Italia
A fine ottobre scorso la quota di mercato complessiva di Nissan è stata del 3,9%, di cui il 3,7% relativo al mercato delle autovetture (vendite a privati 3,6%, vendite ad aziende per il 4,6% e ai noleggi per il 3,0%) mentre nel settore veicoli commerciali, la quota di mercato è stata del 5,3%.
Il totale delle vendite a ottobre 2015 si è attestato a 5.645 unità, composte da 687 veicoli commerciali e 4.958 autovetture corrispondenti rispetto ad ottobre 2014 ad un aumento del 4,4% (autovetture) e del 42,2% (veicoli commerciali).
Analizzando i risultati dei primi dieci mesi del 2015, Nissan registra una forte crescita in termini di volumi, che aumentano di circa il 19% rispetto allo stesso periodo del 2014, totalizzando 49.154 vendite di autovetture: un andamento superiore di quello, già positivo, del mercato auto, che registra un +15% nel periodo gennaio/ottobre 2015 rispetto allo stesso intervallo temporale 2014. Nel periodo cumulato, cresce anche la quota di mercato Nissan, che si attesta al 3,7%, in aumento rispetto all’anno scorso (3,57%).
Nel periodo gennaio-ottobre 2015 Nissan si conferma tra i primi 10 marchi del mercato italiano.
I prodotti vincenti
Qashqai conferma la leadership del mercato dei crossover in Italia con 22.397 unità vendute nel periodo gennaio/ottobre 2015, attestandosi nello stesso periodo al secondo posto del segmento C con 23.715 unità vendute e in terza posizione tra i modelli diesel più venduti sul mercato italiano nei primi dieci mesi dell’anno.
Nissan è leader anche nel mercato dei veicoli elettrici con LEAF, modello più venduto nei primi dieci mesi del 2015, con un cumulato di 352 vendite nel periodo gennaio-ottobre che segna un aumento di circa il 20% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Anche Micra si attesta a ottobre nella Top Ten dei modelli a benzina e GPL più venduti in Italia rispettivamente con 1.150 unità a benzina e 249 GPL immatricolate.
In Europa sempre per il mese di ottobre la casa giapponese ha registrato vendite per 53.162 unità (Nissan e Datsun), pari a 3,6% del mercato.