boom nelle fasi della progettazione.

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Ma prima…

Tanti sono gli scogli da superare, primo su tutti ridurre, se non eliminare, il «boom» che si viene a creare quando l’aereo passa a velocità supersonica. Per questo l’azienda sta sviluppando un aereo più piccolo, chiamato XB-1 o «Baby Boom», per effettuare gli studi e le prove che apriranno la strada al più grande Overture.

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Sfortunatamente non si potrà calcolare con precisione il consumo di carburante, in quanto il prototipo userà dei vecchi turbogetto General-Electric J85 che non verranno utilizzati per il fratello più grande.

[ Gianni Heidelberg ]