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Volvo 40.1 e 40.2., due sigle per il futuro dei modelli di fascia bassa

Presentati a Göteborg 2 concept che anticipano i prossimi modelli della Casa svedese che adotteranno il nuovo pianale Compact Modular Architecture sviluppato per poter accogliere sia motori a benzina che a gasolio, ma anche ibridi e full-electric

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In occasione del tradizionale Motor Show Arena che si è tenuto nel Centro di Progettazione Volvo di Torslanda (Göteborg), il vice-Presidente del design Thomas Ingenlath ha svelato ai giornalisti invitati i concept 40.1 e 40.2.

Per rendere meno ufficiale e più divertente l’evento ha iniziato il discorso presentando 3 paia di scarpe con lo scopo di esprimere l’analogia auto-calzature. Un paio classico nero lucido firmate Prada per riflettere i valori della Serie 90, un paio scamosciato marrone scuro elegante, ma informale, per rappresentare la futura (ma non troppo) Serie 60 e infine un paio di scarpe bianche tipo da barca per accompagnarsi alla versatilità della Serie 40. Come dire: le scarpe sono come le automobili, o viceversa, indicano il carattere della persona che le utilizza.

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Dopo aver rinnovato i modelli della gamma alta, il crossover XC90, la berlina S90 e la station wagon V90, realizzate sul pianale SPA (Scalable Product Architecture), il Marchio svedese intende rinnovare i modelli di fascia bassa, cioè della Serie 40 sviluppata sul pianale CMA (Compact Modular Architecture) per poi completare il rinnovamento con la nuova generazione della Serie 60 (S60, V60 e XC60) che dovrebbe adottare il pianale SPA. In proiezione futura, ogni modello Volvo adotterà, secondo il segmento di appartenenza, il pianale CMA o SPA.

Tra i due concept, il design del crossover 40.1 è più vicino alla probabile versione commerciale, a parte alcuni particolari, come le maniglie delle porte e gli specchi retrovisori esterni, che necessariamente saranno di tipo più convenzionale.

Massimiliano Missoni

Massimiliano Missoni

Il vice-Presidente dell’exterior design di Volvo Massimiliano Missoni, ha aggiunto che la berlina 40.1 si distingue per la sua marcata spigolosità, elemento già presente su altri modelli del Marchio fin dagli anni ’80 e ’90 con modelli di successo come la «740» e la «850».

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Inoltre, evidenzia una linea di cintura più alta al fine di consentire l’adozione anche di un motore full-electric e offrire maggiore spazio sul pianale per il posizionamento delle batterie.

Riferendosi alla 40.2, Thomas Ingenlath ha precisato che il tipo di carrozzeria hatchback potrebbe lasciare posto ad una linea del posteriore più tradizionale e a tal proposito ha detto: “Abbiamo realizzato questa vettura con questa linea perché abbiamo pensato che sarebbe stata possibile una sua produzione e personalmente mi piace molto questo suo aspetto”.

Qualsiasi sia la scelta definitiva, questi 2 concept offrono in anteprima il design della prossima Serie 40 prevista per il 2017 che adotterà il nuovo pianale CMA (Compact Modular Architecture). Questo pianale è una versione più piccola dello SPA ed è stato sviluppato per poter accogliere sia motori a benzina che a gasolio, ma anche ibridi e full-electric.

Il motore ibrido, chiamato T5 Twin Engine, utilizza una unità a benzina a 3 cilindri abbinata ad uno specifico cambio a 7 rapporti con doppia frizione, mentre l’energia elettrica viene immagazzinata in un pacco batterie agli ioni di litio posizionato al centro della vettura; stessa posizione, ma in quantità maggiore, anche per il pacco batterie della versione full-electric che consentono una autonomia di 350 km.

[ Paolo Pauletta ]