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Brabus Rocket 900 Coupé e GLE 63S SUV

Le due supercar del famoso marchio tedesco hanno debutto al Salone di Ginevra insieme all’intera gamma  

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Spesso si abusa del termine Supercar in quanto ci si riferisce a qualsiasi vettura che si presenta con l’esagerazione delle 3 «P»: Potenza, Prestazioni e Prezzo.

Nel caso di Brabus questo termine calza a pennello, in quanto ad ogni Salone presenta delle vetture derivate esclusivamente da modelli Mercedes-Benz, che sorprendono per la loro Potenza, Prestazioni e Prezzo. Naturalmente questa ultima caratteristica è trascurabile per un cliente Brabus, in quanto il motto dell’azienda dice chiaramente: «Se chiedi quanto costa vuol dire che non te la puoi permettere».

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Come tradizione del marchio, anche al Salone di Ginevra Brabus ha presentato l’intera gamma con la impattante livrea nera, in verità in un’altra ala dello stand c’erano anche alcune Brabus Classic tra le quali spiccava una stupenda Mercedes 300 SL Roadster color Ivory, ma quella è un’altra storia.

La prima novità è la Rocket 900 Coupé, deriva dalla Mercedes AMG S65 coupé e come questa ha un motore V12, unica cosa che condividono. Il lavoro degli specialisti Brabus è iniziato con la sostituzione dei pistoni originali con degli specifici forgiati per incrementare la cilindrata da 6 a 6,3 litri. Sostituite anche le bielle e l’albero motore, che ora offre una corsa maggiore, poi equilibrati con strumenti di precisione. Inoltre, i 2 turbo di origine sono stati sostituiti con degli specifici Brabus con turbine di diametro superiore che consentono una maggiore compressione (bar). Rimappate anche le centraline per l’iniezione e l’accensione sulla base dei numerosi test dinamici al banco e su strada.

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L’intervento di Brabus continua con nuovi collettori di aspirazione e 2 speciali scatole per i filtri dell’aria con tubi di convogliamento con diametro maggiore.

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Indispensabile progettare un nuovo impianto di scarico con tubi di 80 mm di diametro e catalizzatori ad alte prestazioni con valvole a farfalla a controllo attivo semplicemente agendo su un pulsante presente sul volante per modificare il suono proveniente dai 2 doppi terminali di scarico rivestiti in ceramica.

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Il cambio di origine 7G Tronic Plus è stato adeguato per sopportare l’enorme potenza che la Rocket 900 coupé trasferisce sull’asse posteriore sulla quale è stato anche montato un differenziale a slittamento limitato (LSD) con un livello di bloccaggio al 40%. La potenza finale ottenuta è di 900 cv con 1.500 Nm di coppia, ben 270 cv e 500 Nm in più rispetto ai 630 cv della AMG 65S di origine. Brutali anche le prestazioni, chiaramente intuibili anche da fermo con il fondo scala del tachimetro a 400 km/h. La velocità massima supera i 350 km/h con lo 0-100 percorso in 3,7 secondi e lo 0-200 in soli 9,1 secondi.

I ripetuti passaggi nella galleria del vento hanno imposto di realizzare alcune appendici aerodinamiche in carbonio che oltre a conferire un aspetto meno austero alla Rocket 900 coupé, consentono di migliorare i flussi aerodinamici. In particolare nel frontale, sono stati inseriti alcuni elementi volti ad aumentare la deportanza alle alte velocità e garantirne la stabilità, ma anche per convogliare meglio l’aria per il raffreddamento.

Per la parte posteriore i designer hanno realizzato un sobrio spoiler e una piastra inferiore con la funzione di estrattore d’aria, nella quale sono inseriti i terminali di scarico.

Il carattere della Rocket 900 coupé viene accentuato dai cerchi Brabus Platinum Edition disponibili nelle dimensioni da 22” (Monoblock G) con pneumatici 255/30 ZR anteriori e 295/25 ZR dietro montati sulla vettura presente a Ginevra, oppure da 21” (Monoblock F). In questo caso gli pneumatici hanno una spalla più alta, rispettivamente da 35 davanti e 30 dietro. Rispetto alla Mercedes AMG 65 S l’assetto è stato ribassato di ulteriori 15 mm.

Le finiture interne vengono ulteriormente impreziosite rispetto alla AMG 65 S di origine, grazie all’ampia disponibilità di materiali e colori che il cliente può scegliere nell’atelier Brabus di Bottrop.

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La seconda World Premiere che Brabus ha presentato a Ginevra è il SUV B63 S con 700 cv derivato dal Mercedes AMG GLE 63 S che di cavalli ne ha 585, equipaggiati ambedue con il motore V8 biturbo da 5,5 litri e trazione integrale 4MATIC.

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Se nel precedente modello è stata aumentata la cilindrata, in questo caso la cilindrata è rimasta la stessa, pertanto l’intervento sul motore riguarda principalmente l’adozione di nuovi turbocompressori di dimensioni maggiori, la rimappatura delle centraline e un riprogettato sistema di aspirazione e scarico con tubi da 75 mm.

Anche nella B63 S c’è la possibilità di modificare l’intensità dello scarico, agendo sulla valvola a farfalla per mezzo di un pulsante al volante, dal più silenzioso «Coming Home» al più aperto per liberare tutta la potenza del V8.

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Il cambio di origine Speedshift Plus 7G-TRONIC distribuisce in maniera ottimale i 700 cv di potenza con una coppia di 960 Nm alla trazione integrale 4Matic fino a raggiungere una velocità massima di 300 km/h e di percorrere lo 0-100 in 4 secondi.

L’aspetto più muscoloso della B63 S SUV è dovuto alle appendici aerodinamiche in carbonio applicate per migliorare i flussi aerodinamici, ai cerchi Platinum Edition Monoblock R da 23” oppure il nuovo Monoblock T da 22” e alle sospensioni Airmatic che consentono di abbassare l’assetto fino a 35 mm.

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Chi desidera prestazioni ancora superiori, in alternativa alla GLE SUV può optare per la GLE coupé che per Brabus porta la sigla 850 6.0 Biturbo 4×4 e deriva dalla Mercedes AMG GLE 63 S Coupé. Adottano lo stesso motore V8 ma rispettivamente da 6 litri e 850 cv e 5,5 litri con 585 cv.

Ricordando che il livello di personalizzazione dipende esclusivamente dal cliente e di conseguenza anche il costo finale della vettura, il prezzo base della GLE 63S SUV parte da 225.000 euro, quello della Rocket 900 Coupé parte da 490.000 euro.

[ Paolo Pauletta ]