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Tariffe autostradali: parte l’aumento

Partono gli annunciati aumenti dei pedaggi autostradali. Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, di concerto con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, ha deliberato un aumento medio ponderato per l’intera rete autostradale pari all’1,32%, con punte fino all’1,5%, mossa resa necessaria dall’attuale negativa congiuntura economico-finanziaria e comunque l’aumento rimane al di sotto del livello di inflazione programmata.

A seguito di quanto deciso in sede ministeriale, Decreti autorizzativi firmati dal Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti e dal Ministro dell’Economia, risultano riconosciuti i seguenti adeguamenti:
Asti-Cuneo S.p.A. 0,00%; ATIVA S.p.A. 1,50%; Autostrade per l’Italia S.p.A. 1,46%; Autostrada del Brennero S.p.A. 0,00%; Autovie Venete S.p.A. 1,50%; Brescia-Padova S.p.A. 1,50%; Consorzio Autostrade Siciliane 0,00%; CAV S.p.A. 1,50%; Centro Padane S.p.A. 0,00%; Autocamionale della Cisa S.p.A. 1,50%; Autostrada dei Fiori S.p.A. 1,50%; Milano Serravalle Milano Tangenziali S.p.A. 1,50%; Tangenziale di Napoli S.p.A. 1,50%; RAV S.p.A. 1,50%; SALT S.p.A. 1,50%; SAT S.p.A. 1,50%; Autostrade Meridionali (SAM) S.p.A. 0,00%; SATAP Tronco A4 S.p.A. 1,50%; SATAP Tronco A21 S.p.A. 1,50%; SAV S.p.A. 1,50%; SITAF S.p.A. 1,50%; Torino-Savona S.p.A. 1,50%; Strada dei Parchi S.p.A. 1,50%.