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Ford cala il suo tris a Detroit

Ford GT, Mustang GT350R e F-150 Raptor adrenalinici protagonisti della kermesse americana

Adrenalina a fiumi dallo stand dell’Ovale Blu al NAIAS di Detroit! Le tre ipervitaminizzate realizzazioni degli ingegneri Ford hanno calamitato, di certo non a torto, attenzione, sguardi, ammirazione e desideri. 

Ford GT 

Presentata la nuova generazione della Ford GT, erede della mitica GT 40, con la quale la Casa dell’ovale Blu alza il gradino delle prestazioni grazie al potentissimo V6 3.5 EcoBoost da oltre 600 cavalli ed al telaio in carbonio e alluminio. L’intenzione del Costruttore è rappresentare con questa GT l’espressione più elevata ed esclusiva del proprio DNA sportivo affiancando, nella linea Ford Performance, la Focus ST, la Focus RS e la Mustang. Questa GT entrerà in produzione alla fine del prossimo anno per celebrare il 50esimo anniversario della leggendaria vittoria alla 24 Ore di Le Mans del 1966, in cui 3 Ford GT fecero una storica tripletta, pareggiando l’analogo schiaffo ricevuto l’anno precedente dalle Ferrari P4 alla 24 Ore di Daytona.

La nuova Ford GT, sarà una «2-posti secchi» a motore centrale e trazione posteriore, con cellula dell’abitacolo interamente in fibra carbonio, «subframe» anteriori e posteriori in alluminio incapsulati all’interno di pannelli strutturali in fibra di carbonio.

La propulsione sarà affidata al più potente EcoBoost di sempre, un 3.5 V6 di nuova generazione che, grazie al doppio turbo, erogherà più di 600 cavalli che sarà a sua volta accoppiato a una a trasmissione automatica a doppia frizione e 7 marce, ad azionamento semi-istantaneo.

Nel Campionato IMSA TUDOR United SportsCar dello scorso anno, un propulsore di questo tipo ha ottenuto 3 vittorie (inclusa la prestigiosa 12 ore di Sebring), nonché 7 ulteriori piazzamenti sul podio, ed ha percorso in gara circa 35.000 chilometri, durante i quali Ford ha potuto verificare l’incremento di prestazioni garantito da innovazioni come il doppio turbo e la speciale meccanica a basso attrito per il controllo delle valvole.

Da sottolineare che il tutto è stato testato ed affinato dalla stessa Ford proprio attraverso le suddette competizioni e nel campionato Sport Prototipi.

Stabilità, tenuta e frenata si basano sulle sospensioni «push-rod» ad altezza regolabile e barre di torsione derivate dalle competizioni, sui cerchi da 20” gommati Michelin Pilot Super Sport Cup 2 (con mescola e struttura specifici per questo modello) e sui grandi freni carboceramici.

Linea ed aerodinamica sono state studiate per attualizzare stile e DNA della GT40. Nulla a che vedere con la precedente GT che «altro» non era se non l’affascinante riedizione della vincitrice di Le Mans; se ora andiamo a ritroso nel tempo con la GT40 a rappresentare la prima generazione, la GT la seconda e l’attuale GT la terza, ebbene in quest’ultima non possiamo non riconoscere, pur essendo una vettura completamente nuova, molto del DNA delle sue pimpanti ave.

La sagoma a goccia, ispirata dalle fusoliere degli aerei, è progettata per incrementare la portanza e massimizzare così l’aderenza all’asfalto. Lo spoiler posteriore è attivo, ed adatta sia la sua altezza che l’inclinazione in funzione delle condizioni di guida, della velocità e degli input del pilota. Infine la speciale curvatura del parabrezza permette di ottenere una visibilità superiore anche in presenza della forte, ma necessaria inclinazione.

