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Paolo Andreucci e la 208 T16 sulle pendici dell’Etna

La saga delle «imprese impossibili» di Paolo Andreucci e di Peugeot si è arricchita di un nuovo capitolo

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Dopo il confronto con Anna Andreussi (nel ruolo di sciatrice) sulla ripida discesa ghiacciata del Monte Zoncolan, uno dei simboli della Carnia friulana, al volante della 207 Super 2000; dopo la sfida con Suding, campione italiano di Downhill, al volante della RCZ, ora Andreucci ha scalato da par suo la cima dell’Etna, il vulcano attivo terrestre più alto d’Europa … ed anche il più imprevedibile nelle reazioni.

Lo ha fatto al volante della la Peugeot 208 T16, un’auto che ha assecondato ed esponenziato la sua guida da funambolo sull’Etna ma che, ancor prima gli ha fatto vincere, in coppia con Andreussi, l’ottavo titolo nazionale rally.

Anche questa impresa, come le due precedenti, è finita su Youtube e del resto questo tipo di iniziative fa parte della strategia di comunicazione della Peugeot che dà sempre la giusta importanza allo sport, all’adrenalina ed al feeling che questo tipo di guida si ricavano utilizzando, con la giusta dose di cervello e nel rispetto dei limiti imposti, le sue sportive da strada (CdS e Autorità locali impongono – almeno per ora – limiti di velocità, non di accelerazione…).

Il risultato di quest’ultima iniziativa è stato «Peugeot 208 T16, 2015 Etna volcano’s climb» un video spettacolare, ad alto tasso adrenalinico come i precedenti due, la cui realizzazione ha fornito ad Andreucci sensazioni che solo lui che ha potuto assaporare, ha così descritto: “È stata una esperienza adrenalinica anche per me. Mentre salivo verso il cratere mi sembrava di essere su un altro mondo, affascinante e spettrale. A tratti era avvolto da nuvole che mi nascondevano la strada e dovevo guidare quasi alla cieca.. Poi all’improvviso le nubi si aprivano scoprendo su un paesaggio lunare, quasi infernale. E quel fondo stradale così strano … si muoveva sotto le ruote come fosse una cosa viva … che non ti dà mai la sensazione di controllare pienamente la vettura. Un’avventura che di certo ricorderò a lungo”.

Ed ecco quindi i links sia al video relativo a quest’ultima impresa:

che a quelli relativi alle precedenti:

Andreucci RCZ vs Suding/m. bike:

Andreucci 207 S 2000 vs Andreucci sci:

 

Da sottolineare infine l’idea conclusiva del filmato «Etna» ossia la spaccatura della pietra lavica rovente: non sveliamo di più a favore di quanti ancora non hanno visto il filmato ma lasciateci comunque dire che abbiamo personalmente trovato l’idea inusuale, brillante ed efficace, in altre parole creativa.

[ Giovanni Notaro ]