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BMW THE 8 coupé presentata, dopo Parigi, all’Arsenale di Venezia

Un evento raffinato ed esclusivo riservato alla clientela italiana

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Una serata all’insegna dell’arte e del design che non ha parlato solo di auto, si è svolta nella raffinata cornice dell’Arsenale di Venezia; protagonista la THE 8, la nuova BMW Serie 8 Coupé che segna per il Gruppo BMW l’inizio di una inedita offensiva di prodotto nel segmento luxury.

Perché l’Arsenale

Molteplici le ragioni della scelta dell’Arsenale di Venezia, a partire dal fatto che fu il cuore pulsante dell’industria navale veneziana – legato quindi al periodo più florido della vita della Serenissima anche sotto il profilo della conquista delle rotte – alla sua organizzazione che ha anticipato il concetto moderno di fabbrica quale luogo produttivo in cui maestranze specializzate eseguono in successione le singole operazioni di assemblaggio, lungo una catena di montaggio e utilizzando componenti standard come, con gli ovvi distinguo, accade oggi su una catena di montaggio; l’organizzazione del lavoro e la lungimiranza dei mastri d’ascia veneziani arrivarono al punto di piantumare vaste aree montane della Repubblica con alberi il cui legname sarebbe stato utilizzato per la loro cantieristica ma non solo: i loro «forestali» avevano l’incarico e la responsabilità di far crescere certi fusti dando loro forme e curvature utili al successivo impiego nelle, ad esempio, centinature delle loro navi; considerati i tempi, una specializzazione paragonabile a quelle di ingegneristiche di oggi.  

L’Arsenale è stato il più vasto centro produttivo d’epoca preindustriale arrivando ad impiegare sino a 2.000 lavoratori al giorno dediti alla costruzione delle flotte della Serenissima e, per questo, simbolo della potenza economica, politica e militare della città.

L’Arsenale è anche – oggi – uno dei luoghi della Biennale con spazi che ospitano l’arte nelle sue diverse forme: architettura, danza, musica, teatro e per questo è stata scelta da BMW: tanto per il suo passato quanto per l’odierno presente che fa da prestigiosa e classica cornice per la nuova BMW Serie 8 Coupé.

Non solo auto

Oltre a godere del reveal della nuova BMW Serie 8 Coupé, le cui forme esprimono modernità e sensualità, gli ospiti di BMW sono stati viziati da una gastronomia di alto livello accompagnata dalla degustazione del Sassicaia della Tenuta San Guido e dall’offerta degli altrettanto eleganti cocktail dinner preparati da «Da Vittorio».

La serata è stata ulteriormente impreziosita dall’esposizione, in esclusiva nazionale, dei 72 orologi candidati al premio «Aiguille d’Or», assegnato dal Grand Prix d’Horlogerie de Genève ed a questo proposito Sergio Solero, Presidente e Amministratore Delegato di BMW Italia ha dichiarato che BMW è “orgogliosa di proseguire la partnership con il Grand Prix d’Horlogerie de Genève, iniziata dal suo debutto in Italia nel 2016 perché riconosciamo i valori di eleganza, esclusività e lusso che ci accomunano e sono una conferma dell’attenzione del BMW Group per le passioni, la cultura e l’innovazione”.

La Nuova BMW Serie 8 Coupé

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La serata è stata quindi la cornice ideale per la presentazione italiana della nuova BMW Serie 8 Coupé, felice matrimonio fra la dinamica di un’auto sportiva di rango elevatissimo e l’esclusività di un coupé di lusso la cui massima espressione, in casa BMW, è stata la top di gamma M850i xDrive con motore V8 da 530 cv presentata a Parigi.

Come è costume della Casa bavarese, questa coupé 2 porte 4 posti è di dimensioni generose (L/L/H rispettivamente di 4.843 / 1.902 / 1.341 mm, con un passo di ben 2.822 mm).

Semper fidelis al motivo del doppio rene, il frontale ospita fari a Led sottili ed allungati, ampie prese d’aria d’aria ed un cofano movimentato da bombature convergenti mentre la parte posteriore è caratterizzata da uno spoiler integrato al cofano sotto al quale hanno trovato posto i gruppi ottici avvolgenti. Il fascione paraurti ospita l’estrattore molto più inclinato verso l’alto rispetto a diverse altri con i due impressionanti terminali di scarico laterali.

Nobili i  materiali impiegati nella costruzione di questo Coupé dal DNA racing: alluminiomagnesio e fibra di carbonio; d’altra parte  la M8 GTE e la versione di serie sono state sviluppate in contemporanea con quest’ultima che ha beneficiato del travaso di soluzioni particolarmente sofisticate quali le sospensioni adattive M di serie, le quattro ruote sterzanti (Integral Active Steering), la stabilizzazione attiva del rollio e gli pneumatici di misura maggiore al retrotreno.

Gli interni di questa versione di serie sono tecnologici e non ricchi ma di più: opulenti senza ostentazioni; sembra una contraddizione in termini ma è la realtà; pellami pregiati, metalli satinati e cromati convivono felicemente con particolari racing quali il Live Cockpit Professional (strumentazione integralmente digitale), con display centrale a sbalzo governabile tramite il solito manopolone iDrive cui BMW ci ha abituato, il pomello del cambio automatico la cui foggia richiama quella di una cloche aeronautica, mentre l’head-up display con grafica 3D ha una superficie di proiezione maggiore del 16% rispetto a quello in dotazione alla Serie 7.

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Meccatronica e trasmissioni

Il propulsore a benzina della M850i è un V8 4,4 litri TwinPower Turbo (530 cv e 750 Nm di coppia) che copre lo 0-100 km/h in 3,7 secondi; il tutto con classe di omologazione Euro6d-temp. Omologazione rispettata anche dal turbodiesel 3 litri 6 cilindri in linea della BMW 840d (320 cv e 680 Nm di coppia). Entrambi i propulsori sono abbinati, di serie, con la trasmissione automatica Steptronic a 8 rapporti ed alla trazione integrale xDrive, ma la differenza rispetto al resto della produzione BMW  e soprattutto rispetto alla concorrenza, è la tecnologia di assistenza alla guida rappresentata dal Driving Assistant Professional, le cui principali peculiarità sono l’Active Cruise Control con opzione Stop&Go, l’assistenza alla sterzata e al mantenimento di corsia, il Crossing Traffic Warning (allerta del traffico trasversale), il Wrong-way Warning (allerta marcia in contromano), ed il Parking Assistant Plus, tanto per citare le principali presenze.

[ Giovanni Notaro ]