Gli interni sono quelli che, nell’impostazione generale, ben ricordano le due ave grazie alla conformazione data alla vasca di carbonio che, ora come allora, presenta due larghi laterali mentre il tunnel centrale ha decisamente perso importanza; completamente diversa dalle due precedenti la plancia che, a nostro avviso, ha perso il suo fascino d’antan per guadagnare l’appeal tipico degli attuali contenuti iperteconologici dove l’elettronica la fa da padrone ed infatti sono scomparsi i «vecchi» strumenti circolari analogici per far posto ad una palpebra più ristretta che ospita un display interamente digitale e, ovviamente, completamente personalizzabile, collocato esattamente sotto gli occhi del pilota.

 

L’accesso all’abitacolo è agevolato dalle portiere ad apertura verticale, per facilitare l’ingresso ai guidatori di ogni altezza che, una volta all’interno, potranno trovare il proprio assetto di guida regolando la posizione di pedali e volante, visto che la seduta è parte integrante della cella in fibra di carbonio.

Il volante, ispirato a quelli della Formula 1, è provvisto di «paddle» ed incorpora tutti i comandi (tanti…) per la configurazione dei sistemi di bordo; è indubbiamente molto scenografico e probabilmente altrettanto funzionale ma quanti dei fortunati acquirenti sapranno districarsi fra controllo dell’auto (supposto che sappiano sfruttarla se non al limite almeno da «quelle parti») e contemporanea gestione dei parametri di guida?

La nuova Ford GT rappresenta la massima espressione del concetto di supercar”, ha dichiarato Raj Nair, vice-Presidente Sviluppo Prodotti Globali, di Ford. “Le innovazioni di cui è ricca potranno in futuro trovare posto anche sul resto della nostra gamma di vetture, dimostrando come Ford sia in grado di elevare gli standard del mondo delle supercar sviluppando contemporaneamente anche innovazioni adatte anche a tutti i propri veicoli e di cui potranno avvantaggiarsi tutti i nostri clienti”.

Mustang Shelby GT350R

Altra reinterpretazione di un mito, la nuova Mustang Shelby GT350R è basata sulla GT350, già dotata del più potente motore aspirato Ford di produzione, un V8 5.2 con più di 500 cavalli e oltre 540 Nm di coppia.

È un’auto sviluppata per appositamente per le competizioni e, piuttosto che andare a toccare il motore (ci penseranno comunque i vari preparatori) alla Ford hanno lavorato sul peso la cui riduzione è stata ottenuta eliminando il climatizzatore (che peraltro avrebbe sottratto potenza al motore), l’impianto audio e i sedili posteriori.

È provvista di cerchi da 19 pollici in fibra di carbonio e di una serie di elementi aerodinamici ad alta efficienza, come lo splitter anteriore maggiorato e lo spoiler posteriore, sempre in fibra di carbonio.

Questa versione «R» sarà posta in vendita nel 2016.

Ford F-150 Raptor 

Il Ford F-150 Raptor presentato a Detroit è la nuova declinazione della serie che contraddistingue la versione più performante del celebre pick-up americano.

Sotto al cofano del nuovo F-150 Raptor troviamo infatti un EcoBoost 3.5 V6 di nuova generazione da 415 cavalli e oltre 580 Nm di coppia. Lo chassis in alluminio è di nuova generazione e con il suo minor peso garantisce il massimo delle prestazioni e il migliore comportamento sia su strada che nell’off-road, riducendo contemporaneamente i consumi; un bel passo in avanti rispetto alle generazioni precedenti.

La Ford definisce il suo telaio come “il più robusto nella storia dell’F-150, grazie ai rinforzi in acciaio che contribuiscono a irrigidire ulteriormente l’alluminio di cui è composto e alla maggiore larghezza, che conferisce stabilità e maneggevolezza superiori”.

Cerchi da 17 pollici e doppio scarico posteriore sottolineano la grinta di questo imponente 4×4, mentre l’interno, ispirato alle cabine di pilotaggio del caccia dal quale ha probabilmente preso a prestito il nome, è dominato dal comfort e dalla tecnologia. Il nuovo F-150 Raptor sarà in vendita in Nord America nel 2016.

 [ Giovanni Notaro ]

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