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Gli acrobati del cielo

Le emozionanti evoluzioni delle 11 Pattuglie Acrobatiche e di altri team privati che, presso la base di Rivolto, hanno reso omaggio agli amici delle Frecce Tricolori in occasione del loro 55° anniversario

L’esibizione delle varie pattuglie acrobatiche è stata anticipata dal passaggio e atterraggio del team dei Paramotoristi Audaci, 7 piloti che hanno volteggiato in formazione sulla pista con i loro variopinti parapendii a motore, un modo molto economico e sicuro di volare.

A seguire ben 11 Pattuglie Acrobatiche e altri team privati, hanno emozionato il folto pubblico intervenuto alla base di Rivolto in occasione del compleanno delle Frecce Tricolori.

Qualcuno sarà forse rimasto deluso per l’assenza delle pattuglie statunitense e inglese che regalano sempre grandi emozioni come per la mancata esibizione della Patrouille de France nella giornata di domenica, dovuta rientrare in patria per un altro evento.

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È noto che le Frecce Tricolori sia l’unica pattuglia acrobatica ad esibirsi con 10 aerei contemporaneamente, ma i team di Arabia Saudita, Austria, Belgio, Finlandia, Francia, Giordania, Olanda, Polonia, Spagna, Svizzera e Turchia hanno dato prova delle loro capacità di acrobazia aerea evidenziando una severa preparazione tecnica e fisica.

Tra questi, il pubblico ha molto apprezzato lo spettacolo offerto dai 7 «Hawk 65A» dei Saudi Hawks, dai 7 «Casa 101» spagnoli della Patrulla Aguila, dagli 8 «F5» della Turk Yildizlari e dal «MIG-29» in rappresentanza della Polish Air Force.

Saudi Hawks Aerobatic Team

Il 6 giugno del 1998, il gen. Abdulaziz Henaidy, al comando della Royal Saudi Air Force (RSAF) ha creato presso la base King Abdulaziz di Dhahran, l’88° Squadrone, meglio conosciuto come «Saudi Hawks Aerobatic Team». I 7 velivoli che utilizzano per le loro evoluzioni si presentano con i colori bianco/verde della bandiera Saudita, sono degli Hawks 65A specificatamente modificati da BAe (British Aerospace) spinti da 1 motore turbofan  Rolls-Royce Adour 871 che consente una velocità di 1.028 km/h. Il loro debutto avviene a Riyadh nel gennaio del 1999 in occasione delle celebrazioni per il 100° anniversario dell’Arabia Saudita.

L’anno successivo i 7 del Saudi Hawks Aerobatic Team vanno in Bahrain per fare la loro prima esibizione all’estero. Qualche mese dopo il Re Faisal sposta la base operativa della RSAF nella base aerea di Tabuk, nel nord-ovest dell’Arabia Saudita. Il confronto con i Red Arrows della RAF inglese è inevitabile, non solo perché utilizzano lo stesso tipo di aereo, ma anche perché diversi ex componenti dei Red Arrows sono inseriti nel team dei Saudi Hawks. Nel 2002 il team saudita è rimasto nel Regno Unito per 4 mesi per partecipare ad alcuni air show e perfezionare la loro tecnica acrobatica con i Red Arrows, dei quali hanno ripreso buona parte delle loro figure acrobatiche.

Trenta anni della Pattuglia spagnola

La spagnola Patrulla Aguila che quest’anno festeggia il suo 30° Compleanno, è stata istituita in tempi abbastanza recenti, il 4 giugno del 1985 e, come per le Frecce Tricolori, succede ad altre pattuglie nate in Spagna nei primi anni ’50. Il velivolo che utilizzano per le loro evoluzioni è un Casa C-101 EB di fabbricazione spagnola. Si tratta di un biposto da addestramento spinto da 1 motore turbofan Garrett TFE731 che consente una velocità massima di 730 km/h.

La Pattuglia turca

Un’altra Pattuglia Acrobatica che ha entusiasmato e sorpreso il pubblico è quella turca dei Turk Yildizlari (Stelle Turche) una delle poche pattuglie al Mondo che utilizzano un aereo supersonico, il Northrop F-5. È un velivolo di non recente sviluppo, ma apprezzato per la sua affidabilità. Al primo esemplare entrato in servizio nella USAF nei primi anni ’60, ne sono seguiti altri con diversi aggiornamenti e varianti a seconda del suo utilizzo. È spinto da 1 motore turbofan con post-bruciatore General Electric J85-GE-21B che gli consente una velocità massima di 1.745 km/h.

Questa formazione, che fa parte della Turkish Air Force, è l’unica che conta tra i suoi piloti una donna; si tratta del magg. Esdra Özatay che, con il n°4, ha il ruolo di «gregario».  Nel 1998 si è laureata presso l’Accademia Aeronautica per poi seguire la sua passione: diventare pilota di jet. Istruttrice nei programmi di formazione militare con gli F5 e con 2.000 ore di volo, dopo aver seguito un corso di 9 mesi, il 19 maggio 2015 ha fatto il suo esordio in formazione con i Turk Yıldızları in occasione di uno show aereo a Samsun sul Mar Nero. Sebbene il suo lavoro sia un po’ particolare, la sua vita non è molto diversa da tante altre donne che lavorano, è sposata con un pilota da caccia e ha 2 figli. Complimenti Esdra, un bel esempio per tutte le donne in un mondo ancora troppo maschilista.

