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Citroën Mehari festeggia il suo primo mezzo secolo

A 50 anni dal lancio questa atipica open-air continua ad essere uno dei simboli dell’approccio francese all’auto

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La Citroën ha da sempre caratterizzato la sua produzione in modo anticonvenzionale; nel caso delle piccole grandi auto come la Due Cavalli e la Mehari l’irriverenza, il dinamismo e la giovinezza trasfuse nei progetti hanno trasformato il prodotto industriale in simboli di un’epoca e di un modo di vivere che riapre i ricordi alle generazioni di allora e attira, con il medesimo spirito, quelle di oggi.

Nel 1968

Nel maggio del 1968, mentre i giovani manifestano sulle strade per chiedere più libertà scandendo il celebre slogan «Sous les pavés la plage», Citroën presenta sui campi da golf di Deauville, la Mehari, un avveniristico modello destinato al tempo libero.

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Per questa semplice, versatile ed atipica open-air dai colori pop, venne utilizzata la piattaforma della Dyane 6, sulla quale venne montata una leggera carrozzeria in ABS tinto in massa, studiata da Roland de La Poype. Questo materiale, leggero e ingegnoso (Mehari non supera i 525 kg) si rivelò facile da lavorare e plasmabile in qualunque forma; in più era refrattario alla corrosione, e questo rese la Mehari totalmente lavabile con acqua, perfetta partner delle gite al mare o in campagna.

Un altro plus, la sua grande modularità, con la struttura decappottabile al di sopra della linea di luce della scocca, parabrezza compreso, che si ripiega sul cofano.

Il telaio rialzato, studiato per andare quasi ovunque, la leggerezza e le sospensioni che spesso sopperivano alla mancanza di potenza, le permettevano performance non intuibili al primo sguardo per non parlare poi della versione 4×4 che, nata nel 1979, riusciva ad arrampicarsi su pendenze fino al 60%.

Fu un grande successo popolare sino a trasformarsi, come la sorella due cavalli, in un vero e proprio fenomeno sociale, grazie anche alla sua «carriera» cinematografica, come nella serie «I gendarmi di Saint-Tropez» con l’indimenticabile Louis de Funès ed alle sue imprese sportive: partecipò infatti anche a diversi raid come i massacranti Liegi-Dakar-Liegi nel 1969, Parigi-Kabul-Parigi nel 1970, la Parigi-Dakar nel 1980.

Citroën Mehari sarà prodotta per 19 anni, fino al 1987, in quasi 145.000 esemplari.

Nel 2015

Nel dicembre 2015 Citroën presenta E-MEHARI, così denominata in omaggio alla Mehari del 1968; una cabrio 4 posti 100% elettrica, dallo stile moderno e fun, disinvolto e un po’ irriverente… Un’auto irriverente in perfetto stile Citroën, che riprende i codici cari al Double Chevron e sottolinea la volontà del costruttore di proporre auto diverse, tecnologiche ma al tempo stesso in grado di rappresentare al meglio la creatività in stile francese.

Base de donnée : Astuce Productions

Le batterie LMP® (Lithium Metal Polymer) del Gruppo Bolloré di questa cabrio elettrica sono prodotte in Bretagna, a Quimper mentre l’auto è assemblata a Rennes, e questo rende Citroën E-MEHARI il primo veicolo elettrico certificato «Origine France Garantie».

Nel gennaio 2018, proseguendo la tradizione inaugurata con l’edizione limitata «Styled by Courrèges», Citroën E-MEHARI adotta, insieme al famoso Soft Top in tela, un Hard Top provvisto di vetri laterali e lunotto posteriore apribile, diventando così una vera berlina, da guidare in qualunque condizione atmosferica, 365 giorni l’anno.

La qualità degli interni è coerente ai codici del Marchio mentre la nuova plancia con decorazioni nel colore della carrozzeria e i nuovi sedili hanno un look più moderno e migliorano il comfort; il sistema di accesso Easy Entry, infine, rende più facile salire a bordo.

Questa cabrio offre la piacevolezza della guida elettrica in totale serenità, con i roll-bar in acciaio e i nuovi equipaggiamenti di sicurezza: 4 airbag, accensione automatica degli anabbaglianti, avvisatore acustico per i pedoni. Divertente e facile da utilizzare nel quotidiano, la nuova Citroën E-MEHARI beneficia anche del sistema audio Bluetooth Parrot e della chiusura centralizzata.

Nel 2018

Per Jean-Charles de Castelbajac, “Mehari è l’auto più iconica della sua generazione” e l’artista sottolinea il concetto rendendo unica, attraverso il suo progetto grafico e artistico, anche questa nuova E-MEHARI sottolineandone la vocazione di auto destinata al tempo libero, che lascia la città alla ricerca di nuovi stili di vita.

L’artista resta quindi volutamente legato a quel concetto di «libertà» che collega Mehari ad una generazione trasversale immaginando quindi una Art Car come un manifesto grafico ispirato a un poster del maggio ‘68.

Questo approccio artistico celebra non una ma due rivoluzioni, quella del maggio ‘68 con la sua porta aperta sul futuro, la sua leggerezza e la libertà di espressione, ma anche quella di un’auto libera, caratterizzata da colori e simboli tracciati a mano, che avvolgono e proiettano i viaggiatori verso orizzonti a volte utopistici, ma spesso pieni di speranza, progetti e voglia di cambiare il mondo al volante di una Art Car a sua volta libera e fuori dagli schemi.

Il suo lavoro cromatico contiene il rosso, simbolo di rivoluzione e passione, il giallo che simboleggia l’irraggiamento solare, la voglia di conquistare, l’amicizia e la fratellanza ed il blu come l’elettricità e l’ecologia positiva.

Un incontro naturale e spontaneo, come sottolinea Arnaud Belloni, Direttore Marketing e Comunicazione del marchio Citroën: “Mehari è un’icona Citroën, l’auto anticonformista per eccellenza! Nasce nel maggio del ‘68 e anche dopo 50 anni rappresenta la cultura pop in stile francese. Per celebrare questo anniversario abbiamo affidato la sua degna erede, 100% elettrica, a Jean-Charles de Castelbajac. Il risultato è una Art Car E-MEHARI che sprigiona freschezza e gioia di vivere, l’incontro di due mondi sempre creativi e rivoluzionari!”.

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[ Redazione Motori360 ]

 

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