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Suzuki presenta la nuova Ignis

L’essere iconico è lo standard di questo nuovo mini Cross Over made in Japan

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“Do it once, do it right”:
con internet che ci sfila i minuti dalla tasca, di tempo a disposizione ne abbiamo poco e anche qualcosa di apparentemente semplice come una porre una domanda a Tetsuya Ozasa, Direttore centro stile Suzuki Italia, diventa fondamentale “farlo una volta, e farlo bene”, appunto. Solo una domanda quindi, ma sensata. Da dove viene l’idea per il motto «Simple Iconic, Simple Standard?».

Ozasa-san annuisce una volta, e poi risponde convintamente e pacatamente, “Siamo consapevoli della nostra forza e della nostra dimensione, e sappiamo che dobbiamo prima di tutto fare auto fatte bene, progettate con cura proprio perché siano utilizzabili con semplicità, e che siano accessibili, ecco perché Standard. Ma vogliamo comunque distinguerci, rispettare il nostro «family feeling» con ogni auto, ecco perché Iconic”.

Perfetto, grazie. Saluto educato e leggero inchino.

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La prima impressione

Suzuki ha presentato la nuova Ignis alla stampa internazionale al Grand Hotel Palazzo della Fonte di Fiuggi (FR) ed il tragitto da Fiumicino a Fiuggi, passando per Labico, ci ha fornito l’occasione per stabilire un primo contatto con questa nuova Suzuki Ignis.

Prima impressione? Niente male! Il modello affidatoci è color carta da zucchero, a modesto parere di chi scrive; uno dei colori allo stesso tempo più belli e sottovalutati per un’auto.

È lunch time e siamo a Labico, nel ristorante di Antonello Colonna al quale va riconosciuto il merito di aver realizzato nella campagna romana una struttura post moderna in vetro pensata anche per le auto.

Tra linearità dell’architettura ed il verde che ci circonda sembra d’essere in Scandinavia: il tetto della struttura, piatto e con vista panoramica, si presta perfettamente ad una presentazione come questa ed è infatti il luogo ideale per farci fotografare e riprendere la Suzuki Ignis che, ribadiamo, è proprio bella da vedere.

Suzuki ha re-inventato un segmento che è a sua volta un’interpretazione di una frammentazione di un segmento che deriva da un altro segmento che negli ultimi anni ha preso piede. Facciamo un respiro e semplifichiamo. In principio era il SUV, che poi diventò compatto, che successivamente divenne crossover compatto, che ora prende il nome di Ignis. Il primo mini-crossover-compatto.

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Ignis ed il suo posizionamento sul mercato

Le city-car, segmento A per intenderci, sono le vere rivali della Ignis, il cui prezzo di partenza (14.050 € per la 1,2 Dualjet iCOOL) è allineato a quelle delle concorrenti nel segmento di pertinenza; il vero vantaggio della Ignis rispetto alle rivali risiede nella completezza dell’allestimento.

Già dalla versione base, la iCOOL, Ignis offre il sistema multimediale con MP3, connettività e comandi al volante, telecamera posteriore, sedili posteriori indipendenti e scorrevoli oltre a tutti i sistemi di sicurezza ormai fondamentali per il mercato Europeo. Basta passare allo step successivo, la iTOP, per avere anche il navigatore con mappe 3D, clima automatico, cruise control e fari full LED.

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Le motorizzazioni

L’unico propulsore attualmente disponibile, anche ibrido, è un 1,2 litri Dualjet da 90 cavalli che può essere abbinato sia alla classica trazione a due ruote motrici (2WD) e sia a quella integrale (4WD). Grazie alla leggerezza del corpo vettura, il propulsore – sia esso diesel oppure benzina – è adeguato al tipo di vettura.

Ed in realtà è proprio il peso a fare la differenza: trazione, freni, accelerazione, consumi; tutto, qualunque dato e statistica riguardante qualunque auto viene influenzato, più di ogni altra cosa, dal peso. Serve a poco avere un motore efficientissimo e freni potenti se l’auto pesa due tonnellate e questo venne ben compreso da quel genio di Colin Chapman che con le sue realizzazioni ultraleggere, dava filo da torcere ad auto ben più potenti delle sue mentre la Ignis, che non è certo una fuoriserie è scattante, agile nel traffico e parca nei consumi.

Nessuna delle Ignis, in nessun allestimento, supera la tonnellata in ordine di marcia con conducente. La 1,2 Dueljet Hybrid 2WD, ad esempio, pesa solamente 910 kg. Nella versione di partenza, il 1,2 litri 2WD a benzina, il peso si ferma addirittura a 885 kg.

Come detto, abbiamo avuto modo di provare l’auto solamente da Roma a Fiuggi, luogo della conferenza stampa e presentazione nel bellissimo Grand Hotel Palazzo della Fonte, percorso breve quindi, ma più che sufficiente per stabilire, se non altro, che nel classico tragitto autostrada + città + traffico l’auto consuma poco.

Con Ignis, Suzuki propone qualcosa di nuovo. Una visione diversa sul settore delle auto più venduto in Italia: quello delle auto semplici e piccole.

La Ignis è pepata, carina, divertente. Mette un po’ di colore (soprattutto in scegliendo il Blu Atlantico o il Bianco artico e tetto nero con interni Orange) nella classica spola casa-lavoro. Semplice e standard, appunto, ma ICONICA. Parola di Ozasa-san.

[ Alessandro Renesis ]