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Le supercar dei tuner tedeschi al Salone di Ginevra

Techart, Brabus, Hamann e Ruf sono solo alcuni dei nomi ai quali fare riferimento per una vettura speciale…

Chi conosce il particolare ed esclusivo mondo delle vetture di alta gamma personalizzate, sa che in Germania può trovare quel che cerca. Nel paese delle Mercedes, Porsche e BMW, ci sono molte aziende che si rivolgono a quei particolari clienti che non si accontentano di una supercar di serie. C’è anche da dire che la differenza tra preparatori e costruttori è molto sottile; per esempio, TechartHamann sono tuner, mentre Ruf e Alpina sono costruttori, Brabus da parte sua è sia uno che l’altro, dipende dal modello di Mercedes realizzato.

Per chi vuole una Porsche speciale, l’indirizzo è uno solo: Techart! La cittadina di Leonberg a pochi chilometri da Stoccarda non è solo famosa in tutto il Mondo per la apprezzata razza canina che ha preso il suo nome, ma anche perché è la sede della rinomata azienda fondata nel 1987 da Thomas Behringer. Più che l’incremento della potenza, aggiornata solo occasionalmente, il tuner tedesco cura molto l’estetica e gli interni, colmando quelle finiture che probabilmente per motivi di costi nella produzione in serie, non vengono apportate neanche da un marchio tanto esclusivo come Porsche. Per ogni modello della casa di Zuffenhausen, Techart realizza delle specifiche personalizzazioni e al Salone di Ginevra ha portato 3 Weltpremiere dedicate alla 911 GTS, alla Cayenne e alla Macan.

Brabus è lo specialista Mercedes, ogni modello con la stella a 3 punte quando esce dalla factory tedesca, oltre ad avere interni super lusso realizzati con materiali esclusivi, ha subito anche un poderoso incremento di potenza, una sorta di «effetto Hulk» quando lo si fa arrabbiare. I cavalli delle preziose vetture esposte a Ginevra erano veramente tanti e tra le news c’era la 850 6.0 Biturbo Coupé derivata dalla sobria coupé della Serie S, ma con il motore S63 AMG V8 da 5.460 cc portato a 5,9 litri con 850 cavalli per una velocità autolimitata a 350 km/h. Come se non bastasse, accanto a questa «pantera nera», c’era anche una candida berlina Serie S dalla sigla inquietante: Rocket 900.

Sotto il cofano il V12 biturbo S65 AMG da 6 litri con la potenza portata da 630 a 900 cv e una coppia di 1.498 Nm, quanto basta per proiettare le oltre 2 tonnellate della vettura da 0 a 100 km/h in soli 3,7 secondi, anche in questo caso la velocità massima è autolimitata a 350 km/h.

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Le 5 novità di Hamann sono rimaste top secret fino al giorno del debutto a Ginevra quando nello stand sono comparse una BMW X6 M e una M4, una Range Rover Sport, una Porsche Macan e una Lamborghini Aventador Roadster.

L’aspetto cromatico della M4 coupé realizzato dal designer Timo Wuerz e il suo spoiler posteriore tipo GT3 catturavano l’attenzione, ma il tocco del tuner tedesco si è rivolto maggiormente sulla meccanica. Il motore biturbo a 6 cilindri in linea Motorsport da 3 litri per 431 cv si accredita ora di una potenza di 517 cavalli.

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Per la BMW X6 M 50d invece le modifiche si sono limitate all’estetica con l’adozione del Wide body, che ha reso il SUV tedesco ancor più muscoloso, il frontale ridisegnato e lo scudo posteriore dal quale fuoriescono in posizione centrale 3 terminali di scarico; adeguati al carattere della vettura i cerchi, da 22” o 23”, con pneumatici Vredestein Ultrac Vorti.

Debutta con i colori Gulf Oil la Porsche Macan S diesel che, oltre al Wide body per allargare la carrozzeria, esibisce anche un frontale molto «cattivo» con 2 ampie prese d’aria sotto i gruppi ottici fumé, divise da un doppio profilo con bordo cromato e da altri elementi aerodinamici volti a migliorare la stabilità. Di bel effetto i cerchi Anniversary EVO da 22” con raggi neri e fondo azzurro. Incrementata di 42 cv la potenza che ora raggiunge i 300 cv e consente alla Macan S di migliorare la coppia e le prestazioni.

