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AgustaWestland AW119 Koala

Un progetto di successo che ha fatto la storia dell’ala rotante

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Un po’ di storia…

L’indiscusso prestigio dell’azienda di Cascina Costa di Samarate nasce dai suoi elicotteri, macchine di successo che spostano sempre più in là l’orizzonte della compagnia e che spesso rappresentano dei punti di riferimento nell’industria dell’ala rotante.

Rientra nel novero di questi particolari modelli il multiruolo A119 «Koala» (ora AW119) che all’inizio di questo millennio entrò prepotente nel mercato degli elicotteri leggeri monomotore, diventando uno dei più grandi successi «targato» Agusta prima e AgustaWestland poi.

Il progetto decollò, il termine ci sembra appropriato, nel 1995, con il volo di un primo prototipo alimentato da un turboalbero Turbomeca Arriel da 550 kW, sostituito già per il secondo modello di prova da un decisamente più potente Pratt&Whitney Canada PT6B-37 da 747 kW (1,002 shp) che contribuisce a garantire la brillante velocità di crociera di circa 267 km/h (140 kt). Dopo un lungo processo di certificazione, conclusosi nel dicembre 1999, seguì nel 2000 la prima consegna.

Nato sull’onda del successo dell’A109, si distinse subito per il prezzo contenuto in relazione alle prestazioni offerte ed allo spazio utilizzabile in cabina, centrando l’obiettivo dichiarato di aggiudicarsi la fetta di mercato composta da acquirenti le cui necessità di utilizzo non giustificano la spesa da affrontare per una configurazione a due turbine.

Dalla configurazione base deriva nel 2007 l’AW119Ke (Koala enanched) una prima evoluzione seguita, nel 2012 dal lancio dell’AW119Kx.

Il «vizio» della versatilità

L’ampia fusoliera, la più grande nel panorama degli elicotteri leggeri a turbina unica, permette di usufruire di uno spazio sufficiente ad accogliere pilota a parte, 7 passeggeri, mentre l’assenza di strutture interne consente uno switching abbastanza agevole tra diverse configurazioni.

Nel caso di missioni EMS (Emergency Medical Service) il Koala è l’unico che ammette la possibilità di alloggiare due barelle garantendo all’equipe medica (due o tre elementi) la mobilità necessaria allo svolgimento delle procedure di soccorso. Allo spazio disponibile in cabina si aggiunge uno slot di 1 m3 ad accesso separato ed ulteriori 0,5 m3 accessibili dall’interno per lo stivaggio dei bagagli.

L'ampia fusoliera è l'unica, tra i monomotore, a poter accogliere fino a due barelle

L’ampia fusoliera è l’unica, tra i monomotore, a poter accogliere fino a due barelle

Questo elicottero si rivolge quindi a quella parte di potenziale utenza che guarda ad un modello estremamente versatile, che permetta rapidi cambi di configurazione, caratteristica utile ad esempio all’appena accennata casistica dell’emergenza medica per la quale le necessità d’intervento possono risultare fortemente differenziate fra loro.

D’altra parte lo spazio interno per 7 posti fa del «Koala» un’ottima scelta per il trasporto VIP anche in virtù del suo costo estremamente contenuto rispetto ad elicotteri a doppia turbina.

Proprio per questa flessibilità di trasporto e per le prestazioni globali la Tex-Air nel 2003, dopo una ricerca molto approfondita, individuò nell’AW119 il modello giusto per ampliare la propria flotta che quindi implementò con ben 10 unità da impiegare per servizi di trasporto off-shore su piattaforme petrolifere nel Golfo del Messico.

Koala_Offshore

Risale invece al 2007 l’accordo tra AgustaWestland e il Dipartimento della Polizia di Stato della Pennsylvania per la fornitura di due «Koala» a supporto delle attività di comunicazione e sorveglianza.  Non mancano poi unità impiegate come elicotteri antincendio, con tecnologia fornita dalla Simplex Aerospace che produce un sistema (Simplex Model 323) appositamente creato per l’AW119.  Il panorama delle applicazioni si estende anche all’utilizzo in missioni SAR (Search and Rescue) e quindi all’impiego in ambito militare.

