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Marchionne: Fiat da produttore generalista a produttore mirato

Marchionne ha precisato a Ginevra che il marchio Fiat lascerà la produzione di massa per “concentrarsi su ciò che sa fare meglio”.

Nei Piani futuri del gruppo FCA la Fiat «generalista», vecchia maniera lascerà il passo ad una Fiat che mirerà non più ai numeri ma al profitto spostando di conseguenza l’ottica di produzione sui modelli che più tirano seguendo quindi in maniera flessibile le richieste del mercato.

In pratica nell’immediato futuro si punterà sulle famiglie Panda e 500 mentre dal 2016 si guarderà anche alla nuova Fiat Bravo prodotta in Turchia, mentre poco si sa circa l’erede della Fiat Punto che si dovrebbe comunque fare una volta messa a fuoco la tipologia dell’auto.

Marchionne ha sottolineato che la marca Fiat non inseguirà più volumi di vendita e quote di mercato ma si riposizionerà, nei prossimi 5-10 anni, nell’ambito della riconfigurazione del gruppo FCA spingendo ancora di più sull’espansione del marchio Jeep e rilanciando l’Alfa Romeo come marchio sportivo di prestigio.

Marchionne ha motivato il radicale cambiamento di rotta attirando l’attenzione sul fatto che nel 2014 Audi, BMW e Mercedes hanno rispettivamente venduto in Europa 726.059, 676.410 e 652.373 vetture e cioè più della Fiat che ne ha vendute 586.271.

Dunque la Fiat – ha affermato Marchionne – “andrà a dismettere l’immagine di produttore di massa per assumerne una concentrata su ciò che sa fare meglio”.

 

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