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Renault interviene e verifica circa 15.000 veicoli

Dopo l’annuncio dato sull’emittente RTL da parte della Ministra francese dell’Ecologia, Sviluppo Sostenibile e Energia Marie-Ségolène Royal, che aveva convocato in precedenza i vertici Renault per delineare un Piano di intervento, è stata confermata un’operazione di richiamo in fabbrica da parte della Casa transalpina su 15.000 vetture prima che siano messe in commercio per «ottimizzare» il motore, correggendo un errore di calibratura riscontrato sui diesel 110 Cd in configurazione Euro6. L’obiettivo è “una verifica e un corretta regolazione – afferma la Ministra – affinché il sistema di filtraggio sia in grado di funzionare correttamente”. “C’è stato un sforamento delle norme sulla CO2 e sull’ossido di azoto – aveva confermato la Royal – ma nessuna frode e non esiste un software illegale per truccare le emissioni come nel caso Volkswagen”. Secondo il quotidiano Les Echos i richiami saliranno fino a  700mila, ma il Gruppo transalpino ha “smentito categoricamente”.

I modelli presi in esame da parte della Commissione francese e non in linea con le soglie di emissione inquinanti consentite dalla legge sono le versioni diesel di Captur e Nuova Espace 5.