 Un fisico prestante

Il mozzo del rotore quadripala da 11 metri di diametro montato sul «Koala» è compatto

Il mozzo del rotore quadripala da 11 metri di diametro montato sul «Koala» è compatto

Partiamo dalla sommità dei suoi 3,77 m d’altezza, dove è visibile il rotore quadripala principale da 11 metri di diametro, le cui pale in materiale composito sono del tipo fully-articulated con l’aggiunta di cuscinetti elastomerici che consentono di limitarne l’ingombro. Il risultato è un mozzo in lega di titanio che appare abbastanza compatto.

Il propulsore, dotato di EEC (Electronic Engine Control) con controllo automatico del livello di temperatura ed un dispositivo di gestione della potenza, calza a pennello su questo gioiellino ingegneristico, capace di garantire un’autonomia di 650 km a pieno carico. La potenza di 747 kW erogata all’albero è abbastanza elevata, ma è giustificata dalle necessità di carico che derivano dal corpo estremamente spazioso. Questo garantisce un peso massimo al decollo che può arrivare sino a 2.850 kg se caricato con gancio baricentrico, e di 2.720 kg con carico interno. La quota di tangenza dell’elicottero, fissata ai 4.752 m, corrispondenti a 15.000 ft, è ben lontana dal record di altezza di 7.000 m appartenente all’Eurocopter AS350B3, ed elimina inevitabilmente dal contesto di utilizzo scenari di intervento a quota molto elevata, senza comunque precludere le possibilità di impiego in paesaggi montani.

La fusoliera, supportata da un carrello a pattino, con una larghezza di circa 2,5 metri è la più grande sul mercato superando di gran lunga la media, inferiore ai 2 metri, su cui si attestano concorrenti come il Bell 206L Long Ranger; per trovare la stessa capienza interna bisogna guardare a ben più costose configurazioni a doppia turbina, ed è quindi proprio la sua larghezza a rendere il Koala un modello estremamente economico per le capacità di impiego.

Per quanto riguarda la coda, nulla da segnalare a parte una deriva verticale rivolta verso il basso, un semplice modo per aumentare l’estensione della superficie aerodinamica deputata all’incremento di stabilità direzionale, evitando il contatto con il rotore principale. Il rotore di coda è invece bipala sempre in materiale composito come quello principale, ma a differenza di quest’ultimo è dotato di un mozzo in acciaio e di pale sostituibili singolarmente.

Alle possibili soddisfazioni riservate agli utilizzatori del «Koala» si aggiunge l’esperienza di pilotaggio che, supportata da avionica Honeywell della serie «Silver Crown», garantisce livelli di sicurezza molto elevati e riduce il carico di lavoro del pilota limitando il più possibile l’ingombro del cockpit; la classica ciliegina sulla torta costituita da un progetto di cui AgustaWestland potrà andare fiera anche nei prossimi anni.

[ Fabrizio Corazzini ]

 

 

[ Scheda tecnica: AgustaWestland AW119 Koala ]

 

Agusta_a119 

Lunghezza (Fusoliera): 11,17 m (36,6 ft)

Lunghezza (Totale): 13,01 m (42,7 ft)

Larghezza (Fusoliera): 2,69 m (8,84 ft)

Altezza: 3,77 m (12,4 ft)

Num. di Pale(pr/coda): 4/2

Diametro Principale : 10,83 m (35,5 ft)

Diametro Coda: 1,94 m (6,4 ft)

Superficie Disco Rotore: 92,1 m² (991 ft²)

Motore: 1 Pratt & Whitney Canada PT6B-37A

Potenza: 747 kW (1.002 shp)

Velocità: 267 km/h (140 kts)

Tangenza: 4.572 m (15.000 ft)

Autonomia : 1.013 km (629,4 mi) 546 NM

Peso a vuoto: 1.430 kg (3.153 lbs)

Peso al decollo: 2.720 kg (5.997 lbs)

Primo Volo: Aprile 1995

Varianti: AW119Ke (2007) – AW119Kx (2012)