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L’Africa a bordo di quattro trattori McCormick

Dopo quarantanove giorni, la carovana di Xtractor Sudafrica è riuscita nell’impresa di girare in lungo e in largo il Sudafrica in sella a quattro trattori McCormick Serie X8 ed X7 gommati BKT Tires. Una spedizione tra natura, avventura e solidarietà

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Partenza da Cape Town, poi il deserto del Kalahari, l’immenso parco nazionale del Kruger, il KwaZulu-Natal, regno degli zulù, lo sterrato del Sani Pass, le montagne del Drakensberg, e l’avvistamento, se non addirittura l’incontro, con bufali ed elefanti leopardi, leoni rinoceronti… Sembrano pagine tratte dal diario di un normale safari. Niente di eccezionale, dunque, se non fosse che la spedizione Xtractor, invece delle tradizionali jeep, viaggiava a bordo di improbabili trattori, modello McCormick Serie X8 ed X7 gommati BKT Tires.

Guidati dai volontari dell’Arma dei Carabinieri gli esploratori, ad un’andatura di non più di 50 km/h, hanno percorso quasi ottomila chilometri in 49 giorni. Non poche le condizioni avverse che hanno dovuto affrontare nei territori desertici, nella savana con i suoi magnifici animali, lungo la costa e oltre le imponenti e lussureggianti montagne del drago.

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Il convoglio è comunque riuscito nell’impresa, viaggiando per il Sudafrica alla scoperta della natura più selvaggia e per portare un messaggio di amicizia e umanità agli abitanti del luogo. Il viaggio documentario, ideato e diretto da Roberto Pinnelli e Luca Noris e prodotto da ID-ENTITY – uno dei Gruppi leader in Europa nella creazione, produzione e gestione di contenuti e servizi di comunicazione digitale – è giunto al termine della sua avventura, a Pretoria il 20 maggio scorso.

La carovana dei trattori McCormick, non è nuova a queste avventure. Già l’Australia è stato palcoscenico di un altro incredibile viaggio. Questo, quindi, è il secondo successo per gli avventurosi esploratori che in Africa sono stati seguiti da 15 giornalisti di diverse testate europee ed hanno registrato un seguito incredibile sui social: 3 milioni di persone hanno seguito le avventure dei trattori di Xtractor con le oltre 50 video-pillole postate su Facebook e Youtube e «assaporato» i colori e le bellezze del Sudafrica attraverso le mille e più foto, caricate sui canali Facebook e Instagram. Hanno così potuto osservare le immagini che ritraggono i trattori di Xtractor circondati da un branco di leoni, o la carica di un elefante prima di attraversare il KwaZulu-Natal, il regno degli zulù, dove partì la lotta non violenta di Ghandi che favorì l’emanazione di molte leggi contro la discriminazione razziale della locale popolazione indiana. Non meno suggestive le immagini dell’attraversamento dello sterrato del Sani Pass, uno dei percorsi per fuoristrada più conosciuti al mondo.

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Anche la solidarietà meta del viaggio

Il viaggio è stato anche un’occasione di offrire concreta solidarietà alla comunità sudafricana. Grazie alla collaborazione con Amref, McCormick Tractors, BKT Tires, GETAC, Fcf Forniture Cine Foto e Motorola Solutions Italia, Xtractor è riuscita a realizzare i due progetti umanitari che si era prefissata: arare un grande campo per la comunità di Ephraim Mogale, dove Amref è presente con un ambulatorio mamma-bambino, e spianare un terreno nel sobborgo di Sebokeng, nella cintura periferica di Johannesburg, per dare agli oltre mille studenti del complesso scolastico di Khutlo Tharo un campo da calcio dove giocare e fare attività fisica. Sono stati due momenti di grande valore umano. Intorno al piccolo convoglio italiano si è stretta la comunità locale. Una vera festa con ragazzi e ragazze sudafricani, che hanno ricevuto in regalo da BKT palloni da calcio e tanti altri gadget.

Donate dalla spedizione agli abitanti di Ephraim Mogale anche 5mila piantine di pomodori, cipolle, spinaci, barbabietole e peperoni che il personale medico potrà mettere a frutto per dare avvio alla coltivazione del grande orto, che soltanto mezzi potenti come i trattori di Xtractor poteva realizzare. Questa comunità povera di braccianti, per lo più immigrati da altri Paesi africani, aspettava da circa vent’anni i fondi per il dissodamento del terreno da semina.

[ Roberta Di Giuli ]