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Ferrari 488 Challenge 2017, la prima volta di un motore turbo

Debutto a Daytona in occasione delle Finali Mondiali Ferrari Challenge alla presenza di Sergio Marchionne, Kimi Raikkonen e Sebastian Vettel

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È la prima volta che le Finali Mondiali Ferrari Challenge si svolgono negli Stati Uniti e i team di Europa, Asia e Stati Uniti si sono sfidati per questa ultima gara sui 3,56 miglia del Daytona International Speedway. Alla fine sul più alto gradino del podio nelle varie classi si sono imposti Carlos Kauffmann (Trofeo Pirelli), Sam Smeet (Pirelli Am) e Thomas Loefflad (Coppa Shell).

Il Campionato monomarca 2017

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Il CEO Sergio Marchionne ed i piloti Kimi Raikkonen e Sebastian Vettel per il battesimo in pista della nuova 488 Challenge.

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Le Finali Mondiali del Ferrari Challenge sono state l’occasione per presentare la nuova 488 Challenge per il Campionato monomarca 2017 che va a sostituire la 458 Challenge Evoluzione, in pista dal 2014. Con la 488 Challenge è la prima volta di un motore turbo ed è anche la più potente vettura mai realizzata per il Ferrari Challenge che, nel 2017, compie il suo 25° anniversario.

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Il propulsore è quello della 488 GTB

Il motore a V8 twin-turbo da 3,9 litri è praticamente lo stesso della versione stradale 488 GTB, con la potenza massima limitata però a 660 cv. Le principali differenze riguardano la mappatura della centralina, specifica per migliorare le prestazioni e i rapporti più corti del cambio a doppia frizione. Inoltre, il peso del propulsore è stato ridotto di 19,5 kg e altri 8 kg sono stati contenuti con lo speciale impianto di scarico.

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Nuova aerodinamica

Essendo destinata alle competizioni, maggiore cura è stata rivolta all’aerodinamica. La parte anteriore è stata riprogettata per migliorare il flusso d’aria nei radiatori, che poi viene espulsa attraverso le 3 bocche sul cofano. Inoltre, è stato integrato uno splitter nella parte inferiore per favorire il carico dinamico.

Per aumentare la stabilità alle alte velocità, è stato adottato un nuovo alettone posteriore, simile a quello utilizzato sulle 488 GTE del Campionato Mondiale Endurance. Infine, le feritoie sui fianchi posteriori consentono un migliore raffreddamento dei freni, mentre le prese d’aria per il motore sono ora posizionate lateralmente, sotto lo spoiler e l’elevata pressione generata va ad incrementare ulteriormente il carico aerodinamico.

[ Paolo Pauletta ]