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Eurofighter Typhoon: provato con successo in volo il missile aria-terra Brimstone

Il programma di sperimentazione del nuovo dispositivo bellico entra nella fase finale, in vista del completamento del progetto Storm Shadow, atteso nel 2017

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Un Eurofighter Typhoon del Regno Unito ha completato con successo una prima serie di prove di volo con il missile aria-terra Brimstone. I test, basati su attacchi di precisione, rientrano in un più ampio programma di lavoro mirato a integrare l’arma al velivolo.

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I test sono stati condotti da BAE Systems con il supporto di Eurofighter GmbH, MBDA e del Ministero della Difesa inglese a Warton, nel Lancashire.

Si è voluto, in particolare, testare la validità del sistema di comunicazione tra aereo e missile, e raccogliere dati di volo utili a rendere il prodotto definitivamente maturo. Le prove di tiro vere e proprie, che inizieranno nel primo trimestre del 2017, rientrano nel più ampio programma di lavoro mirato ad aumentare la capacità aggiuntiva del Typhoon.

Al centro del programma vi è il lavoro di integrazione dell’armamento, che implementerà la capacità di colpire a lungo raggio e di precisione per il Typhoon. Prosegue pertanto, con prove a terra e verifiche dinamiche, la messa a punto del sistema di armamento missilistico di attacco Storm Shadow, coordinata da Leonardo-Finmeccanica. La stretta collaborazione tra le aziende partner, in particolare Leonardo e BAE Systems, ha permesso di garantire la capacità richiesta rispettando le tempistiche previste.

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Per Steve Formoso, Capo Pilota Collaudatore per BAE Systems: “Queste prime prove di volo del missile Brimstone sul Typhoon sono una pietra miliare sulla strada verso l’integrazione e la consegna finale del prodotto. L’obiettivo finale è quello di dotare gli aerei di un’arma di precisione permettendo al missile teleguidato di colpire obiettivi in rapido movimento, con il livello minimo di danni collaterali”.

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Il collaudatore italiano di Leonardo, Mario Mutti, ha sottolineato a sua volta che “così come Meteor porta a Typhoon un’efficienza senza pari come missile aria-aria, Storm Shadow aggiungerà una maggiore capacità di attacco per il Typhoon nell’individuazione e il raggiungimento dei bersagli terrestri”.

Un Tornado e tre Eurofighter Typhoon

Un Tornado e tre Eurofighter Typhoon

Il responsabile BAE Systems del progetto Eurofighter, Andy Flinn, ha dichiarato che il tempo impiegato per lo sviluppo del Typhoon “è stato incredibilmente produttivo grazie all’impegno delle aziende partner”. Oltre alle funzionalità strettamente belliche, i pacchetti di ampliamento tecnologico sono funzionali all’introduzione di miglioramenti al sistema di radaristica, al sottosistema di supporto difensivo DASS e ad altri componenti dell’avionica. Ciò permetterà di migliorare l’efficacia del velivolo, e la sua capacità di sopravvivenza in ogni condizione di impiego. La conclusione delle prove entro il 2017 è indispensabile affinché si rispetti la scadenza dell’immissione in servizio, prevista nel 2018.

 

Eurofighter Typhoon è il più avanzato velivolo da combattimento multi-ruolo di nuova generazione attualmente disponibile sul mercato mondiale. Già ordinato dalle aviazioni militari di otto paesi (Germania, Regno Unito, Italia, Spagna, Austria, Arabia Saudita, Oman e Kuwait) per una commessa in totale di 599 velivoli, costituisce oggi il più grande programma di approvvigionamento militare in Europa. La tecnologia innovativa di cui è dotato rafforza la posizione dell’industria aerospaziale europea nel mercato internazionale.

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Il programma assicura oltre 100.000 posti di lavoro in 400 aziende. A gestire il programma, Eurofighter GmbH per conto delle Società Partner Eurofighter, Airbus Difesa e Spazio, BAE Systems e: le più importanti aziende aeronautiche e aerospaziali in Europa.

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Per fornire un servizio integrato di supporto avionico al velivolo, il 13 luglio è stata formalizzato un accordo decennale tra BAE Systems e il Ministero della Difesa del Regno Unito. L’accordo, siglato tra Leonardo-Finmeccanica e BAE Systems, mira a sviluppare la flotta degli Eurofighter Typhoon inglesi (TyTAN – Typhoon Total Availability Enterprise). Il valore stimato di tale accordo, denominato Joint Avionics Solution (JAS), è di oltre 600 milioni di euro.

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Con il TyTAN sarà rivisto il modello di supporto europeo precedentemente definito: ciò comporterà una maggiore efficacia operativa e una riduzione dei costi relativi alla manutenzione del Typhoon. Una parte significativa di questi risparmi verrà reinvestita in programmi che hanno lo scopo di sviluppare ulteriormente le capacità del velivolo. Le attività saranno portate avanti sia in Italia che nel Regno Unito.

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La partecipazione industriale di Leonardo nell’Eurofighter è pari a circa il 36% del valore totale del programma, comprese le quote relative all’aerostruttura e quelle relative all’avionica e all’elettronica di bordo del velivolo. La società, alla guida dei consorzi responsabili della fornitura del radar, del sensore passivo all’infrarosso per la ricerca e il tracciamento degli obiettivi e della suite di protezione del velivolo, contribuisce per oltre il 60% dell’avionica del Typhoon.

L’Azienda ha una notevole esperienza nella fornitura di pacchetti di supporto logistico per il Typhoon. In particolare, Leonardo garantisce il servizio di manutenzione per i caccia dell’Aeronautica Militare italiana. In questo caso le attività sono esercitate direttamente nella base operativa del velivolo attraverso il Centro di Manutenzione Avionica (CMA).

Dal 2009 il supporto logistico garantito dal CMA ha assicurato un alto livello di disponibilità del Typhoon e costi ridotti. La società sta progettando di applicare questo modello di successo in modo più diffuso e anche per le altre piattaforme su cui è coinvolta.

[ Alessandro Ferri ]