Sobrio l’intervento sulla Range Rover Sport, sulla quale è stato comunque applicato il Wide

body, tipico elemento delle vetture firmate da Hamann, ma anche necessario per accogliere gli pneumatici 305/30 R con cerchi da 23”. Il motore e la meccanica in generale sono come di serie.

Top di gamma la Lamborghini Aventador Roadster. Sarebbe stato un «delitto» intervenire sulla linea scultorea tracciata da Filippo Perini e che già esprime al meglio tutta la sua potenza, perciò Hamann si è limitato a realizzare alcuni particolari in carbonio che esaltano la «brutalità» della vettura, in particolare le prese d’aria sul frontale e lo spoiler diviso in 2 parti. Nella parte posteriore l’aggressività della vettura è accentuata dai diffusori d’aria realizzati specificatamente e dallo spoiler regolabile già visto sulla versione coupé dello scorso anno. Con un semplice intervento sulla centralina, la potenza del V12 da 6,5 litri ha ottenuto un incremento di 60 cavalli passando a 760 cv.

Alois Ruf è un costruttore, le vetture che produce ricordano nella linea le Porsche dalle quali derivano, ma hanno poco da condividere con i modelli prodotti a Zuffenhausen. La linea della carrozzeria ricorda la loro origine, ma tutto il resto è diverso, è una Ruf. Nell’ampio stand di Ginevra erano esposti tutti i modelli attualmente in produzione, al centro la CTR3 nella versione 2015 chiamata «Hippie» per i colori della carrozzeria proposti dal designer Richard Sodeberg. Questa vettura che ricorda la Porsche 917, è stata presentata la prima volta nel 2007. Il team di Alois Ruf ha progettato e sviluppato il telaio, le sospensioni e il motore a 6 cilindri boxer da 3.8 litri turbo disposto in posizione centrale, che in questa ultima versione sviluppa 777 cv per una velocità massima di 380 km/h.

Sul parterre la nuova RtR equipaggiata con un motore a 6 cilindri boxer twin-turbo da 3,8 litri per 802 cv e logicamente sospensioni completamente riviste e pneumatici 285 davanti e 345 dietro. La trazione può essere sia a 2 che a 4 ruote motrici.

Per chi ama viaggiare con il vento tra i capelli e non si accontenta dei 430 cv della 911 Carrera GTS Targa, Ruf ha realizzato una speciale versione chiamata Turbo Florio con 2 turbo per il motore da 3,8 litri che adesso eroga 630 cv (+200). Il cambio può essere manuale a 6 rapporti o 7 rapporti dual clutch. Chi invece preferisce i motori aspirati senza rinunciare alla potenza, Ruf ha realizzato la RGT 4.2. Il motore a 6 cilindri boxer ha una cilindrata di 4.178 cc per una potenza di 525 cv e una velocità massima è di 322 km/h.

Un altro costruttore è Alpina e quest’anno per festeggiare il 50° anniversario ha realizzato 2 modelli «50 Edition» che saranno prodotti in solo 50 esemplari ciascuno, la B5 Bi-turbo e B6 Bi-turbo. La B5 Bi-turbo deriva dalla BMW M5, la B6 dalla M6 Gran Coupé e ambedue i modelli Alpina sono equipaggiati con la stessa meccanica, motore V8 da 4,4 litri Bi-turbo con 600 cv per una velocità massima di 330 km/h e sospensioni Dynamic Drive. Leggere appendici aerodinamiche o spoiler se preferite, nella parte inferiore del frontale e sul baule posteriore, migliorano l’aderenza. Nuovo l’impianto frenante Brembo con dischi da 395 mm sulle ruote anteriori e lo scarico in titanio realizzato dallo specialista Akrapovic. Come ogni vettura Alpina, anche le B5 e B6 sono equipaggiate con gli esclusivi cerchi da 20” con 20 razze, più leggeri di 15 kg rispetto agli originali.

La differenza più evidente tra i 2 modelli è nell’abitacolo, se la B6 si presenta con una selleria in Nappa color beige, la B5 ha gli interni che si ispirano alla B7S Turbo Coupé del 1982, con sedili in pelle bicolore nero/verde con badge «50° Edition».

Ambedue i modelli, disponibili solo nei colori Alpina Verde o Alpina Blu, sono firmati sul cruscotto dal fondatore della Casa, Burkard Bovensiepen.

[ Paolo Pauletta ]