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«Stelle sul Liston», a Padova per una sfilata di auto d’epoca

L’edizione 2018 del Concorso di Eleganza organizzato dal RIVS di Padova, ha visto la partecipazione di 24 prestigiosi modelli d’epoca, esemplari rari di una bellezza senza tempo hanno sfilato sul «Liston» patavino per questo evento a scopo benefico a favore dell’ADMO

 

Nelle città venete, il «Liston» è generalmente quella via o piazza pedonalizzata del centro storico nelle quali è consuetudine fare la passeggiata serale o domenicale e a Padova questa via dello «struscio» è piazza Cavour con le vie limitrofe.

In questa cornice lastricata con il porfido, prospiciente lo storico Caffè Pedrocchi, il RIVS (Registro italiano Veicoli Storici) ha steso un tappeto rosso sul quale hanno sfilato 24 prestigiose autovetture storiche per l’ottava edizione del Concorso di Eleganza «Stelle sul Liston», creando un prezioso museo a cielo aperto a favore del numeroso e caloroso pubblico che ha seguito con interesse la manifestazione che quest’anno ha avuto come tema «Un secolo di storia e design automobilistico».

Girando nel backstage è inevitabile fare un paragone con le sfilate di moda, emozionante vedere queste «signore» di ieri scendere dal carrello che le ha trasportate, per essere poi amorevolmente spolverate e lucidate per l’ultimo tocco, prima di essere allineate in attesa della valutazione dai giudici del Concorso. Poi, le poche centinaia di metri su Corso Garibaldi prima di arrivare in Piazza Cavour per una ennesima sfilata, ma è come se fosse la prima volta. A rendere più coerente questo paragone, l’abbinamento di una modella del concorso Miss Alpe Adria che precedeva sul tappeto rosso ogni autovettura, la quale veniva presentata dallo speaker dell’evento e accolta con il suo gentlemen driver dal padrone di casa, il Presidente del RIVS Rossano Nicoletto

Un museo a cielo aperto

La preziosa sfilata è stata aperta da una rossa Lamborghini Diablo 1a Serie del 1991, la 41a prodotta, uno dei tanti capolavori del «Toro» con motore centrale V12 da 5,7 litri e con la sola trazione posteriore, dal ’93 con la VT, le Diablo avevano tutte la trazione integrale.

A seguire un’altrettanto possente Jaguar XJ220 del 1993 guidata da Giuseppe Ghedini, vincitrice della categoria «Youngtimer». Prodotta in circa 280 esemplari tra il ’92 e il ’94 in collaborazione con il marchio inglese TWR (Tom Waalkinshaw Racing) che l’ha progettata, ha un motore V6 da 3,5 litri con 2 turbine Garrett che le consentono di ottenere 550 cavalli, raggiungere una velocità massima di 350 km/h ed essere la vettura di serie più veloce del mondo, almeno fino al 1994 quando arrivò la McLaren F1.

La quinta vettura a sfilare è una Lamborghini Espada 400 GT del 1973, condotta da Tonino Lamborghini, figlio di Ferruccio, accompagnato dai figli Ferruccio jr e Ginevra, una presenza importante che ha contribuito ad elevare il livello di questo Concorso di Eleganza «Stelle sul Liston» 2018. La famiglia Lamborghini ha sfilato con questa 4 posti realizzata tradizionalmente dalla Carrozzeria Bertone su disegno di Marcello Gandini, derivata meccanicamente dalla 400 GT, ha un V12 da 3,9 litri da 350 cavalli.

Solo 350 esemplari (dal ’62 al ’64) per la Ferrari 250 GTL del 1963 con al volante il gentlemen driver e collezionista Leonardo Freyrie che ha vinto la categoria «Anni ’60». La sua linea elegante con evidenti richiami estetici della più sportiva SWB (’59/’62), della quale mantiene lo stesso motore V12 da 2.953 cc, passo (2.400 mm) e lunghezza (4.150 mm), è dovuta alla matita di Pinin Farina che la fece produrre dalla carrozzeria Scaglietti.

Spider e Cabriolet le più ammirate

Bella accoppiata le due Jaguar E Type (o XK-E), la FHC (Fixed Head Coupé) Serie I del 1962 con motore a 6 cilindri in linea da 3,8 litri e 265 cv di Andrea Gallo, che l’ha importata dal Canada dopo uno stop forzato di 25 anni e poi meticolosamente restaurata, tanto da meritarsi il Premio Speciale «Restauro». Accanto la Roadster OTS (Open Two Seater) del 1969 con motore da 4,2 litri di Pietro Sartori.

