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Due ruote e un motore: la crisi è finita

Dati positivi, quelli emersi nel Summit di Fleet & Mobility dedicato agli operatori delle «due ruote». Nel 2016 sono aumentate le vendite dei motoveicoli targati, e si è arrestato il calo dei «cinquantini». Quasi la metà degli acquisti (il 43%) viene effettuato con un finanziamento

La seconda edizione de «La Capitale Automobile Moto», il Summit organizzato dal Centro Studi Fleet&Mobility e Agos svoltosi venerdì a Roma, presso Palazzo Rospigliosi e moderato dal prof. Pier Luigi Del Viscovo, ha permesso a concessionari, noleggiatori, associazioni del settore e delle aziende assicuratrici e finanziarie di fare il punto sul mercato delle moto, scooter targati e ciclomotori.

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Il prof. Pier Luigi Del Viscovo

Il prof. Pier Luigi Del Viscovo

Il dato di fondo è tutto sommato positivo: l’anno conclusosi due mesi fa, dopo il risveglio riscontrato nel 2015 (aumento delle vendite del 6,4%) ha confermato la significativa crescita del settore, considerando così conclusasi la fase negativa simbolicamente rappresentata dai «sette anni di guai» iniziati nel 2008 e terminati nel 2014). Il mercato italiano ha infatti segnato ben 217.063 unità vendute: +12% rispetto all’anno precedente.

L’Italia, com’è noto, è assieme alla Spagna il paese europeo con la maggiore diffusione di motoveicoli a due ruote. Non solo per evidenti, favorevoli ragioni climatiche ma, nel nostro caso, per i considerevoli vantaggi di mobilità che scooter, motociclette e «cinquantini» garantiscono a un’utenza sempre più vasta.

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Se alcune città italiane, Roma in testa, hanno densità di motocicli assimilabili a quella riscontrata in certi stati del Sud Est asiatico, in tutto il Bel Paese il parco circolante di motocicli assomma a 6,5 milioni di unità. Ovvero 108 motocicli ogni 1.000 abitanti. Se consideriamo che nel 2005 tale rapporto era di 84, consegue che la crescita è stata di 29 punti percentuali in 10 anni (mentre il settore auto, nello stesso periodo, è aumentato solo del 4%).

Calano gli incidenti

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Se il numero di motocicli in circolazione è in aumento, è interessante notare al tempo stesso una costante diminuzione del rapporto tra vittime e motocicli circolanti, mantenutasi tale nell’arco di undici anni: nel 2004 il rapporto era di 0,26 vittime ogni 1.000 motocicli circolanti, mentre nel 2015 tale rapporto si è dimezzato, arrivando a 0,12.

Mercato tira

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L’analisi delle immatricolazioni per tipologia mostra che gli scooter hanno venduto il 9% in più dello scorso anno, e le moto il 22%. E i cinquantini? Un tempo grandi attori del mercato, negli ultimi anni sono irrimediabilmente calati nelle vendite ma i dati del 2016, anche se sono ancora in territorio negativo (-1%), dimostrano come oramai la caduta si sia stabilizzata. C’è quindi da sperare non vi siano ulteriori perdite.

La ripresa nel 2016 è stata netta nei volumi e ancor più ricca nei valori. È vero che gli scooter (117.878) numericamente contano molto di più delle moto (75.936), ma prima di tutto il divario numerico tra le due categorie nel 2016 si è ridotto del 9% e in secondo luogo le moto hanno listini decisamente superiori e margini diversi. A ciò si aggiunga il valore dell’after-market, superiore per le moto rispetto agli scooter: la moto è un mezzo che risponde a esigenze emotive più forti rispetto allo scooter e per la quale si è disposti a spendere di più per accessori. Per lo scooter la componente funzionale è più predominante.

Nel 2016 l’immatricolato (veicoli >50 cc) è cresciuto del 13% con 193.814 vendite. Le moto mostrano l’andamento più dinamico con 75.936 pezzi e un +21,5%, mentre gli scooter con volumi più importanti pari a 117.878 unità hanno realizzato un +8,5%.

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La situazione dei segmenti riafferma al primo posto le naked con 26.387 moto e un incremento pari al +23,3%. Molto vicine le enduro stradali con 25.688 veicoli e una crescita pari al +31,5% ribattezzate al Convegno le «Sport Utility» delle due ruote. Seguono a distanza le moto da turismo con 8.839 unità e un +5,7%, le custom con 6.923 pezzi e un +12,3%; le sportive segnano il passo con 3.949 immatricolazioni e un leggero arretramento del -0,9%; infine forte recupero per le supermotard che, con 2.920 pezzi, realizzano la migliore performance con un +44,4%. In questo mercato, le Top 20 pesano meno del 40%, a conferma della elevata frammentazione di prodotto – si pensi che nei «cinquantini» le Top 20 coprono quasi i due terzi.

