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Fiat Abarth 500 Pogea Racing: una «bestia» in frack

Peso, potenza, tenuta e livrea: nulla è stato tralasciato ai fini di un completo makeover sportivo

AP AB POGEA 4 015

Chi ha presente la pubblicità della pilloletta blu che, sfuggita di mano ad un anziano signore, rimbalza di tegola in tegola per poi centrare il bocchettone del serbatoio di una Fiat 500 che immediatamente «steroidata»?

Il parallelo «sorge spontaneo» osservando le immagini della 500 elaborata dalla Pogea Racing che, a differenza della pubblicità, è partita da una base ipervitaminizzata come la versione Abarth della popolare nuova icona torinese sottoponendola non ad un soft tuning ma ad una completa trasformazione che non ha tralasciato alcun tema toccato dall’arte del tuning; vediamo come.

Corpo vettura

Con il duplice obbiettivo di ridurre il peso ed ottimizzare l’aerodinamica, il tuner tedesco ha sostituito molte componenti della carrozzeria di serie con altrettanti elementi in carbonio che, come è noto, è conformabile come si desidera, leggero ed altamente resistente.

Sulla vettura completamente smontata e sverniciata e, prima di procedere alla verniciatura nel blu Monterey opaco di Koenigsegg, sono stati montati pannelli, particolari e parti in carbonio; di questa elaborazione estetica attira immediatamente l’attenzione il muso che incorpora nella parte superiore una mascherina frontale mentre la parte inferiore del fascione, protesa in avanti, ospita il grande pacco radiante che si intravede dietro la retina di protezione e che in un certo senso attualizza, per i cultori del marchio, la carenatura della gloriosa «1000 tc» degli anni ’60-’70 del secolo scorso. passando al cofano, si nota la presa d’aria NACA e il sistema di ventilazione TROFEO.

F4 AB POGEA 4 015

La fiancata è stata completata con le classiche minigonne ben raccordate al taglio inferiore della portiera ed ai due parafanghi e la grinta dell’insieme viene esaltata dall’assetto ribassato e dai particolari cerchi su quali torneremo più avanti.

La parte posteriore ospita un nuovo fascione che incorpora un diffusore che ad alta velocità «succhia» il retrotreno verso il fondo stradale, mentre lo spoiler che incornicia la parte superiore del lunotto, «spinge» il corpo vettura verso il basso e contribuisce a stabilizzare le turbolenze; le due azioni contribuiscono, assieme, ad una migliore tenuta del posteriore.

Ultimo tocco per l’elaborazione della carrozzeria è stata la sostituzione di tutte le parti cromate con componenti della 595 Competizione Limited Edition.

Nel complesso la Pogea Racing ottiene un risparmio di circa 71 chilogrammi di peso grazie all’impiego del carbonio e alla rinuncia dei sedili posteriori.

Motore da 331 cavalli

 

F7 AB POGEA 4 015

La totale rivisitazione del motore è passata attraverso l’integrazione di un intercooler XXL, di una pompa carburante aggiuntiva, di nuovi iniettori, di pistoni forgiati e di bielle con sezione ad H mentre l’albero a cammes è stato anch’esso modificato (probabilmente nelle alzate e negli incroci) e la testata è stata lavorata nei condotti di aspirazione scarico, maggiorati (e probabilmente lucidati e raccordati); ed infine anche il turbocompressore è stato modificato e ritarato.

F10 AB POGEA 4 015

L’impianto di scarico originale è stato sostituito con un altro in acciaio inossidabile con valvola controllabile a distanza dalle caratteristiche ancora più sportive; ovviamente potenza e coppia hanno imposto la modifica della trasmissione ed anche la frizione è stata sostituita con un’altra provvista di spingidisco rinforzato.

Questo trattamento ha portato la potenza a 331 cv/244 kW a 5.750 giri al minuto e ad una coppia di 411 Nm con 3.450 giri al minuto che permettono all’auto di passare da 0 a 100 km/h in 5,1 secondi e raggiungere una velocità massima di 262 km/h, di gran lunga superiore a quella del veicolo base.

Assetto

Ovviamente rivisto anche questo: i quattro ammortizzatori sono ora degli sportivi KW regolabili con molle progressive ribassate che hanno ridotto l’altezza del corpo vettura di ben 45 millimetri; grazie alle maggiori possibilità di regolazione per quanto riguarda la durezza e il livello di trazione e pressione il telaio può essere impostato in funzione delle esigenze del conducente e delle caratteristiche della strada (o della pista…).

Anche l’impianto frenante ha ricevuto anteriormente dei dischi bicomponenti da 313 millimetri, forati per un migliore smaltimento del calore, e dotati di pinze in alluminio a 6 pompanti mentre, sull’asse posteriore, la Pogea Racing ha integrato il sistema con i dischi forati del sistema frenante EsseEsse.

Ultimo tocco all’assetto è rappresentato dall’adozione di cerchi Abarth OZ Racing Superturismo GT da 7 x 17” calzati da pneumatici Toyo Proxes T1-R 205/40/17.

Interni

Neppure gli interni sono stati «risparmiati» e anche qui Pogea Racing è intervenuta combinando con stile materiali pregiati come la pelle all’alcantara, impiegati per rivestire interamente tutte le superfici di plastica dell’abitacolo.

La nappa nera lavorata a rombi con cuciture riportate fatte a mano conferisce un tocco di elegante sportività ai nuovi sedili sportivi Recaro Sportster CS con airbag laterali mentre ulteriori caratteristiche peculiari sono l’illuminazione a Led dell’abitacolo, il sound system con gli altoparlanti «Beats by Dr. Dre», nonché la parte posteriore priva di sedili e ricoperta di moquette grigio ferro, il che se sottrae due posti che raramente sarebbero stati occupati, offre però – molto pragmaticamente – uno spazio per un paio di sacche che certamente può tornare utile.

La preparazione Pogea Racing con omologazione TÜV è disponibile per tutti modelli Abarth 1,4 l Turbo con Euro5 o Euro6 al costo di 12.500 euro oppure a partire da 43.500 euro per il veicolo completo. Il consiglio di chi un po’ conosce la burocrazia italiana e le possibilità interpretative in tema di collaudi ed immatricolazioni, è di comprarsi un’auto già targata e collaudata in Germania: ognuno comunque fa caso a sé e quindi controlli e si informi anche perché l’auto, se modificata anche esteticamente, non passa certo inosservata…

[ Giovanni Notaro ]