La Campionessa del Mondo di volo acrobatico individuale, a squadre e freestyle

Un’altra donna che ha entusiasmato con le sue acrobazie al limite dell’impossibile è la francese Aude Lemordant. Per le sue incredibili esibizioni utilizza un Extra 330SC, un aereo concepito specificatamente per le acrobazie aeree dal progettista ed ex pilota acrobatico tedesco Walter Extra. È un velivolo ad elica con ala bassa che riesce a sopportare sollecitazioni fino a 10G con una velocità autolimitata a 400 km/h. È spinto da 1 propulsore ad iniezione Avco Lycoming con 6 cilindri contrapposti da 8.874 cc che eroga 330 cv.

24_Acrobati del cieloLa sua passione per gli aerei e il volo ce l’ha fin da bambina e a 14 anni ha fatto il suo «battesimo dell’aria» e a 16 il brevetto per il volo a vela. Ottenuto il brevetto di pilota nel 2000, si è poi diplomata all’ENAC (Ecole Nationale Aviation Civile) per diventare pilota di linea. Dall’età di 22 anni è nell’organico della compagnia Air France e oggi pilota un Boeing 777. Siccome però sugli aerei di linea la più forte emozione è causata da una banale turbolenza, ha deciso di scatenarsi nel volo acrobatico dove normalmente si superano i -7G… Dal 2009 nella squadra francese, nel 2013 si conferma Campionessa di Francia e diviene Campionessa del Mondo di volo acrobatico individuale, a squadre e freestyle.

MIG-29: intercettore/caccia-bombardiere multiruolo

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Nel vederlo sembra impossibile che possa danzare nel cielo per eseguire acrobazie aeree, con la stazza e la potenza che ha, sarebbe come fare un rally con un autotreno, eppure il MiG-29 ha sorpreso con le sue virate a 90°, cabrate e looping.

29_Acrobati del cieloManovre spettacolari eseguite alla perfezione dal col. Peter Iwaszko in rappresentanza della Polish Air Force. Fin dal 1998 pilota di MiG 21bis e TS-11 Iskra, nel 2006 si è laureato a pieni voti presso la facoltà di difesa aerea della National Defence Academy di Varsavia. Nel 2008 ha vinto il prestigioso premio di «Pilota dell’Anno» e nelle forze aeree NATO ha la qualifica di Combat Ready; in pratica è un Top Gun dell’aviazione polacca. Il MiG-29, di fabbricazione russa, è un aereo da combattimento nato negli anni ’80 spinto da 2 turbofan Klimov RD-33K che gli consente di superare agevolmente la doppia velocità del suono (2.740 km/h) con una velocità in salita di 330 m/s.

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Questa versione normalmente usata per le esibizioni aeree dal «Solo Display Team» si presenta con la livrea celebrativa «Warsaw Scythemen» a commemorare gli eroi di guerra che hanno servito nel 23° Tactical Air Base di Minsk.

La Pattuglia Breitling Wingwalkers

Lo spettacolo delle Pattuglie Acrobatiche è continuato con l’esibizione più soft dei Breitling Wingwalkers. I loro 2 biplani ad elica Boeing Stearman degli anni ’30 hanno catturato l’attenzione degli spettatori soprattutto per il coraggio delle intrepide ragazze legate (ma non troppo) sul piano alare superiore. Un misto tra acrobazia aerea ed esibizione da stunt, ulteriormente marcata dal tipico rumore del motore radiale Continental R-670 da 220 cv per una velocità di crociera di circa 150 km/h, come quella di una automobile.

Volare oltre i limiti

Un grande applauso ha accolto sulla pista di Rivolto i 3 monomotore Texan 2.0 dei WeFly, la Pattuglia acrobatica composta dai piloti paraplegici, Alessandro Paleri, Marco Cherubini e Erich Kustatscher a testimoniare che pur tra qualche difficoltà, il sogno di volare è possibile per tutti. Da uno degli aerei è scesa anche l’astronauta Samantha Cristoforetti, abituata a ben altre altezze…

Aerei che hanno fatto la storia

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La giornata si è conclusa con il passaggio in formazione a bassa quota dei «Legend», composta da aerei da addestramento utilizzati nel passato e attualmente, dal 61° Stormo di Galatina. I 6 velivoli pur con caratteristiche diverse hanno volato affiancati a indicare il perdurare nel tempo della scuola dell’Aeronautica Militare della base pugliese. Aerei che hanno fatto la storia del 61°Stormo. Oltre a un MB-339A, un MB-339CD e un M-346A in forza alla base, c’era un T-6G Texan pilotato da Sandro Pagliarin, il G-59 di Pino Valenti e l’MB 326E di Renzo Castellani.

[ Paolo Pauletta ]