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Dove comprate pneumatici e cerchi; saranno “patacche”?


La correttezza professionale e la legittimità nell’agire sono principi cardine per ogni mercato che dà valore alla competizione leale e alla sicurezza, questo il leit motiv della tavola rotonda “Il rispetto delle regole, un vantaggio per tutti”.
L’incontro, organizzato da Pneurama (rivista professionale del mondo del pneumatico), in occasione del recente salone della componentistica, Autopromotec, a Bologna.
L’evento ha riunito Corrado Bergagna, Presidente Assoruote; Fabio Bertolotti, Direttore Assogomma; Angelo Infante, Coordinatore della Direzione Interregionale per l’Emilia Romagna e per le Marche Agenzia delle Dogane; Guido Schiavon, Presidente Federpneus; Maurizio Vitelli, Direttore generale Ministero dei trasporti; il Tenente Colonnello Gianfranco Zarro, Comandante Gruppo La Spezia Guardia di Finanza; moderatore Carlo Cavicchi, Direttore di Quattroruote. Al centro del dibattito il business che ruota attorno a cerchi e pneumatici, tra norme, violazioni e sicurezza del consumatore.
La discussione è partita da un recente fatto di cronaca, e cioè il sequestro, da parte della Guardia di Finanza di La Spezia, di oltre 50.000 cerchi in lega per auto. Il tenente colonnello Gianfranco Zarro, Comandante del Gruppo spezzino responsabile dell’operazione, ha spiegato: “Si trattava di riproduzioni che non solo violavano i diritti di proprietà intellettuale ma che, pur di aspetto identico agli originali, differivano nelle dimensioni del canale e ad esami più approfonditi hanno mostrato una marcata porosità delle leghe. Si è pertanto deciso di approfondire ulteriormente l’esame con apposite perizie tecniche, e cioè con prove di resistenza allo sforzo e agli impatti, dalle quali sono emersi diversi casi di frattura delle razze, lesioni delle leghe, deformazioni e problemi di squilibrio”. Difetti pericolosi per l’acquirente (non in grado di rendersene immediatamente conto) che possono influire sulla tenuta di strada e sulla stabilità in frenata del veicolo. “E i rischi aumentano – ha aggiunto il presidente di Assoruote Corrado Bergagna – in diretta proporzione col crescere del diametro del cerchio. Soprattutto quando cerchi per vetture pesanti e veloci, come i SUV, mostrano carichi nominali inferiori anche del 20-25% rispetto a quanto richiesto. La relazione pericolosa tra prezzi troppo bassi e sicurezza è in generale una questione di qualità. Contiamo sull’emanazione da parte del Ministero dei trasporti di apposite norme di omologazione a tutela degli standard costruttivi e della conformità geometrica del sistema ruota-freni-sterzo del veicolo”.
“A breve – ha affermato Maurizio Vitelli, direttore generale del Ministero dei Trasporti – rilasceremo un decreto riguardante cerchi e pneumatici, colmando le lacune normative esistenti; e poi, per mezzo del combinato disposto della legge 120/2010 (che ha modificato di recente il Codice della strada in materia di sicurezza) regolamenteremo la loro omologazione e approvazione. Un apposito tavolo tecnico vi sta lavorando da oltre un anno e l’approdo è ormai prossimo. A valle del nuovo decreto, l’omologazione dei cerchi sarà obbligatoria”.
Sul fronte della tutela della concorrenza leale, si è parlato di un importante provvedimento dell’Unione Europea che ha istituito un dazio antidumping sull’importazione delle ruote in alluminio per vettura originarie della Cina. “L’Agenzia delle Dogane – ha detto Angelo Infante, Coordinatore di Direzione della Direzione interregionale per l’Emilia Romagna e le Marche dell’Agenzia delle Dogane – dispone di strumenti per contrastare chiunque voglia aggirare i dazi antidumping. Al fine di coniugare le esigenze di tutela degli interessi tributari ed anche extratributari (in primo luogo salute e sicurezza) con quelle di velocizzazione dei traffici commerciali, tra tutte le spedizioni presentate (lo scorso anno quasi 12 milioni di dichiarazioni doganali, per un totale di quasi 17 milioni di singoli), mettiamo sotto la lente le spedizioni a rischio”.
Per quanto riguarda il mondo del pneumatico, malgrado sia obbligatoria l’omologazione da diversi anni, “Si stima – ha sottolineato Fabio Bertolotti, direttore di Assogomma – che oltre il 3% dei veicoli in circolazione in Italia monti pneumatici privi di omologazione. Sui 36,5 milioni del parco vetture nazionale, il 3% equivale a più di un milione, e cioè una quantità molto significativa. Ecco perché un costante controllo alle dogane può contrastare chi alimenta questo mercato”. “Da parte nostra – ha assicurato il presidente di Federpneus Guido Schiavon – c’è la massima determinazione nel far rispettare le regole, che si traduce in un costante dialogo con le amministrazioni dello Stato per tutelare chi lavora con correttezza e onestà, contrastando l’evasione dell’Iva, e in un forte impegno sul fronte della sicurezza, divenuto prioritario già quando collaborammo alla stesura della legge 122/92 che, allo scopo di assicurare più elevati livelli di sicurezza stradale, disciplina e qualifica la categoria dei gommisti stabilendo precisi requisiti tecnici e dotazioni di attrezzature specifiche”.