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Spettacolare e unica la Fiat 1500 6C Sport Lanzarone con il motore preparato da Stanguellini condotta del collezionista toscano Gianni Morandi. Venne prodotta nel 1949 utilizzando per la carrozzeria un’ala di aereo in alluminio dello spessore di 1,8 mm, finemente battuta e sagomata in un pezzo unico. Per la meccanica si avvale del motore a 6 cilindri da 1.493 cc e cambio della Fiat 1500E, mentre il ponte posteriore è quello della Lancia Aprilia.

Rara e molto ben restaurata da Dino Cognolato la Porsche 356 Speedster del 1954 di Massimo Bettinsoli. Di questo modello vennero prodotti 200 esemplari, dei quali solo i primi 50 erano riconoscibili per gli pneumatici con fascia bianca e questo è il 48° prodotto. Suo il Premio Speciale «70 anni Porsche».

Premiate ambedue le americane presenti al Concorso, la Dodge D19 Luxury Coupé del 1941di Pietro Galtarossa con il Premio Speciale «Anni ‘40» e la Cord 812 Sportsman Cabriolet del 1937 di Andrea Caimi per la categoria «Born in USA».

Prodotta in 668 esemplari, dei quali solo 64 in versione Cabriolet. La Cord era la prima automobile a trazione anteriore prodotta negli Stati Uniti e questo esemplare dotato di un motore V8 da 4.700 cc sovralimentato si differenziava dal precedente modello aspirato per i tubi flessibili cromati che uscivano lateralmente dal motore.

La meno giovane vettura che ha sfilato a Padova è stata una Fiat 508 Mille Miglia Berlinetta Aerodinamica del 1935 di Marco Morosinotto. Ha partecipato a due Mille Miglia e pur non essendo stata premiata, è doveroso ricordare che è una della tante versioni del Fiat 508 la popolare vettura voluta da Giovanni Agnelli meglio conosciuta in Italia come «Balilla» e prodotta in tutta Europa (su licenza) in quasi 140 mila esemplari tra il 1932 e 1939.

Un altro esemplare unico è la Riley Nine (9) del 1936 di Franco Di Bitetto, ha un motore a 4 cilindri da 1.087 cc ed è una plurivincitrice in molti concorsi per auto storiche, a Padova ha conquistato il Premio Speciale «Eleganza dell’equipaggio». 

«Best in Show» la Delahaye 135M

La Delahaye 135 M del 1938 di Fausto Tronelli è stata l’ultima vettura a sfilare con il numero 24, ma ha ottenuto 2 Premi dalla giuria composta da Sandro Binelli, organizzatore delle ultime edizioni della 1000Miglia, dal restauratore d’auto Andrea Lopane e dal giornalista/editore Valerio Alfonzetti.

La prima targa è stata assegnata come vincitrice della categoria «Anteguerra», mentre il prestigioso trofeo «Best in Show» le è stato attribuito con la motivazione: “La massima eleganza e il prestigio di una Marca francese arricchita dallo stile di due geniali carrozzieri di origine italiana“. Questa Delahaye 135 M porta infatti la firma della carrozzeria francese Figoni & Falaschi ed è equipaggiata con un motore a 6 cilindri in linea da 3,6 litri (3.557 cc) dotato però con 3 carburatori anziché 1, da qui la sigla «M» (modificata).

Anche Miss e un tour sui Colli Euganei

A margine della premiazione delle auto e degli equipaggi, c’è stato anche un momento glamour con una sfilata in door delle modelle finaliste del concorso Miss Alpe Adria per l’attribuzione della fascia di Miss Stelle sul Liston, andata alla 21enne Morena Montin.

Il meteo particolarmente favorevole ha consentito di organizzare per la domenica un piacevole tour enogastronomico sui Colli Euganei e alcuni degli equipaggi rimasti hanno aderito favorevolmente a questa iniziativa organizzata in collaborazione con il club affiliato RIVS «Viaggi in Spider».

Tra assaggi di prodotti locali e degustazione di vini nelle tenute Ca’ del Colle di Vò e Maeli di Baone, «Stelle sul Liston» 2018 si è concluso nel migliore dei modi grazie alla passione e professionalità dell’organizzatore Rossano Nicoletto, di sua figlia Taira e di tutto il team del RIVS e dell’ADMO.

[ Paolo Pauletta ]