Nel 2016 si sono registrati in Italia 557.000 passaggi di proprietà netti di motocicli (escluso le minivolture – le permute ai concessionari che poi venderanno ai clienti finali), segnando un incremento dell’1% (+5.000) rispetto al 2015, anno in cui si sono registrati 552.000 passaggi. Il mercato dell’usato netto vale il triplo del nuovo. Infatti per ogni motociclo nuovo venduto ne vengono scambiati 2,9 usati.

La ripresa del mercato e il finanziamento

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È stata largamente favorita dal ricorso al credito al consumo: nel 2016 il 43% degli italiani ha fatto ricorso al finanziamento per gli acquisti delle 2 ruote. Infatti, su 217.063 vendite, 94.038 sono state sostenute da contratti di finanziamento.

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L’importo totale dei finanziamenti sulle 2 ruote è stato di 422 milioni, di cui 386 riferito alle moto e agli scooter targati e solo 36 milioni è relativo ai ciclomotori. L’importo medio finanziato per operazione è stato di 4.486 euro. Tale importo sale a 4.798 euro per la macro categoria che comprende moto e scooter targati e scende a € 2.622 per i ciclomotori.

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Anche per il 2016 Agos ha confermato la sua leadership per quanto riguarda i finanziamenti legati al mondo delle due ruote. Un risultato di eccellenza che cerchiamo di mantenere anno dopo anno. Questi risultati ci spingono anche ad essere proattivi all’interno del comparto studiando nuove soluzioni che facilitino la customer journey e sperimentando collaborazioni con altri settori per un market place a 360° quindi anche con attori rimasti sempre un po’ ai margini  delle logiche del finanziamento finalizzato quali assicurazioni, officine, sistemi satellitari.  Il tutto non solo in termini di semplicità del prodotto finanziario ma anche di innovazione e digitalizzazione» ha dichiarato Luigi Senesi, vice-Direttore Generale e Direttore Commerciale di Agos.

L’81% dei finanziamenti sulle 2 ruote è realizzato dal popolo maschile e solo il 19% dalle donne. Circa 2/3 delle donne ha fino 50 anni, mentre oltre il 44% degli uomini ha più di 50 anni. Sicuramente l’uomo in età matura è più propenso, rispetto alla donna, a valutare l’acquisto di un mezzo a due ruote sia per piacere, sia perché le 2 ruote, soprattutto nelle grandi città, rappresentano una validissima alternativa alla mobilità sulle 4 ruote.

Il mercato delle due ruote è fortemente concentrato: i primi 3 operatori detengono i 3/5 del mercato, mentre i primi 5 il 77%. La concentrazione massima è presente nel segmento degli scooter, dove i primi tre brand rappresentano il 70% delle vendite. Segue il segmento dei cinquantini, dove i primi tre brand soddisfano il 60% della domanda e i primi cinque ben 3 clienti su quattro. Il segmento delle moto è quello meno concentrato: i primi 3 coprono meno della metà delle vendite e i primi cinque non arrivano ai 2/3 del mercato.

Sul versante della cilindrata dei motocicli la quota percentuale più elevata, il 36%, è detenuta dai motocicli compresi tra 126 e 350 cc. Segue la cilindrata che va dai 51 ai 125 cc. La quota più bassa spetta ai motocicli compresi tra 351 e 600 cc.

L’Osservatorio Bilanci DEKRA ha, infine, analizzato i bilanci di 100 concessionari esclusivisti moto che operano nelle principali città, in rappresentanza dei 12 più importanti brand.

Quello che emerge è un quadro molto positivo. Il capitale mediamente investito da ciascun concessionario passa dai 437mila euro del 2012 ai 901 mila del 2015. Negli stessi anni, l’attività ha prodotto un reddito operativo in crescita, che in rapporto al capitale passa da 1,6% al 9,7% in tre anni.

A conclusione dell’interessante summit si è parlato anche della Telematica, che avrà un peso rilevante non prima di 4-5 anni e dei furti che a seconda delle città e delle aree più «sensibili» hanno tariffe elevate ma che si riducono notevolmente con il sistema LoJack che consente alle forze dell’Ordine di recuperare il mezzo con percentuali elevatissime. Infine  Lucio Cecchinello (CEO di LCRacing Honda) ha voluto sottolineare l’importanza della sicurezza non solo nei sistemi adottati sulle due ruote ma soprattutto sui comportamenti dei «centauri» in città…

[ Alessandro Ferri ]